PRINCIPIO CONTABILE INTERNAZIONALE N. 7
Rendiconto finanziario
(
2
)
OBIETTIVO
L'informazione sui flussi finanziari dell'entità è utile per gli utilizzatori del bilancio per valutare la capacità dell'entità a produrre
disponibilità liquide
e mezzi equivalenti
e per determinare
la necessità
del loro impiego.
Le decisioni
economi- che da parte
degli utilizzatori del bilancio richiedono una valutazione
della capacità dell'entità a produrre disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti e la tempistica e il grado di certezza della loro generazione.
L'obiettivo del presente Principio è richiedere informazioni sulle variazioni nel tempo delle disponibilità liquide e dei
mezzi
equivalenti dell'entità attraverso la predisposizione di un rendiconto finanziario che classifichi i flussi finanziari
derivanti
dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento durante l'esercizio.
AMBITO DI APPLICAZIONE
1
L'entità deve predisporre il rendiconto finanziario secondo quanto previsto dal presente Principio e deve
presentarlo come parte integrante del suo bilancio per ciascun esercizio per il quale il bilancio è pre
sentato.
2
Il presente Principio sostituisce lo IAS 7
Prospetto delle variazioni della situazione finanziaria
, approvato
nel luglio
1977.
3
Gli utilizzatori
dei bilanci
dell'entità
sono
interessati
al modo
in cui l'entità
genera
e utilizza
le disponibilità
liquide e
mezzi equivalenti. Questo succede indipendentemente dal tipo di attività dell'entità e dal fatto che le disponibilità liquide
possano essere considerate come il prodotto dell'entità, come è nel caso degli istituti finanziari. Per quanto
le entità
possano differire nelle loro principali attività produttrici di ricavi, esse hanno bisogno di disponibilità liquide,
sostanzialmente per gli stessi motivi. Esse hanno bisogno di disponibilità liquide per condurre le loro operazioni, per
onorare le loro obbligazioni e per produrre utili per gli investitori. Per questi motivi, il presente
Principio richiede
che tutte le entità presentino un rendiconto finanziario.
BENEFICI APPORTATI DALLE INFORMAZIONI SUI FLUSSI FINANZIARI
4
Un rendiconto finanziario, se utilizzato unitamente alle altre parti del bilancio, fornisce informazioni che per-
mettono
agli utilizzatori
di valutare
le variazioni
nell'attivo
netto
dell'entità,
la sua struttura
finanziaria
(compresa la sua liquidità
e solvibilità) e la sua capacità di influire sulla dimensione e sulla tempistica
dei flussi finanziari allo scopo di adeguarsi alle
circostanze e alle opportunità. Le informazioni sui flussi finanziari sono utili per valutare la
capacità dell'entidi generare
disponibilità liquide e mezzi equivalenti e mettono in grado gli utilizzatori di sviluppare sistemi per valutare e
confrontare il valore attuale dei futuri flussi finanziari di differenti entità. Tali
informazioni, inoltre, migliorano la
confrontabilità dei risultati operativi tra entità differenti
perché eliminano
gli
effetti dell'impiego di trattamenti
contabili differenti per i medesimi fatti e operazioni.
5
Informazioni storiche sui flussi finanziari vengono spesso impiegate come un indicatore dell'ammontare, della
tempistica e del grado di certezza dei flussi finanziari futuri. Esse sono utili anche per controllare la precisione
delle
stime passate dei flussi finanziari futuri e per esaminare la relazione tra redditività e flussi finanziari netti e
l'effetto di
cambiamenti dei prezzi.
DEFINIZIONI
6
I seguenti termini sono usati nel presente Principio con i significati indicati:
Disponibili liquide
comprendono
la cassa e i depositi a vista.
SISTEMA IAS-IFRS
[indice generale]
SISTEMA I.B.I
- INTERMEDIARI
- BILANCI
- IMPRESE & CONTROLLO
Disponibili liquide equivalenti
rappresentano investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono
prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti a un irrilevante rischio di variazione del loro
valore.
Flussi finanziari
sono i flussi in entrata e in uscita di disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
Attivioperativa
rappresenta le principali attività
generatrici
di ricavi dell'entità
e le altre attivi
di gestione
che
non
sono di investimento o di finanziamento.
(1)
Nota non
applicabile
alla traduzione
italiana.
Attividi investimento
comprende l'acquisto e la cessione di attività immobilizzate e gli altri investimenti
finanziari
non
rientranti nelle disponibilità liquide equivalenti.
