PRINCIPIO CONTABILE INTERNAZIONALE N. 29
Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate
(
13
)
AMBITO DI APPLICAZIONE
1
Il presente Principio deve essere applicato ai bilanci, compresi i bilanci consolidati, di qualsiasi entila
cui
valuta funzionale sia la valuta di un'economia iperinflazionata.
2
In un'economia iperinflazionata, la rappresentazione dei risultati
operativi
e
della
situazione
patrimoniale-finan
ziaria
nella moneta locale, senza rideterminazione dei valori, non è utile. La moneta perde potere di acquisto con una tale
rapidità che il confronto fra valori relativi a operazioni e altri fatti avvenuti in tempi differenti, anche nello
stesso
esercizio, è fuorviante.
3
Il presente Principio non stabilisce un valore assoluto di tasso d'inflazione al di sopra del quale si è in presenza di
iperinflazione. La necessità di rideterminare
i valori del bilancio,
secondo
quanto
previsto
dal presente
Principio,
deve
essere oggetto di valutazione. Fra le situazioni indicative di iperinflazione vi sono le seguenti:
a)
la collettività preferisce impiegare la propria ricchezza in attività non monetarie o in una valuta estera
relativamente stabile. La moneta locale posseduta viene investita immediatamente per conservare il potere di
acquisto;
b)
la collettività considera i valori monetari non tanto rispetto alla moneta locale, bensì rispetto a una valuta estera
relativamente stabile. I prezzi possono essere espressi in tale valuta;
c)
le vendite e gli acquisti a credito avvengono a prezzi che compensano le perdite attese di potere di acquisto
durante il periodo della dilazione, anche se breve;
d)
i tassi di interesse, i salari e i prezzi sono collegati a un indice dei prezzi; e
e)
il tasso cumulativo di inflazione nell'arco di un triennio si avvicina, o supera, il 100 %.
4
È preferibile che tutte le entità che presentano i loro bilanci nella moneta di una stessa economia iperinflazionata
applichino il presente Principio a partire dalla stessa data. Tuttavia il presente Principio si applica ai bilanci di
qualsiasi
entità fin dall'inizio dell'esercizio nel quale è riconosciuta l'esistenza di iperinflazione nel Paese nella cui
moneta l'entità
redige il bilancio.
RIDETERMINAZIONE DEI
VALORI
DEL
BILANCIO
5
I prezzi variano nel tempo come risultato dell'agire di differenti fattori politici, economici e sociali, specifici o generali.
Fattori specifici, quali le variazioni della domanda e dell'offerta e i cambiamenti tecnologici, possono
determinare
incrementi o decrementi nei singoli prezzi, significativi e indipendenti gli uni dagli altri. Inoltre, fattori generali possono
tradursi in variazioni del livello generale dei prezzi e, perciò, del potere generale di acquisto della
moneta.
SISTEMA IAS-IFRS
[indice generale]
SISTEMA I.B.I
- INTERMEDIARI
- BILANCI
- IMPRESE & CONTROLLO
6
Le entità che preparano i bilanci sulla base del costo storico non tengono conto né delle variazioni del livello
generale
dei prezzi né degli incrementi dei prezzi specifici delle attività o passività rilevate. Fanno eccezione quelle attività e passività
che l'entità deve misurare al fair value (valore equo)
o sceglie
di misurare
al fair value
(valore
equo). Ad esempio gli
immobili, gli impianti e i macchinari possono essere rivalutati al fair value (valore equo) e le attività biologiche devono
essere valutate in linea di massima al fair value (valore equo). Alcune entità, tuttavia, presentano il bilancio utilizzando
il criterio dei costi correnti che riflette gli effetti delle variazioni nei prezzi
specifici delle attività possedute.
(1)
Nell'ambito dei
Miglioramenti agli IFRS
, pubblicati a maggio 2008, il Board ha modificato i termini usati nello IAS 29 per essere
coerente con altri IFRS nel seguente modo: (a) il termine
"
valore di mercato
"
è stato modificato in
"
fair value (valore equo)
"
e (b) i
termini
"
risultati delle operazioni
"
e
"
risultato economico netto
"
sono stati modificati in
"
utile (perdita) d'esercizio
"
.
7
In un'economia iperinflazionata il bilancio, sia esso basato sul criterio dei costi storici o dei costi correnti, è utile
solo
se esso è espresso nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio. Di conseguenza il presente Principio si
applica ai bilanci redatti nella valuta di un'economia iperinflazionata.
Non è consentita la presentazione
delle informazioni
richieste dal presente Principio come un'integrazione al bilancio i cui valori non siano stati
rideterminati. Inoltre è
sconsigliata la presentazione separata dei bilanci con
i valori
antecedenti
la
ridetermina-
zione.
