direttamente, al fair value (valore equo) dei beni o servizi ricevuti, salvo che non sia possibile stimare il
fair value (valore equo) attendibilmente. Qualora l'entità non fosse in grado di misurare
attendibilmente
il fair
value
(valore
equo)
dei
beni
o servizi
ricevuti,
essa
deve
stimarne
indirettamente
il valore, e il
corrispondente incremento di valore del patrimonio netto, facendo riferimento
(
34
)
al fair
value (valore
equo) degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati.
11
Per applicare le disposizioni del paragrafo 10 alle operazioni con
dipendenti e altri fornitori di servizi similari
(
35
), l'entità
deve stimare il fair value (valore equo) dei servizi ricevuti facendo riferimento al fair value (valore equo)
degli
strumenti rappresentativi di capitale assegnati, poiché è normalmente impossibile stimare in maniera attendibile
il fair value (valore equo) dei servizi ricevuti, come spiegato al paragrafo 12. Il fair value (valore equo) di tali
strumenti rappresentativi di capitale deve essere calcolato alla
data di assegnazione
.
(1)
Il titolo dello IAS 32 è stato modificato nel 2005.
(2)
Il presente IFRS utilizza l'espressione
"
facendo riferimento a
"
piuttosto che
"
a
"
, in quanto l'operazione, in ultima analisi, viene
valutata moltiplicando
il fair value (valore equo) degli strumenti
rappresentativi
di capitale
assegnati,
calcolato
alla data specificata nel
paragrafo 11 o nel paragrafo 13 (a seconda di quale sia applicabile), per il numero di strumenti rappresentativi di capitale che
maturano,
come spiegato nel paragrafo 19.
(3)
Nel prosieguo del presente IFRS, ogni riferimento ai dipendenti riguarda anche terzi che forniscono servizi similari.
12
Le azioni, le opzioni su azioni e gli altri strumenti rappresentativi di capitale sono di solito assegnati ai dipendenti
come parte del loro pacchetto retributivo, in aggiunta
allo stipendio e ad altre gratifiche.
Di solito
non è possibile
valutare
direttamente
i servizi ricevuti a fronte di specifiche
componenti
del pacchetto
retributivo
del dipendente.
Può anche non essere possibile valutare il fair value (valore equo) del pacchetto retributivo
complessivo
indipendentemente, senza valutare direttamente il fair value (valore equo) degli strumenti rappre
sentativi di capitale
assegnati. Inoltre, le azioni o le opzioni su azioni sono talvolta assegnate come parte di un piano di incentivazione,
piuttosto che come base retributiva; per esempio, come incentivo ai dipendenti a rimanere in servizio presso
l'entità oppure come riconoscimento per aver contribuito al miglioramento dei risultati dell'entità. Attraverso
l'assegnazione di azioni o di opzioni su azioni, in aggiunta ad altre forme
retributive, l'entità eroga remunerazioni
aggiuntive per ottenere benefici aggiuntivi. La stima del fair value (valore equo) di tali benefici aggiuntivi è
verosimilmente
difficile. Data la difficoltà di valutare direttamente il fair value (valore equo) dei servizi ricevuti, l'entità
deve misurare il fair value (valore equo) dei servizi resi dai dipendenti
facendo riferimento al fair value (valore
equo) degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati.
13
Per applicare le disposizioni di cui al paragrafo 10 alle operazioni con terzi non dipendenti, deve esservi una
presunzione relativa che il fair value (valore equo) dei beni o servizi ricevuti possa essere stimato attendibilmente.
Tale
fair value (valore equo) deve essere valutato alla data in cui l'entità ottiene i beni o la controparte presta il servizio.
Nelle rare circostanze in cui tale presunzione non sussiste, in quanto non è in grado di valutare attendibilmente il
fair value (valore equo) dei beni o servizi ricevuti,
l'entità deve misurare
indirettamente
i beni o servizi ricevuti,
e il corrispondente incremento di patrimonio netto, facendo riferimento al fair value
(valore equo) degli strumenti
rappresentativi di capitale assegnati, valutati alla data in cui l'entità ottiene i beni o
la controparte presta i
servizi.
13A In particolare, se l'eventuale
corrispettivo
identificabile
ricevuto
dall'entità
risulta
inferiore
al
fair
value
(valore equo)
degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati o della passività
sostenuta,
in genere tale circostanza indica che
l'entità
ha ricevuto
(o riceverà)
un altro corrispettivo
(ossia beni o servizi
non identificabili).
L'entità deve valutare
i beni o servizi identificabili ricevuti in conformità con il presente IFRS. L'entità deve valutare i beni
o servizi non
identificabili ricevuti (o che saranno ricevuti) come la differenza tra il fair value (valore equo) del
pagamento basato
su azioni
e il fair value (valore
equo) di qualsiasi
bene o servizio
identificabile
ricevuto
(o che sarà ricevuto). L'entità
deve valutare i beni o servizi non identificabili ricevuti alla data di assegnazione. Tuttavia,
in caso di operazioni
regolate per cassa, la passività deve essere rideterminata alla data di chiusura di ciascun
esercizio finché non è
regolata in conformità ai paragrafi 30–33.
Operazioni in cui si ricevono dei servizi
14
Se gli strumenti rappresentativi di capitale assegnati
maturano
immediatamente, la controparte non deve
com
pletare
uno specifico periodo di prestazione di servizi prima di acquisire la titolarità incondizionata di quegli
strumenti
rappresentativi
di capitale. In assenza di evidenza
contraria,
l'entità deve presumere
che i servizi resi dalla controparte,
come corrispettivo degli strumenti rappresentativi
di
capitale,
siano
stati
ricevuti.
In
tal
caso,
alla data di
assegnazione l'entità deve considerare i servizi come totalmente ricevuti, con il corrispondente
incremento del
patrimonio netto.
15
Se gli strumenti rappresentativi di capitale maturano solo al termine di un determinato periodo di permanenza in
servizio, l'entità deve presumere che i servizi ancora da ricevere dalla controparte come corrispettivo di tali