Attividi finanziamento
rappresenta l'attività che comporta la modifica della dimensione e della composizione del
capitale
proprio versato e dei finanziamenti ottenuti dall'entità.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
7
Le disponibilità liquide equivalenti sono quelle possedute per soddisfare gli impegni di cassa a breve termine,
invece
che per investimento o per altri scopi. Perché un investimento possa essere considerato come disponibilità
liquida
equivalente esso deve essere prontamente convertibile in un ammontare noto di denaro e deve essere
soggetto a un
irrilevante rischio di variazione del valore. Perciò, un investimento è classificato, solitamente, come
disponibilità liquida
equivalente solo quando esso è a breve scadenza, cioè, per esempio, a tre mesi o meno dalla data d'acquisto. Gli
investimenti finanziari azionari sono esclusi dalla classificazione come disponibilità liquide equivalenti a meno che
essi siano, di fatto, equivalenti alle disponibilità liquide, quali, per esempio, le azioni privilegiate acquistate in un
momento vicino alla loro scadenza e con una data di rimborso determinata.
8
I prestiti bancari rientrano, solitamente, nell'attività
di finanziamento.
In alcuni
Paesi,
tuttavia,
gli scoperti
bancari che
sono rimborsabili a vista formano parte integrante della gestione delle disponibilità
liquide dell'entità. In questi
casi, gli
scoperti bancari sono inclusi come componenti di disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Una caratteri
stica di tali
accordi bancari è che il saldo del conto spesso oscilla tra l'essere positivo o negativo.
9
Dai flussi finanziari sono esclusi i movimenti tra elementi che costituiscono disponibilità liquide o mezzi equi-
valenti
perché essi fanno parte della gestione della liquidità dell'entità piuttosto che della sua attività operativa, di investimento e
di finanziamento. La gestione della liquidità ricomprende l'investimento delle eccedenze di dispo
nibilità liquide in
mezzi equivalenti.
PRESENTAZIONE DEL
RENDICONTO
FINANZIARIO
10
Il rendiconto finanziario deve presentare i flussi finanziari dell'esercizio classificandoli tra attività ope
rativa,
di investimento e di finanziamento.
11
L'entità deve presentare i flussi finanziari della sua attività
operativa,
di investimento
e di finanziamento
nel modo
che
risulta pappropriato per la propria attività. La classificazione per attività fornisce informazioni che per-
mettono
di valutare l'effetto di tali attività
sulla situazione
patrimoniale-finanziaria
dell'entità
e l'ammontare
delle sue
disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Queste informazioni possono essere utilizzate anche per valutare le
relazioni tra
tali attività.
12
Una singola operazione può comprendere flussi finanziari diversamente classificati. Per esempio, quando il rimborso
in contanti di un prestito comprende sia l'interesse sia il capitale, la parte di interesse pessere fatta
rientrare
nell'attività operativa e la parte di capitale nell'attività di finanziamento.
Attività operativa
13
L'ammontare dei flussi finanziari derivanti dall'attività operativa è un indicatore chiave della misura in cui l'attività
dell'entità ha generato flussi finanziari sufficienti a rimborsare prestiti, a mantenere la capacità operativa dell'entità, a
pagare i dividendi e a effettuare nuovi investimenti senza ricorrere a fonti di finanziamento esterne all'entità. Le
informazioni riguardo i singoli componenti dei valori storici dei flussi finanziari operativi sono utili, unite ad altre
informazioni, nella previsione dei futuri flussi finanziari operativi.
14
I flussi finanziari generati dall'attività operativa derivano principalmente dalle principali attività generatrici di ricavi
dell'entità. Perciò essi derivano, solitamente, dalle operazioni di gestione e dagli altri fatti e operazioni che
partecipano alla determinazione dell'utile o della perdita d'esercizio. Esempi di flussi finanziari generati dall'attività
operativa sono:
a)
incassi dalla vendita di beni e dalla prestazione di servizi;
b)
incassi da royalties, compensi, commissioni e altri ricavi;
c)
pagamenti a fornitori di beni e servizi;
d)
pagamenti a, e per conto di, lavoratori dipendenti;
e)
[Eliminato]
f)
pagamenti o rimborsi di imposte sul reddito a meno che essi non possano essere specificatamente fatti
rientrare
nell'attività di finanziamento e di investimento; e
g)
incassi e pagamenti derivanti da contratti stipulati a scopo commerciale o di negoziazione.