8
Il bilancio dell'entità la cui valuta funzionale sia la valuta di un'economia iperinflazionata, sia che l'entiutilizzi il
criterio dei costi storici sia che utilizzi quello dei costi correnti, deve essere esposto nell'unità di misura corrente alla
data di chiusura dell'esercizio. Anche i dati corrispondenti riferiti al periodo precedente richiesti dallo IAS 1
Presentazione del bilancio
(rivisto nella sostanza nel 2007), e qualsiasi informazione riguardante precedenti periodi, devono
essere esposti nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio. Al fine di presentare i dati
comparativi in
una moneta di presentazione diversa, si applicano i paragrafi 42(b) e 43 dello IAS 21
Effetti delle
variazioni dei cambi
delle valute estere.
9
L'utile o la perdita sulla posizione monetaria netta deve essere imputato a prospetto di conto economico
complessivo e illustrato distintamente.
10
La rideterminazione
dei valori
del bilancio,
secondo
quanto
previsto
dal presente
Principio,
richiede
l'applicazione
di
specifiche procedure e di un processo di valutazione. La costanza nell'applicazione di tali procedure e valuta- zioni,
da un esercizio all'altro, è più importante del calcolo scrupoloso dei valori risultanti inclusi nel bilancio
rideterminato.
Bilancio a costi storici
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria
11
I valori del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non ancora espressi nell'unità di misura corrente alla
data
di chiusura dell'esercizio sono rideterminati applicando un indice generale dei prezzi.
12
Gli elementi monetari non sono
rideterminati
perché
essi
sono
già
espressi
nell'unità
di misura
corrente
alla
data di
chiusura dell'esercizio. Gli elementi monetari sono rappresentati dal denaro posseduto
e dalle voci i cui valori
devono
essere ricevuti o pagati in denaro.
13
Le attività e le passività contrattualmente legate a clausole di adeguamento dei prezzi, come i titoli e i prestiti
indicizzati, sono rettificate secondo quanto previsto dall'accordo allo scopo di accertarne l'ammontare alla data di chiusura
dell'esercizio. Tali valori sono iscritti a questo importo rettificato nel prospetto della situazione patrimo
niale-finanziaria
rideterminato.
14
Tutte le altre attività e passività sono non monetarie. Alcuni elementi non monetari sono iscritti ai valori correnti alla
data di chiusura dell'esercizio, quali il valore netto di realizzo e il fair value (valore equo); essi non vengono, di
conseguenza, rideterminati. Tutte le altre attivie passività non monetarie vengono rideterminate.
15
La maggior parte degli elementi non monetari sono iscritti al costo o al costo al netto degli ammortamenti; quindi essi
sono espressi ai valori correnti alla data della loro acquisizione. Il costo rideterminato o il costo al netto degli
ammortamenti di ciascuno di questi elementi è determinato applicando al costo storico e agli ammortamenti
accumulati la variazione di un indice generale dei prezzi intervenuta tra la data di acquisizione e la data di chiusura
dell'esercizio. Ad esempio gli immobili, gli impianti e i macchinari, le rimanenze di materie prime e di merci,
l'avviamento, i brevetti, i marchi e le attività similari sono rideterminati a partire dalla data del loro acquisto. Le
rimanenze di semilavorati e di prodotti
finiti
sono rideterminate
a partire
dalla data alla quale
sono sostenuti
i costi
di
acquisto e di produzione.
16
Informazioni precise sulla data di acquisizione di immobili, impianti e macchinari possono non essere disponibili o
accertabili. In questi rari casi può essere necessario, nel primo esercizio di applicazione del presente Principio,
utilizzare una stima professionale indipendente del valore dei beni quale criterio per la loro rideterminazione.
17
Un indice generale dei prezzi può non essere disponibile per gli esercizi per i quali il presente Principio prevede la
rideterminazione del valore di immobili, impianti e macchinari. In queste circostanze può essere necessario utilizzare
una stima basata, per esempio, sulle fluttuazioni
del tasso di cambio tra la valuta funzionale
e una
valuta estera
relativamente stabile.
18
Alcuni elementi non monetari del bilancio sono iscritti a valori correnti a date differenti da quella di acquisizione o
da
quella del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria,
quali
immobili,
impianti
e
macchinari
che
siano
stati
rivalutati a una data precedente. In questi casi i valori contabili sono rideterminati a partire dalla data della
rivalutazione.
19
Il valore rideterminato di un elemento non monetario è ridotto, secondo quanto previsto dagli IFRS pertinenti,
quando esso eccede il suo valore recuperabile. Ad esempio, i valori rideterminati di immobili, impianti e mac
chinari,
avviamento, brevetti e marchi sono ridotti al valore
recuperabile
e i valori
rideterminati
per le rimanenze
sono ridotti
al valore netto di realizzo.
