INTERNATIONAL FINANCIAL REPORTING STANDARD 2
Pagamenti basati su azioni
OBIETTIVO
1
Il presente IFRS ha l'obiettivo di definire la rendicontazione contabile dell'entità che effettui una
operazione con
pagamento basato su azioni
. In particolare, esso dispone che l'entità iscriva nell'utile (perdita) d'esercizio e nella
situazione patrimoniale-finanziaria gli effetti di operazioni
con pagamento
basato
su azioni,
inclusi
i costi relativi
alle
operazioni in cui vengono assegnate ai dipendenti delle opzioni su azioni.
AMBITO DI APPLICAZIONE
2
L'entità deve applicare il presente IFRS nella contabilizzazione di tutte le operazioni con pagamento basato su
azioni, a prescindere dalla sua capacità di identificare specificamente tutti i beni o servizi ricevuti, o parte di essi,
incluse:
a)
operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale,
b)
operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa, e
c)
operazioni in cui l'entità riceve o acquisisce beni o servizi e i termini dell'accordo prevedono che l'entità, o il
fornitore di tali beni o servizi, possa scegliere tra il regolamento per cassa da parte dell'entità (o con altre
attività) o l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale,
ad eccezione di quanto osservato nei paragrafi 3A6. In assenza di beni o servizi identificabili specificamente, vi
sono altre circostanze che possono indicare che i beni o i servizi sono stati (o saranno) ricevuti, nel qual caso si
applica il presente IFRS.
3
[Eliminato]
3A
Un'operazione
con pagamento
basato su azioni può essere regolata da altra entità del gruppo (o da un azionista
di una qualsiasi entità del gruppo) per conto dell'entità che riceve o acquisisce i beni o servizi. Il paragrafo 2 si
applica anche all'entità che
a)
riceve beni o servizi quando un'altra entità dello stesso gruppo (o un azionista di una qualsiasi enti del
gruppo) ha l'obbligazione di regolare l'operazione con pagamento basato su azioni, o
b)
ha un'obbligazione di regolare un'operazione con pagamento basato su azioni quando un'altra entità dello
stesso gruppo riceve i beni o servizi
a meno che l'operazione non sia palesemente effettuata per fini diversi dal pagamento per beni o servizi forniti
all'entità che li riceve.
4
Ai fini del presente IFRS, una operazione con un dipendente (o con un terzo) che agisce in veste di titolare di
strumenti rappresentativi di capitale dell'entità, non è una operazione con pagamento basato su azioni. Per
esempio, se una entità assegna a tutti i titolari di una particolare classe dei propri strumenti rappresentativi di
SISTEMA IAS-IFRS
[indice generale]
SISTEMA I.B.I
-INTERMEDIARI
- BILANCI
- IMPRESE & CONTROLLO
capitale, il diritto di acquisire ulteriori strumenti rappresentativi
di capitale ad un prezzo inferiore
al fair value
(valore
equo) di quegli strumenti finanziari, e un dipendente riceve tali diritti in qualità di titolare di strumenti
rappresentativi di capitale di quella particolare classe, l'assegnazione o l'esercizio del diritto non è soggetto alle
disposizioni del presente IFRS.
5
Come evidenziato al paragrafo 2, il presente IFRS si applica alle operazioni con pagamento
basato su azioni in cui
una entità acquisisce o riceve dei beni o servizi. I beni comprendono rimanenze, materiali di consumo, immobili,
impianti e macchinari, attività immateriali e altre attività non finanziarie. Tuttavia, l'entinon deve
applicare il
presente IFRS alle operazioni in cui l'entità acquisisce beni facenti parte delle attività nette acquisite in un'aggregazione
aziendale come definita dall'IFRS 3
Aggregazioni aziendali
(rivisto nella sostanza nel 2008), in un'aggregazione di entità
o attività
aziendali
sotto
comune
controllo
come
descritta
nei paragrafi
B1B4 dell'IFRS
3, ovvero nel conferimento
di un'attività aziendale all'atto della costituzione di una joint venture come definita dallo IFRS 11
Accordi a
controllo congiunto
. Per cui, gli strumenti rappresentativi di capitale emessi in una
aggregazione aziendale in
cambio del controllo dell'acquisito
non rientrano
nell'ambito
applicativo
del presente IFRS. Tuttavia, gli strumenti
rappresentativi di capitale assegnati ai dipendenti dell'acquisito nella loro qualifica di
dipendenti (per esempio, come
gratifica per la continuità di servizio) rientrano nell'ambito applicativo del
presente IFRS. Analogamente, l'annullamento, la sostituzione o qualsiasi altra modifica ad
accordi
di pagamento basato
su azioni
originata da una aggregazione aziendale o
da
altra
ristrutturazione
del
capitale,
deve
essere rilevata in
conformità
al presente
IFRS.