Alcune operazioni, quali la vendita di un elemento degli impianti, possono dare origine a utili o perdite che vanno
inseriti nella rilevazione dell'utile (perdita) d'esercizio. I flussi finanziari relativi a tali operazioni sono flussi
finanziari
derivanti dall'attività di investimento. Tuttavia i pagamenti in contanti per produrre o acquisire attività possedute per la
locazione
ad altri e successivamente
possedute
per la vendita
come descritto
nel paragrafo
68 A
dello IAS 16
Immobili,
impianti e macchinari
sono flussi finanziari da attività operative. Gli incassi derivanti da
locazioni e successive
vendite di tali beni sono anch'essi flussi finanziari da attività operative.
15
L'entità può possedere titoli mobiliari e prestiti a scopo commerciale o di negoziazione; in questo caso essi sono
trattati come rimanenze acquistate specificatamente per la rivendita. Perciò, i flussi finanziari derivanti dall'acquisto e
dalla vendita di titoli mobiliari posseduti a scopo commerciale o di negoziazione rientrano nell'attività operativa.
Analogamente, anticipazioni di cassa e prestiti concessi da istituti finanziari sono solitamente classificati come attività
operative dato che essi sono relativi alla principale attività generatrice di ricavi dell'entità.
Attività di investimento
16
L'informazione distinta relativa ai flussi finanziari derivanti
dall'attività
di investimento
è importante
perché
tali flussi
finanziari rappresentano la misura in cui i costi sono stati sostenuti per acquisire risorse destinate a produrre
futuri
proventi e flussi finanziari. Soltanto i costi che danno luogo a un'attività rilevata nel prospetto della situazione
patrimoniale-finanziaria sono classificabili come attività di investimento. Esempi di flussi finanziari
derivanti da
attività di investimento sono:
a)
pagamenti per acquistare immobili, impianti e macchinari, beni immateriali e altre attività immobilizzate. Questi
pagamenti comprendono quelli relativi ai costi di sviluppo capitalizzati e a immobili, impianti e
macchinari
costruiti internamente;
b)
incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari, attività immateriali e altre attività immobilizzate;
c)
pagamenti per l'acquisizione di strumenti rappresentativi di capitale o di debito di altre entità e partecipazioni in
joint venture (diversi dai pagamenti per i titoli assimilati alle disponibilità liquide equivalenti o posseduti
a
scopo
commerciale o di negoziazione);
d)
incassi dalla vendita di strumenti rappresentativi di capitale o di debito di altre entità e partecipazioni in joint venture
(diverse dalle entrate per i titoli assimilati alle disponibilità liquide equivalenti o posseduti a scopo
commerciale o
di negoziazione);
e)
anticipazioni e prestiti concessi a terzi (diversi da anticipazioni
e prestiti concessi da un istituto finanziario);
f)
incassi derivanti dal rimborso di anticipazioni e prestiti concessi a terzi (diversi da anticipazioni e prestiti
concessi da un istituto finanziario);
g)
pagamenti per contratti future, contratti forward, contratti di opzione e contratti swap eccetto quando i contratti
sono posseduti a scopo commerciale o di negoziazione, o i pagamenti rientrano nell'attividi
finanziamento; e
h)
incassi derivanti da contratti future, contratti forward, contratti di opzione e contratti swap eccetto quando i
contratti sono posseduti a scopo commerciale o di negoziazione, o gli incassi rientrano nell'attività di
finanziamento.
Quando un contratto è rilevato come copertura di una posizione identificabile, i flussi finanziari connessi con il
contratto sono classificati allo stesso modo dei flussi finanziari connessi con la posizione che è stata coperta.
Attività di finanziamento
17
L'indicazione distinta dei flussi finanziari
derivanti dalle attività di finanziamento
è importante
perché essa è utile
nella
previsione di richieste sui futuri flussi finanziari da parte di chi fornisce i capitali all'entità. Esempi di flussi
finanziari
derivanti da attività di finanziamento sono:
a)
incassi derivanti dall'emissione di azioni o altri strumenti rappresentativi di capitale;
b)
pagamenti ai soci per acquistare o liberare le azioni dell'entità;
c)
incassi derivanti dall'emissione di obbligazioni, prestiti, cambiali, titoli a reddito fisso, mutui e altri finanzia-
menti
a breve o a lungo termine;
d)
rimborsi di prestiti; e
e)
pagamenti da parte del locatario per la riduzione della passività esistente relativa a un leasing.
PRESENTAZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI DELL'ATTIVI OPERATIVA
18
L'entità deve
presentare
i
flussi
finanziari
derivanti
dall'attività
operativa
utilizzando,
alternativamente:
a)
il metodo diretto, per mezzo del quale sono indicate le principali categorie di incassi e di pagamenti
lordi;
o
b)
il metodo indiretto, per mezzo del quale l'utile o la perdita d'esercizio è rettificato dagli effetti delle operazioni
di
natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o paga- menti
operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari da attività di investimento o di
finanziamento.