20
L'enti partecipata valutata con il metodo del patrimonio netto può presentare il suo bilancio nella valuta di
un'economia iperinflazionata. Il prospetto della situazione
patrimoniale-finanziaria
e il
prospetto
di
conto
economico
complessivo di tale entità
partecipata
sono
rideterminati
secondo
quanto
previsto
dal presente
Principio
al fine di
determinare la quota dell'attivo netto e dell'utile (perdita) d'esercizio di pertinenza dell'investitore. Quando i
valori
rideterminati del bilancio dell'entità partecipata sono espressi in una valuta estera, essi devono essere
convertiti al
tasso di chiusura.
21
L'impatto dell'inflazione è normalmente compreso negli oneri finanziari. Non è corretto rideterminare il valore
degli
investimenti immobilizzati che sono stati finanziati mediante l'assunzione di prestiti e nemmeno capitalizzare la parte
degli oneri finanziari che è diretta a compensare l'effetto dell'inflazione
nello stesso periodo.
Questa
parte
degli oneri
finanziari è rilevata come costo di competenza dell'esercizio in cui viene sostenuto.
22
L'entità può acquistare attività a condizioni di pagamento differito e senza sostenere espliciti addebiti di interessi. Laddove
non sia fattibile scindere il costo per gli interessi, tali attività sono rideterminate a partire dalla data del
pagamento e non
dalla data di acquisto.
23
[Eliminato]
24
All'inizio del primo esercizio di applicazione del presente Principio i componenti del capitale proprio, eccetto gli utili
portati a nuovo e le riserve di rivalutazione, sono rideterminati applicando un indice generale dei prezzi a partire
dalle date alle quali i componenti sono stati conferiti o comunque ottenuti. L'eventuale riserva di rivalu
tazione sorta in
un esercizio precedente viene eliminata. La rideterminazione degli utili portati a nuovo deriva dalla
rideterminazione
degli altri valori del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.
25
Alla fine del primo esercizio e in quelli successivi tutti i componenti del capitale proprio sono rideterminati applicando
un indice generale dei prezzi dall'inizio dell'esercizio o dalla data del conferimento, se successiva. Le
variazioni del
capitale proprio nell'esercizio sono illustrate secondo quanto previsto dallo IAS 1 Presentazione del
bilancio.
Prospetto di conto economico complessivo
26
Il presente Principio richiede che tutte le voci del prospetto di conto economico complessivo siano espresse
nell'unità
di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio. Perciò tutti i valori devono essere rideterminati applicando la
variazione dell'indice generale dei prezzi intervenuta dalla data alla quale le voci di ricavo e di costo
furono registrate
inizialmente nel bilancio.
Utile o perdita sulla posizione monetaria netta
27
In periodo di inflazione l'entità che possiede attività monetarie eccedenti le passività monetarie perde potere
di acquisto,
mentre l'entità con passività monetarie eccedenti le attività monetarie guadagna potere di acquisto nella
misura in cui le
attività e le passività non siano legate al livello dei prezzi. L'utile o la perdita sulla posizione
monetaria netta può essere
ottenuto come differenza dalla rideterminazione del valore di attività non monetarie, di
capitale proprio e di elementi del
prospetto di conto economico complessivo e dalla rettifica di attivie passività
indicizzate. L'utile o la perdita può
essere stimato applicando la variazione dell'indice generale dei prezzi alla media
ponderata dell'esercizio della
differenza fra attività e passività monetarie.
28
L'utile o la perdita sulla posizione monetaria netta è imputato nell'utile (perdita) d'esercizio. La rettifica alle attività e
passività contrattualmente indicizzate alle variazioni
dei prezzi,
effettuata
secondo
quanto
previsto
dal paragrafo
13, è
compensata con l'utile o la perdita sulla posizione monetaria netta. Altre voci di ricavo e di costo, quali interessi attivi
e passivi e le differenze di cambio relative a fondi investiti o presi a prestito, sono anch'esse associate alla posizione
monetaria netta. Sebbene
tali voci siano
indicate
distintamente,
può essere
utile che
esse siano presentate nel
prospetto di conto economico complessivo insieme con l'utile o la perdita sulla posizione
monetaria netta.
Bilancio a costi correnti
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria
29
Le voci esposte al costo corrente non sono rideterminate perché esse sono già espresse nell'unità di misura
corrente
alla data di chiusura
dell'esercizio.
Le
altre
voci del
prospetto
della
situazione
patrimoniale-finanziaria
sono
rideterminate secondo quanto previsto dai paragrafi da 11 a 25.
