rideterminazione del valore secondo quanto
previsto
dallo
IAS 29, per esempio
adottando
come valuta
funzionale una
valuta differente dalla valuta funzionale determinata secondo quanto previsto dal presente Principio (come la
valuta
funzionale della controllante).
Investimento netto in una gestione estera
15
L'entità può avere un elemento monetario da incassare o da pagare nei confronti di una gestione estera. Un elemento
per il quale il regolamento non è pianificato né è probabile che si verifichi nel prevedibile futuro è, nella
sostanza, una
parte dell'investimento netto dell'entità in tale gestione estera, ed è contabilizzato secondo quanto
previsto dai paragrafi
32 e 33. Tali elementi monetari possono includere crediti o finanziamenti a lungo termine.
Questi elementi
escludono i crediti o debiti commerciali.
15A L'entità che ha un elemento monetario da incassare o da pagare nei confronti di una gestione
estera
come descritto
al paragrafo 15 può essere una controllata qualsiasi del gruppo. Per esempio, un'entità ha due con- trollate, A e B. La
controllata B è una gestione estera. La controllata A concede un finanziamento alla controllata
B. Il credito per finanziamento della controllata A nei confronti della controllata B è una parte dell'investimento netto
dell'entità nella controllata B se il regolamento di tale prestito non è pianificato né è probabile che si verifichi nel
prevedibile futuro. Quanto detto sarebbe valido anche se la controllata A fosse essa stessa una
gestione estera.
Elementi monetari
16
La caratteristica essenziale di un elemento monetario è un diritto a ricevere (o un'obbligazione a consegnare) un
numero
fisso o determinabile di unità di valuta. Alcuni esempi sono: pensioni e altri benefici per i dipendenti da pagarsi in
contanti; obbligazioni da regolare in contanti; passività dei leasing; inoltre, dividendi da regolare per cassa rilevati
come passività. Similmente, un contratto per ricevere (o consegnare) un numero variabile di strumenti
rappresentativi di capitale dell'entità o un ammontare variabile di attività in cui il fair value (valore equo) da ricevere
(o consegnare) è pari a un numero fisso o determinabile di unità di valuta, è un elemento
monetario. Viceversa, la
caratteristica essenziale di un elemento non monetario è l'assenza di un diritto a ricevere
(o un'obbligazione a
consegnare) un numero fisso o determinabile di unità di valuta. Alcuni esempi sono: anticipi
per acquisto di beni e
servizi; avviamento; attività immateriali; rimanenze; immobili, impianti e macchinari; attività
consistenti nel diritto di
utilizzo; e obbligazioni che devono essere regolate con la consegna di un'attività non
monetaria.
SINTESI DELL'APPROCCIO PREVISTO DAL PRESENTE PRINCIPIO
17
Nella preparazione del bilancio, ogni entità — sia essa un'entità a sé stante, un'entità con gestioni estere (quale una
controllante) o una gestione estera (quale una controllata
o filiale) — determina la sua valuta funzionale secondo quanto
previsto dai paragrafi da 9 a 14. L'entità converte gli elementi in valuta estera nella sua valuta funzionale e
presenta gli
effetti di tale conversione secondo quanto previsto dai paragrafi da 20 a 37 e 50.
18
Diverse entità che redigono il bilancio includono un numero di entità individuali (per esempio un gruppo è composto
da una controllante e una o più controllate). Diversi tipi di entità, facenti parte di un gruppo o meno, possono avere
investimenti in collegate o accordi a controllo congiunto. Queste entità possono anche avere filiali.
È necessario che
la situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato economico di ciascuna singola entità inclusa nell'entità che redige il
bilancio siano convertiti nella valuta in cui l'entità che redige il bilancio presenta il bilancio. Il presente Principio permette
che la moneta di presentazione dell'entità che redige il bilancio sia qualsiasi valuta (o valute). La situazione patrimoniale-
finanziaria e il risultato economico di qualsiasi singola
entità
all'interno
del-
l'entità che redige il bilancio, la cui valuta
funzionale differisce dalla moneta di presentazione, sono convertiti
secondo quanto previsto dai paragrafi da 38
a 50.
19
Il presente Principio
permette
di presentare
il bilancio
in qualsiasi
valuta (o valute) all'entità
a sé stante che prepara il
bilancio o all'entità che prepara il bilancio separato secondo quanto previsto dallo IAS 27
Bilancio separato
. Se la moneta di
presentazione dell'entità differisce dalla valuta funzionale, la sua situazione patrimoniale-finanziaria ed il
risultato
economico sono a loro volta convertiti nella moneta di presentazione secondo quanto previsto dai
paragrafi da 38
a 50.