19
Le entità sono incoraggiate a presentare i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo diretto.
Il metodo diretto fornisce informazioni che possono essere utili nella stima dei futuri flussi finanziari che non sono
disponibili con il metodo indiretto. Con il metodo diretto possono essere ottenute le informazioni sulle
principali
categorie di incassi e pagamenti lordi alternativamente:
a)
dalle registrazioni contabili dell'entità; o
b)
rettificando le vendite, il costo del venduto (interessi attivi e proventi finanziari simili e interessi passivi e oneri
finanziari simili per un istituto finanziario) e altre voci nel prospetto di conto economico complessivo per:
i)
variazioni delle rimanenze e dei crediti e debiti generati dall'attività operativa avvenute nel corso dell'eser
cizio;
ii)
altri elementi non monetari; e
iii)
altri elementi per i quali gli effetti monetari sono flussi finanziari da attività di investimento o di
finanziamento.
20
Con il metodo
indiretto,
il flusso finanziario
netto derivante
dall'attività
operativa
è determinato
rettificando
l'utile
o
la perdita per gli effetti di:
a)
variazioni delle rimanenze e dei crediti e debiti generati dall'attività operativa avvenute nel corso dell'esercizio;
b)
elementi non monetari quali l'ammortamento, gli accantonamenti, le imposte differite, gli utili e le perdite su
cambi non realizzati, gli utili di collegate non distribuiti; e
c)
tutti gli altri elementi i cui effetti monetari sono flussi finanziari da attività di investimento o di finanziamento.
In alternativa, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa può essere presentato con il metodo
indiretto esponendo i ricavi e i costi indicati nel prospetto di conto economico complessivo e le variazioni delle
rimanenze e dei crediti e dei debiti generati dall'attività operativa avvenute nel corso dell'esercizio.
PRESENTAZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI DELL'ATTIVI DI INVESTIMENTO E DI FINANZIAMENTO
21
L'entità deve presentare distintamente le principali categorie di incassi e pagamenti lordi derivanti dal-
l'attività
di investimento e di finanziamento, a eccezione dei casi in cui i flussi finanziari descritti nei
paragrafi 22 e
24 siano presentati al netto.
PRESENTAZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI AL NETTO
22
Possono essere presentati al netto i flussi finanziari derivanti dalle seguenti attività operativa, di
inve
stimento o di finanziamento:
a)
incassi e pagamenti per conto di clienti quando i flussi finanziari riflettono attività del cliente piutto
sto
che dell'entità; e
b)
incassi e pagamenti relativi a elementi la cui rotazione è rapida, gli ammontari sono elevati e la
scadenza è a breve.
23
Esempi di incassi e pagamenti ai quali si riferisce il paragrafo 22, lettera a) sono:
a)
l'accettazione e il rimborso di depositi bancari a vista;
b)
fondi posseduti per conto di clienti da parte di una entidi investimento; e
c)
affitti incassati per conto di, e pagati ai, proprietari di immobili.
23A Esempi di incassi e pagamenti ai quali si riferisce il paragrafo 22, lettera b) sono le anticipazioni fatte per, e i
rimborsi di:
a)
importi relativi alle operazioni effettuate da clienti con carte di credito;
b)
l'acquisto e la vendita di investimenti finanziari; e
c)
altri finanziamenti a breve termine quali quelli che hanno una durata di tre mesi o inferiore.
24
I flussi finanziari derivanti da ciascuna delle seguenti attività degli istituti finanziari possono essere
presentati al netto:
a)
incassi e pagamenti per l'accettazione e il rimborso di depositi con una data di scadenza determinata;
b)
il collocamento e il ritiro di depositi presso altri istituti finanziari; e
c)
anticipazioni e prestiti a clienti e il rispettivo rimborso.
FLUSSI FINANZIARI IN VALUTA
ESTERA
25
I flussi finanziari derivanti da operazioni in valuta estera devono essere iscritti nella valuta funzionale
dell'entità, applicando all'ammontare in valuta estera il tasso di cambio tra la valuta funzionale e la valuta
estera
del giorno in cui avviene il flusso finanziario.
26
I flussi finanziari di una controllata estera devono essere convertiti al tasso di cambio tra la valuta
funzionale e la valuta estera dei giorni in cui avvengono i flussi finanziari.