L'IFRS
3 fornisce
indicazioni
per stabilire
se gli strumenti
rappresentativi
di capitale
emessi in una aggregazione aziendale sono parte del corrispettivo trasferito in cambio del controllo
dell'acquisita
(e pertanto rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3) oppure se sono una gratifica per la continuità di servizio
da rilevare nell'esercizio successivo all'aggregazione (e pertanto rientrano nell'ambito di
applicazione del presente
IFRS).
6
Il presente IFRS non si applica alle operazioni con pagamento basato su azioni in cui l'entità riceve o acquisisce
beni o servizi ai sensi di un contratto rientrante nell'ambito di applicazione dei paragrafi 8-10 dello IAS 32
Strumenti finanziari
:
esposizione nel bilancio
(rivisto nella sostanza nel 2003) (
33
) oppure dei paragrafi 2.4-2.7
dell'IFRS
9 Strumenti finanziari.
6A Il presente IFRS utilizza il termine
"
fair value
"
(
"
valore equo
"
) in un modo per alcuni
aspetti
diverso
dalla
definizione
del fair value riportata nell'IFRS 13
Valutazione del fair value
. Pertanto, nell'applicare l'IFRS 2, l'entità
valuta il fair
value, secondo quanto disposto da questo IFRS e non dall'IFRS 13.
RILEVAZIONE
7
Una entità deve rilevare i beni o servizi ricevuti o acquisiti in una operazione con pagamento basato su
azioni alla data in cui ottiene i beni o riceve i servizi. L'entità deve rilevare un corrispondente incre
mento
del patrimonio netto se i beni o servizi sono stati ricevuti in base a una operazione con
pagamento
basato
su
azioni
regolata
con
strumenti
rappresentativi
di
capitale,
oppure
una
passività
se
i beni o
servizi sono stati acquisiti in base a una operazione con pagamento basato su azioni regolata per
cassa.
8
Se i beni o servizi ricevuti o acquisiti con un'operazione con pagamento basato su azioni non hanno i
requisiti per essere rilevati come attività, essi debbono essere rilevati come costi.
9
Di solito, un costo deriva dal consumo di beni o servizi. Per esempio, di norma i servizi vengono consumati
immediatamente; in tal caso viene rilevato un costo nel momento in cui la controparte rende il servizio. I beni
possono essere consumati lungo un periodo di tempo, oppure, nel caso di rimanenze, venduti in data successiva;
in tal caso viene rilevato un costo nel momento in cui i beni sono consumati o venduti. Tuttavia, talvolta è
necessario rilevare un costo prima che i beni o servizi siano stati consumati o venduti, non avendo i requisiti per
essere rilevati come attività. Per esempio,
una entità potrebbe
acquisire
dei beni nell'ambito
della fase di ricerca di
un
progetto per lo sviluppo di un nuovo prodotto. Sebbene tali beni non siano stati consumati, potrebbero non
avere
i requisiti previsti dall'IFRS applicabile per essere rilevati come attività.