Prospetto di conto economico complessivo
30
Il prospetto di conto economico complessivo a costi correnti, prima della rideterminazione dei valori, rileva,
generalmente, i costi correnti alla data in cui l'operazione originaria o i fatti sono avvenuti. Il costo del venduto e
l'ammortamento sono registrati ai costi correnti al momento del loro sostenimento; le vendite e gli altri costi sono
registrati ai loro valori monetari quando si verificano. Perciò tutti i valori devono essere rideterminati nell'unità di
misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio applicando un indice generale dei prezzi.
Utile o perdita sulla posizione monetaria netta
31
L'utile o la perdita sulla posizione monetaria netta è contabilizzato secondo quanto previsto dai paragrafi 27 e 28.
Imposte
32
La rideterminazione dei valori del bilancio secondo quanto previsto dal presente Principio può dare origine a
differenze tra il valore
contabile
di singole
attività
e passività nel prospetto
della
situazione
patrimoniale-finanziaria
e il
loro valore ai fini fiscali. Queste differenze sono contabilizzate secondo quanto previsto dallo IAS 12
Imposte
sul
reddito.
Rendiconto finanziario
33
Il presente Principio richiede che tutte le voci del rendiconto finanziario
siano espresse nell'unità di misura corrente
alla
data di chiusura dell'esercizio.
Dati corrispondenti
34
I dati corrispondenti del precedente esercizio, siano essi espressi in base al criterio dei costi storici o dei costi correnti,
sono rideterminati applicando un indice generale dei prezzi in modo che i valori comparativi siano presentati
nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio. Anche l'informativa riguardante gli
esercizi precedenti
è espressa
nell'unità
di misura
corrente
alla
data
di chiusura
dell'esercizio.
Al fine
di presentare
i dati comparativi in
una moneta di presentazione diversa, si applicano i paragrafi 42(b) e 43 dello IAS 21.
Bilancio
consolidato
35
Una controllante che redige il bilancio nella valuta di un'economia iperinflazionata può avere delle controllate che
a
loro volta predispongono i loro bilanci nelle valute di economie iperinflazionate. Il bilancio di ognuna di tali
controllate deve essere rideterminato applicando un indice generale dei prezzi del paese nella cui valuta viene redatto,
prima che esso sia incluso nel bilancio consolidato della controllante. Quando una controllata è estera, il
suo bilancio
rideterminato è convertito utilizzando i tassi di chiusura. I bilanci delle controllate che non presentano
il bilancio in
valute di economie iperinflazionate sono trattati secondo quanto previsto dallo IAS 21.
36
Se vengono consolidati bilanci con date di chiusura dell'esercizio differenti, tutti gli elementi, monetari e non
monetari,
devono essere rideterminati nell'unità di misura corrente alla data di chiusura del bilancio consolidato.
Scelta e utilizzo dell'indice generale dei prezzi
37
La rideterminazione dei valori del bilancio secondo quanto previsto
dal presente
Principio richiede l'utilizzo di un indice
generale dei prezzi che rifletta le variazioni del
potere
generale
di
acquisto.
È preferibile
che
tutte
le entità
che
presentano il bilancio nella valuta della stessa economia utilizzino lo stesso indice.
ECONOMIE CHE CESSANO DI ESSERE IPERINFLAZIONATE
38
Quando un'economia cessa di essere iperinflazionata e l'entità non prepara e non presenta pil bilancio secondo
quanto previsto dal presente Principio,
essa deve trattare
i valori
espressi
nell'unità
di misura
corrente
al termine
del
precedente esercizio come base per i valori contabili nel suo bilancio successivo.
INFORMAZIONI INTEGRATIVE
39
Devono essere fornite le seguenti informazioni:
a)
il fatto che il bilancio e i dati corrispondenti degli esercizi precedenti siano stati rideterminati per tener
conto
delle variazioni del potere generale di acquisto della valuta funzionale e, di conseguenza, essi
siano
esposti nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio;
b)
se il bilancio è redatto in base al criterio dei costi storici o a quello dei costi correnti; e
c)
l'identificazione dell'indice dei prezzi e il suo livello alla data di chiusura dell'esercizio e le variazioni
dell'indice durante l'esercizio corrente e il precedente.
40
Le informazioni integrative richieste dal presente Principio sono necessarie per chiarire il
criterio
utilizzato
per trattare
gli effetti dell'inflazione nel bilancio. Esse hanno anche lo scopo di fornire altre informazioni necessarie per
comprendere
quel criterio e i valori risultanti.
DATA DI ENTRATA IN VIGORE
41
Il presente Principio entra in vigore per i bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1
o
gennaio 1990 o in data
successiva.
SISTEMA IAS-IFRS
[indice generale]
SISTEMA I.B.I
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