27
I flussi finanziari espressi in valuta estera sono presentati in modo coerente con lo IAS 21
Effetti delle variazioni dei
cambi
delle valute estere
. Questo permette l'utilizzo di un tasso di cambio che approssimi quello effettivo. Per
esempio, per
rilevare operazioni in valuta estera o convertire i flussi finanziari di una controllata estera può essere
utilizzata una media
ponderata dei tassi di cambio dell'esercizio. Lo IAS 21, tuttavia, non consente l'utilizzo del tasso di cambio alla data
di chiusura dell'esercizio quando si procede alla conversione dei flussi finanziari di una
controllata estera.
28
Utili e perdite derivanti da variazioni nei cambi delle valute estere non realizzati non rappresentano flussi finanziari.
Tuttavia l'effetto delle variazioni nei tassi di cambio sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti posseduti, o dovuti,
in valuta estera è presentato nel rendiconto finanziario allo scopo di riconciliare
il valore delle disponibilità liquide
e mezzi equivalenti all'inizio e alla fine dell'esercizio. Questo importo è esposto sepa
ratamente dai flussi finanziari
dell'attività operativa, di investimento e di finanziamento e comprende le eventuali
differenze qualora tali flussi finanziari
fossero stati esposti utilizzando i tassi di cambio alla data di chiusura
dell'esercizio.
29
[Eliminato]
30
[Eliminato]
INTERESSI E DIVIDENDI
31
I flussi finanziari derivanti dall'incasso e dal pagamento di interessi e dividendi devono essere indicati
distintamente. Ciascuno deve essere classificato in modo coerente da esercizio a esercizio facendolo
rientrare, a seconda del caso, nell'attività operativa, di investimento o di finanziamento.
32
Il valore totale degli interessi
pagati
durante
un esercizio
deve
essere
indicato
nel rendiconto
finanziario
sia che essi
siano stati rilevati come costi nell'utile (perdita) d'esercizio, sia che essi siano stati capitalizzati secondo quanto
previsto
dallo IAS 23 Oneri finanziari.
33
Per un istituto finanziario, gli interessi pagati e gli interessi e i dividendi ricevuti sono solitamente classificati come
flussi
finanziari operativi. Non c'è, comunque, accordo sulla classificazione di questi flussi finanziari per le altre entità. Gli
interessi pagati e gli interessi e i dividendi ricevuti possono essere classificati come flussi finanziari operativi perché
essi rientrano nella determinazione dell'utile o della perdita dell'esercizio. In alternativa, gli interessi corrisposti e gli
interessi e dividendi ricevuti possono essere classificati rispettivamente come flussi finanziari dall'attività di
finanziamento e di investimento, perché essi sono costi sostenuti per ottenere risorse
finanziarie ovvero proventi
da investimenti finanziari.
34
I dividendi corrisposti possono essere classificati come flussi finanziari dell'attività di finanziamento perché essi
rappresentano un costo sostenuto per l'ottenimento di risorse finanziarie. In alternativa, i
dividendi
corrisposti possono
essere classificati come un componente dei flussi finanziari dell'attività operativa allo scopo di aiutare gli utilizzatori del
bilancio a determinare la capacità dell'entità a corrispondere dividendi dai flussi finanziari operativi.
IMPOSTE SUL REDDITO
35
I flussi finanziari derivanti dalle imposte sul reddito devono essere indicati distintamente e devono essere
classificati come flussi finanziari dell'attività operativa a meno che essi possano essere specificatamente
identificati con l'attività di finanziamento e di investimento.
36
Le imposte sul reddito derivano da operazioni che danno origine a flussi finanziari classificati nell'attività ope
rativa,
di investimento o di finanziamento nel rendiconto finanziario. Mentre l'onere fiscale può essere facilmente identificabile
con l'attività di investimento o di finanziamento, i relativi flussi finanziari sono spesso difficilmente identificabili e possono
manifestarsi in un esercizio differente dai flussi finanziari dell'operazione sottostante. Per questo motivo, le imposte
corrisposte sono solitamente classificate come flussi finanziari dell'attività operativa.
Tuttavia, quando è fattibile
identificare i flussi finanziari delle imposte con una singola operazione che origine ai flussi finanziari che sono
fatti rientrare nell'attività di investimento o di finanziamento, i flussi finanziari delle imposte rientrano, a seconda del
caso, nell'attività di investimento o di finanziamento. Quando i flussi finanziari delle imposte sono attribuiti a più di
una classe di attività, è indicato l'importo complessivo delle imposte pagate.