OPERAZIONI CON PAGAMENTO BASATO SU AZIONI REGOLATE CON STRUMENTI RAPPRESENTATIVI DI CAPITALE
Introduzione
10
Nel caso di operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale,
l'enti deve valutare i beni o servizi ricevuti e l'incremento corrispondente del patrimonio netto,
direttamente, al fair value (valore equo) dei beni o servizi ricevuti, salvo che non sia possibile stimare il
fair value (valore equo) attendibilmente. Qualora l'entità non fosse in grado di misurare
attendibilmente
il fair
value
(valore
equo)
dei
beni
o servizi
ricevuti,
essa
deve
stimarne
indirettamente
il valore, e il
corrispondente incremento di valore del patrimonio netto, facendo riferimento
(
34
)
al fair
value (valore
equo) degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati.
11
Per applicare le disposizioni del paragrafo 10 alle operazioni con
dipendenti e altri fornitori di servizi similari
(
35
), l'entità
deve stimare il fair value (valore equo) dei servizi ricevuti facendo riferimento al fair value (valore equo)
degli
strumenti rappresentativi di capitale assegnati, poiché è normalmente impossibile stimare in maniera attendibile
il fair value (valore equo) dei servizi ricevuti, come spiegato al paragrafo 12. Il fair value (valore equo) di tali
strumenti rappresentativi di capitale deve essere calcolato alla
data di assegnazione
.
(1)
Il titolo dello IAS 32 è stato modificato nel 2005.
(2)
Il presente IFRS utilizza l'espressione
"
facendo riferimento a
"
piuttosto che
"
a
"
, in quanto l'operazione, in ultima analisi, viene
valutata moltiplicando
il fair value (valore equo) degli strumenti
rappresentativi
di capitale
assegnati,
calcolato
alla data specificata nel
paragrafo 11 o nel paragrafo 13 (a seconda di quale sia applicabile), per il numero di strumenti rappresentativi di capitale che
maturano,
come spiegato nel paragrafo 19.
(3)
Nel prosieguo del presente IFRS, ogni riferimento ai dipendenti riguarda anche terzi che forniscono servizi similari.
12
Le azioni, le opzioni su azioni e gli altri strumenti rappresentativi di capitale sono di solito assegnati ai dipendenti
come parte del loro pacchetto retributivo, in aggiunta
allo stipendio e ad altre gratifiche.
Di solito
non è possibile
valutare
direttamente
i servizi ricevuti a fronte di specifiche
componenti
del pacchetto
retributivo
del dipendente.
Può anche non essere possibile valutare il fair value (valore equo) del pacchetto retributivo
complessivo
indipendentemente, senza valutare direttamente il fair value (valore equo) degli strumenti rappre
sentativi di capitale
assegnati. Inoltre, le azioni o le opzioni su azioni sono talvolta assegnate come parte di un piano di incentivazione,
piuttosto che come base retributiva; per esempio, come incentivo ai dipendenti a rimanere in servizio presso
l'entità oppure come riconoscimento per aver contribuito al miglioramento dei risultati dell'entità. Attraverso
l'assegnazione di azioni o di opzioni su azioni, in aggiunta ad altre forme
retributive, l'entità eroga remunerazioni
aggiuntive per ottenere benefici aggiuntivi. La stima del fair value (valore equo) di tali benefici aggiuntivi è
verosimilmente
difficile. Data la difficoltà di valutare direttamente il fair value (valore equo) dei servizi ricevuti, l'entità
deve misurare il fair value (valore equo) dei servizi resi dai dipendenti
facendo riferimento al fair value (valore
equo) degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati.
13
Per applicare le disposizioni di cui al paragrafo 10 alle operazioni con terzi non dipendenti, deve esservi una
presunzione relativa che il fair value (valore equo) dei beni o servizi ricevuti possa essere stimato attendibilmente.
Tale
fair value (valore equo) deve essere valutato alla data in cui l'entità ottiene i beni o la controparte presta il servizio.
Nelle rare circostanze in cui tale presunzione non sussiste, in quanto non è in grado di valutare attendibilmente il
fair value (valore equo) dei beni o servizi ricevuti,
l'entità deve misurare
indirettamente
i beni o servizi ricevuti,
e il corrispondente incremento di patrimonio netto, facendo riferimento al fair value
(valore equo) degli strumenti
rappresentativi di capitale assegnati, valutati alla data in cui l'entità ottiene i beni o
la controparte presta i
servizi.