PARTECIPAZIONI IN
SOCIETÀ
CONTROLLATE,
COLLEGATE
E JOINT
VENTURE
37
Quando la contabilizzazione di un investimento in una collegata, in una joint venture o in una controllata è eseguita
con il metodo del patrimonio netto o con quello del costo, l'investitore indica nel rendiconto finanziario i
soli flussi
finanziari tra se stesso e l'entità partecipata, quali dividendi e anticipazioni.
38
Una entiche espone in bilancio la propria partecipazione in una collegata o in una joint venture utilizzando il
metodo del patrimonio
netto
deve indicare,
nel rendiconto
finanziario,
i flussi finanziari
relativi agli investimenti nella
collegata o nella joint venture, e qualsiasi altra distribuzione di proventi percepiti dalla collegata o dalla joint
venture.
VARIAZIONI NELL'INTERESSENZA PARTECIPATIVA
NELLE CONTROLLATE
E IN ALTRE AZIENDE
39
I flussi finanziari complessivi derivanti dall'ottenimento o dalla perdita del controllo di controllate o di altre
aziende devono essere presentati distintamente e classificati come attività di investimento.
40
L'entità deve indicare complessivamente, con riferimento all'ottenimento e alla perdita del controllo di
controllate o di altre aziende verificatisi nel corso dell'esercizio, ciascuna delle seguenti informazioni:
a)
i corrispettivi totali pagati o ricevuti;
b)
la parte dei corrispettivi consistente in disponibilità liquide e mezzi equivalenti;
c)
l'ammontare delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti delle controllate
o altre aziende
di cui
viene
ottenuto o perduto il controllo; e
d)
l'ammontare delle attività e delle passività diverse dalle disponibilità liquide o mezzi equivalenti delle
controllate o di altre aziende di cui viene ottenuto o perduto il controllo, riferito a ciascuna categoria
principale.
40 A
L'entità d'investimento, come definita nell'IFRS 10
Bilancio consolidato
, non è tenuta ad applicare i paragrafi 40(c) o
40(d)
a una partecipazione in una controllata che deve essere valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita)
d'esercizio.
41
La presentazione distinta degli effetti dei flussi finanziari derivanti dall'ottenimento o dalla perdita del controllo di
controllate o di altre aziende in un'unica voce, insieme all'informazione distinta dell'ammontare delle attività e
delle
passività acquistate o dismesse, aiuta a distinguere tali flussi finanziari dai flussi finanziari derivanti dalle altre attività
operative, di investimento e di finanziamento. Gli effetti della perdita del controllo sui flussi finanziari non
possono essere
dedotti da quelli derivanti dall'ottenimento del controllo.
42
Il valore complessivo degli incassi o dei pagamenti effettuati quali corrispettivi per l'ottenimento o la perdita del
controllo
di controllate o di altre aziende, è presentato nel rendiconto finanziario al netto delle disponibilità liquide e dei mezzi
equivalenti acquisiti o dismessi come parte di tali operazioni, eventi o cambiamenti di
circostanze.
42A I flussi finanziari derivanti da variazioni delle interessenze partecipative in una controllata che non comportano la
perdita del controllo devono essere classificati
come flussi finanziari
derivanti
da attività
di finanziamento,
a meno che
la controllata sia posseduta da un'entità d'investimento, come
definita
nell'IFRS
10, e debba
essere
valutata
al
fair value
rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio.
42B Le modifiche delle interessenze
partecipative
in una controllata
che non comportano
la perdita del controllo,
come
nel caso di acquisto o vendita
successivi
da parte della controllante
di strumenti
rappresentativi
di capitale
della
controllata, sono contabilizzate come operazioni sul capitale (vedere IFRS 10), a meno che la controllata sia
posseduta
da un'entità d'investimento e debba essere valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio. Di conseguenza, i
flussi finanziari risultanti sono classificati allo stesso modo delle altre transazioni con soci descritte
al paragrafo 17.
OPERAZIONI NON MONETARIE
43
Le operazioni di investimento e di finanziamento che non richiedono l'impiego di disponibilità liquide o
mezzi equivalenti devono essere escluse dal rendiconto finanziario. Tali operazioni devono essere indicate
altrove nel bilancio in modo da poter fornire tutte le informazioni significative su queste attività di
investimento e di finanziamento.
44
Molte attività di investimento e di finanziamento non hanno un impatto diretto sui flussi finanziari correnti anche
se
esse influiscono sul capitale
e sulla
struttura
dell'attivo
dell'entità.
L'esclusione
delle operazioni
non monetarie
dal
rendiconto finanziario è coerente con l'obiettivo del rendiconto finanziario poic queste operazioni non
comportano flussi finanziari nell'esercizio corrente. Esempi di operazioni non monetarie sono:
a)
l'acquisizione di attività contraendo debiti o per mezzo di operazioni di leasing;
b)
l'acquisizione di un'entità per mezzo di un'emissione di capitale; e
c)
la conversione di debiti in capitale.
VARIAZIONI DELLE
PASSIVITÀ
DERIVANTI
DA
ATTIVITÀ
DI
FINANZIAMENTO
44A L'entità deve fornire informazioni che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare le variazioni
delle
passività derivanti da attività di finanziamento, siano esse variazioni derivanti dai flussi finanziari o
variazioni
non in disponibilità liquide.
44B Per quanto necessario a adempiere l'obbligo imposto dal paragrafo 44 A, l'entità deve indicare le seguenti varia-
zioni
delle passività derivanti da attività di finanziamento:
a)
variazioni derivanti dai flussi finanziari da attività di finanziamento;
b)
variazioni derivanti dall'ottenimento o dalla perdita del controllo di controllate o di altre aziende;
c)
effetto delle variazioni dei tassi di cambio;
d)
variazioni del fair value (valore equo); e
e)
altre variazioni.
44 C Le passività derivanti da attività di finanziamento sono passività i cui flussi finanziari sono stati classificati o
saranno
in futuro classificati nel rendiconto finanziario come flussi finanziari da attività di finanziamento. Inoltre,
l'informativa
imposta dal paragrafo 44 A si applica anche alle variazioni delle attività finanziarie (per esempio,
attività che coprono
passività derivanti
da attività di finanziamento)
se i flussi finanziari
da tali attività finanziarie
sono stati inclusi o
saranno in futuro inclusi nei flussi finanziari da attività di finanziamento.
44 D Uno dei modi per conformarsi all'informativa imposta dal paragrafo 44 A consiste nel presentare nel prospetto della
situazione patrimoniale-finanziaria una riconciliazione dei saldi di apertura e di chiusura per le passività derivanti da
attività di finanziamento, comprese le variazioni di cui al paragrafo 44 B. Se presenta tale riconcilia- zione, l'entità
deve fornire informazioni sufficienti a permettere agli utilizzatori del bilancio di collegare gli
elementi inclusi nella
riconciliazione al prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria e al
rendiconto
finan
ziario.
44 E
Se fornisce l'informativa imposta dal paragrafo 44 A contestualmente all'informativa sulle variazioni di altre attività e
passività, l'entità deve indicare le variazioni delle
passività
derivanti
da attività
di finanziamento
distintamente
dalle
variazioni di tali altre attività e passività.
COMPONENTI DELLE DISPONIBILI LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
45
L'entità deve indicare i componenti delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti e deve presentare una
riconciliazione dei valori del suo rendiconto finanziario con le voci equivalenti esposte nel prospetto
della
situazione patrimoniale-finanziaria.
46
Considerata l'elevata quantità delle procedure di gestione della liquidie degli accordi bancari utilizzati nel mondo e
allo scopo di uniformarsi
allo IAS 1
Presentazione
del bilancio
, l'entità
indica
il principio
adottato
per determinare
la
composizione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
47
L'effetto di qualsiasi cambiamento del principio adottato per determinare la composizione delle disponibilità
liquide
e dei mezzi equivalenti, quale una variazione nella classificazione degli strumenti finanziari in precedenza considerati parte
del portafoglio investimenti finanziari dell'entità, è esposto secondo quanto previsto dallo IAS 8
Principi contabili,
cambiamenti nelle stime contabili ed errori.
ALTRE INFORMAZIONI INTEGRATIVE
48
L'entità deve indicare, con una relazione della direzione aziendale, l'ammontare dei saldi significativi di
disponibilità liquide e mezzi equivalenti posseduti dall'entità ma non utilizzabili liberamente dal gruppo.
49
Esistono circostanze nelle quali saldi di disponibilità liquide e mezzi equivalenti posseduti dall'enti non sono
utilizzabili liberamente dal gruppo. Gli esempi includono i saldi di disponibilità liquide e mezzi equivalenti posseduti
da una controllata che opera in un Paese dove controlli
valutari o altre restrizioni
legali rendono
i
saldi non
utilizzabili liberamente da parte della controllante o di altre controllate.