13A In particolare, se l'eventuale
corrispettivo
identificabile
ricevuto
dall'entità
risulta
inferiore
al
fair
value
(valore equo)
degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati o della passività
sostenuta,
in genere tale circostanza indica che
l'entità
ha ricevuto
(o riceverà)
un altro corrispettivo
(ossia beni o servizi
non identificabili).
L'entità deve valutare
i beni o servizi identificabili ricevuti in conformità con il presente IFRS. L'entità deve valutare i beni
o servizi non
identificabili ricevuti (o che saranno ricevuti) come la differenza tra il fair value (valore equo) del
pagamento basato
su azioni
e il fair value (valore
equo) di qualsiasi
bene o servizio
identificabile
ricevuto
(o che sarà ricevuto). L'entità
deve valutare i beni o servizi non identificabili ricevuti alla data di assegnazione. Tuttavia,
in caso di operazioni
regolate per cassa, la passività deve essere rideterminata alla data di chiusura di ciascun
esercizio finché non è
regolata in conformità ai paragrafi 3033.
Operazioni in cui si ricevono dei servizi
14
Se gli strumenti rappresentativi di capitale assegnati
maturano
immediatamente, la controparte non deve
com
pletare
uno specifico periodo di prestazione di servizi prima di acquisire la titolariincondizionata di quegli
strumenti
rappresentativi
di capitale. In assenza di evidenza
contraria,
l'entità deve presumere
che i servizi resi dalla controparte,
come corrispettivo degli strumenti rappresentativi
di
capitale,
siano
stati
ricevuti.
In
tal
caso,
alla data di
assegnazione l'entità deve considerare i servizi come totalmente ricevuti, con il corrispondente
incremento del
patrimonio netto.
15
Se gli strumenti rappresentativi di capitale maturano solo al termine di un determinato periodo di permanenza in
servizio, l'entità deve presumere che i servizi ancora da ricevere dalla controparte come corrispettivo di tali
strumenti rappresentativi di capitale saranno ricevuti in futuro, nel
periodo di maturazione
. L'entità deve rilevare i
servizi ancora da ricevere dalla
controparte
nel
periodo
di
maturazione,
contestualmente
alla
loro
prestazione,
con
un corrispondente incremento del patrimonio netto. Per esempio:
a)
se un dipendente è assegnatario di opzioni su azioni a condizione che abbia completato tre anni di servizio,
l'entità deve presumere che i servizi resi dal dipendente come corrispettivo delle opzioni su azioni saranno
ricevuti in futuro, nell'arco del triennio del periodo di maturazione;
b)
se un dipendente è assegnatario di opzioni su azioni soggette alla
condizione di conseguimento di risultati
e alla
continuazione del rapporto di lavoro alle dipendenze dell'entifino al loro raggiungimento, e la durata del
periodo di maturazione dipende da quando tali risultati sono conseguiti, l'entità deve presumere che i servizi
ancora
da ricevere dal dipendente come corrispettivo delle opzioni su azioni saranno ricevuti in futuro,
nell'arco del
periodo di maturazione atteso.
L'entità
deve stimare
la durata
del periodo
di maturazione
atteso
alla data di
assegnazione, in base all'esito più probabile della condizione di conseguimento di risultati. Se la condizione di
conseguimento di risultati è una
condizione di mercato
, la stima della durata del periodo di maturazione atteso
deve essere compatibile con le ipotesi formulate ai fini della stima del fair value (valore
equo) delle opzioni
assegnate, e non deve essere rivista successivamente. Se la condizione di conseguimento di
risultati non è una
condizione di mercato, l'entità deve rivedere la propria stima della durata del periodo di maturazione, se
necessario, nel caso in cui informazioni successive indicano che la durata del periodo di
maturazione
differisce dalle stime effettuate in precedenza.