50
Informazioni aggiuntive possono essere significative per gli utilizzatori ai fini della comprensione della situazione
patrimoniale-finanziaria e del grado di liquidità dell'entità. L'indicazione di tali informazioni, insieme con una
relazione della direzione aziendale, è incoraggiata e può includere:
a)
l'importo delle aperture di credito che possono essere disponibili per future attività operative e per estinguere
impegni di capitale, indicando qualsiasi restrizione all'utilizzo di queste aperture di credito;
c)
l'importo complessivo dei flussi finanziari che rappresentano incrementi della capacità operativa separata-
mente
da quello dei flussi finanziari richiesti per mantenere la capacità operativa stessa; e
d)
l'importo dei flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento per ciascun
settore
oggetto di informativa (cfr. IFRS 8 Settori operativi).
51
L'indicazione distinta dei flussi finanziari che rappresentano incrementi della capacità operativa e i flussi finanziari richiesti
per mantenere la capacità operativa stessa è utile per consentire agli utilizzatori di giudicare se l'entità sta investendo
adeguatamente
al fine di conservare
la sua capacità
operativa.
L'entità
che non investa
adeguatamente nel mantenimento
della sua capacità operativa può pregiudicare la redditivi futura per privilegiare la liquidità
corrente e le distribuzioni
ai soci.
52
L'indicazione dei flussi finanziari per settori permette agli utilizzatori di ottenere una migliore conoscenza delle
relazioni
tra i flussi finanziari della gestione nel suo complesso e quelli dei suoi settori e della disponibilità e
variabilità dei
flussi finanziari dei singoli settori.
DATA DI ENTRATA IN VIGORE
53
Il presente Principio entra in vigore per i bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1
o
gennaio 1994 o in data
successiva.
54
Lo IAS 27 (come modificato nel 2008) ha modificato i paragrafi 39-42 e aggiunto i paragrafi 42 A e 42 B. L'entità deve
applicare tali modifiche ai bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1
o
luglio 2009 o in data successiva. Se l'entità
applica lo IAS 27 (modificato nel 2008) a partire da un esercizio precedente, tali modifiche devono essere applicate a
partire da quell'esercizio precedente. Le modifiche devono essere applicate retroattivamente.
55
Il paragrafo 14 è stato modificato da
Miglioramenti agli IFRS
pubblicato nel maggio 2008. L'entità deve applicare tale
modifica ai bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1°
gennaio 2009 o in data successiva. È consentita
l'applicazione
anticipata. Se l'entità applica la modifica
a partire
da un esercizio
precedente,
deve indicare
tale fatto
ed applicare
contestualmente il paragrafo 68 A dello IAS 16.
56
Il paragrafo 16 è stato modificato
da
Miglioramenti
agli
IFRS
pubblicato
nell'aprile
2009.
L'entità
deve
applicare
tale
modifica ai bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1
o
gennaio 2010 o in data successiva. È consentita
l'applicazione
anticipata. Se l'entità applica queste modifiche a partire da un esercizio precedente,
tale fatto deve
essere indicato.
57
L'IFRS 10 e l'IFRS 11
Accordi a controllo congiunto
, pubblicato a maggio 2011, hanno modificato i paragrafi 37, 38 e
42 B e hanno eliminato il paragrafo 50, lettera b). L'entità deve applicare tali modifiche quando applica l'IFRS 10
e
l'IFRS 11.
58
Enti d'investimento
(Modifiche agli IFRS 10, IFRS 12 e allo IAS 27), pubblicato a ottobre 2012, ha modificato i
paragrafi 42 A e 42 B e ha aggiunto il paragrafo 40 A. L'entità deve applicare tali modifiche ai bilanci degli esercizi
che hanno inizio il ° gennaio 2014 o in data successiva. È consentita l'applicazione anticipata di
Entità d'inve
stimento
.
Se applica tali modifiche a partire da un periodo
precedente,
l'entità
deve
applicare
contestualmente
tutte
le modifiche
comprese in Entità d'investimento.
59
L'IFRS 16
Leasing
, pubblicato nel gennaio 2016, ha modificato i paragrafi 17 e 44. L'enti deve applicare tali
modifiche quando applica l'IFRS 16.
60
Iniziativa di informativa
(Modifiche allo IAS 7), pubblicato a gennaio 2016, ha aggiunto i paragrafi da 44 A a 44 E.
L'entità deve applicare tali modifiche ai bilanci degli esercizi che hanno inizio il ° gennaio 2017 o in data successiva.
È consentita l'applicazione anticipata. Quando applica per la prima volta queste modifiche,
l'entità
non è tenuta a
fornire informazioni comparative rispetto agli esercizi precedenti.
61
L'IFRS 17
Contratti assicurativi
, pubblicato a
maggio
2017,
ha
modificato
il paragrafo
14.
L'entità
deve
applicare
tale
modifica quando applica l'IFRS 17.
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