Operazioni misurate con riferimento al fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di
capitale assegnati
Determinazione del fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati
16
Nel caso di operazioni valutate facendo riferimento al fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di capitale
assegnati, una entità deve valutare il fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di capitale
assegnati alla
data di valutazione
, in base ai prezzi di mercato, se disponibili, tenendo conto dei termini e delle condizioni in base
ai quali tali strumenti sono stati assegnati (secondo le disposizioni di cui ai paragrafi da 19 a
22).
17
Se i prezzi di mercato non sono disponibili, l'entità deve stimare il fair value (valore equo) degli strumenti
rappresentativi di capitale assegnati
con una metodologia
valutativa
per stimare
quale
sarebbe
stato il prezzo
di tali
strumenti rappresentativi di capitale, alla data di valutazione, in una libera transazione fra parti consapevoli e
disponibili. La metodologia adottata deve essere compatibile con le metodologie generalmente accettate per la
misurazione degli strumenti finanziari, e deve incorporare tutti i fattori e le ipotesi che operatori di mercato
consapevoli e disponibili considererebbero nella determinazione del prezzo (secondo le disposizioni di cui ai
paragrafi da 19 a 22).
18
L'Appendice B contiene una ulteriore guida sulla misurazione del fair value (valore equo) delle azioni e delle
opzioni su azioni, focalizzandosi sugli specifici termini e condizioni che comunemente caratterizzano
un'asse
gnazione di azioni o di opzioni su azioni a dipendenti.
Trattamento contabile delle condizioni di maturazione
19
L'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale può essere subordinata al verificarsi di determinate
condizioni di maturazione. Per esempio, l'assegnazione
di azioni o di opzioni su azioni a un dipendente è di solito
subordinata alla permanenza alle dipendenze dell'entità per un determinato periodo. Possono esservi condizioni
di conseguimento di risultati che debbono essere soddisfatte: ad esempio, il raggiungimento di una
determinata
crescita dei profitti
dell'entità
oppure
un determinato
incremento
del prezzo
delle
azioni
dell'entità.
Le condizioni
di maturazione, ad eccezione delle condizioni di mercato, non devono essere considerate nella stima del fair value
(valore equo) delle azioni o delle opzioni su azioni alla data di valutazione. Le condizioni di
maturazione,
ad
eccezione
delle
condizioni
di mercato,
devono
essere
invece
considerate
rettificando
il numero di strumenti
rappresentativi di capitale inclusi nella valutazione dell'importo dell'operazione, così che, alla fine,
l'importo rilevato
in bilancio per i beni o servizi ricevuti come corrispettivo per gli strumenti rappresentativi di
capitale assegnati sia
basato sul
numero
di
strumenti
rappresentativi
di capitale
che
alla
fine
matureranno.
Per cui, complessivamente,
non è rilevato alcun importo per beni o servizi ricevuti se gli strumenti rappresentativi di capitale assegnati non
maturano per il mancato conseguimento di una
condizione di maturazione
che non sia una
condizione di mercato, per
esempio, se la controparte non completa un determinato periodo di servizio oppure se non viene soddisfatta la
condizione del conseguimento di risultati, fatte salve le disposizioni del paragrafo 21.
20
Per applicare le disposizioni di cui al paragrafo 19, l'entità deve rilevare un importo relativo ai beni o servizi
ricevuti nel periodo di maturazione in base alla migliore stima disponibile del numero di strumenti rappresentativi
di capitale che ci si attende matureranno e deve rivedere tale stima, se necessario, nel caso in cui
informazioni
successive indicano che il numero atteso di strumenti rappresentativi di capitale che matureranno differisce dalle stime
effettuate in precedenza.
Alla data di maturazione,
l'entità
deve rivedere
la stima per rilevare un importo pari al
numero di strumenti rappresentativi
di capitale
effettivamente
maturati,
secondo
le disposi-
zioni di cui al
paragrafo 21.
21
Le condizioni di mercato, come il prezzo obiettivo di una azione al quale è condizionata la maturazione (o
l'esercizio), devono essere considerate nella stima del fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di capitale
assegnati.
Per cui, ai fini dell'assegnazione
di strumenti
rappresentativi
di capitale
subordinati
a condi
zioni di
mercato, l'entità deve rilevare i beni o servizi ricevuti da una controparte che soddisfa tutte le altre condizioni di
maturazione (per esempio, i servizi ricevuti da un dipendente che rimane in servizio per il periodo specificato
nell'assegnazione), indipendentemente dal conseguimento di tale condizione di mercato.
Trattamento contabile delle condizioni di non maturazione
21A Analogamente, una entità deve considerare tutte le condizioni di non maturazione nell'effettuare la stima del fair
value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati. Per cui, ai fini dell'assegnazione di
strumenti rappresentativi di capitale con condizioni di non maturazione, l'entità deve rilevare i beni o servizi
ricevuti da una controparte che soddisfa tutte le condizioni di maturazione che non riguardano condizioni di
mercato (per esempio, i servizi ricevuti da un dipendente che rimane in servizio per il periodo di servizio
specificato), indipendentemente dal conseguimento di tali condizioni di non maturazione.
Trattamento contabile di un elemento di ricarico
22
Per le opzioni
con un
elemento
di ricarico
, tale elemento
non deve essere considerato
nella stima del fair value (valore
equo) delle opzioni assegnate alla data di valutazione.
L'opzione di ricarico
deve invece essere rilevata come
una nuova
assegnazione di opzioni, se e quando l'opzione di ricarico viene assegnata in un momento successivo.
Dopo la data di maturazione
23
Dopo aver rilevato i beni o servizi ricevuti e l'incremento di patrimonio netto corrispondente, in conformità alle
disposizioni di cui ai paragrafi da 10 a 22, l'entità non deve apportare rettifiche al patrimonio netto complessivo
dopo la data di maturazione. Per esempio, l'entità non deve stornare successivamente l'importo rilevato per i
servizi ricevuti da un dipendente se gli strumenti rappresentativi di capitale maturati sono successivamente
annullati oppure se, nel caso di opzioni su azioni, non vengono esercitate le opzioni. Tuttavia questa disposi- zione
non preclude che l'entità rilevi un trasferimento all'interno del patrimonio netto, ad esempio un trasferi
mento da
una componente del patrimonio netto ad un'altra.
Casi in cui
il
fair
value
(valore
equo)
degli
strumenti
rappresentativi
di
capitale
non
può
essere
stimato
attendibilmente
24
Le disposizioni di cui ai paragrafi da 16 a 23 si applicano quando l'entità deve misurare una operazione con
pagamento basato su azioni facendo riferimento al fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di
capitale assegnati. In rare circostanze, l'entità può non essere in grado di stimare in maniera attendibile il fair value
(valore equo) degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di valutazione, secondo le
disposizioni
di cui ai paragrafi da 16 a 22. Solo in tali rare circostanze, l'entità deve invece:
a)
misurare gli strumenti rappresentativi di capitale in base al loro
valore intrinseco
, inizialmente alla data in cui
l'entità
ottiene i beni o la controparte presta il servizio, e successivamente a ciascuna data di chiusura del bilancio e
alla data di regolamento finale, con tutte le variazioni del valore intrinseco rilevate nell'utile (perdita)
d'esercizio. Nel caso di assegnazione
di opzioni su azioni, l'accordo
di pagamento
basato su azioni è
definitivamente regolato al momento dell'esercizio dell'opzione, dell'annullamento (ad esempio, con la
cessazione del rapporto di lavoro) o della scadenza (ad esempio, al termine della vita dell'opzione);
b)
rilevare i beni o servizi ricevuti in base al numero di strumenti rappresentativi di capitale definitivamente
maturati o (se applicabile) definitivamente esercitati. Per applicare tale disposizione alle opzioni su azioni, per
esempio, l'entità deve rilevare gli eventuali beni o servizi ricevuti durante il periodo di maturazione, in
conformità alle disposizioni di cui ai paragrafi 14 e 15, tranne che per le disposizioni di cui al paragrafo
15, lettera b), relative alla condizione di mercato, che non si applicano. L'importo rilevato per i beni o servizi
ricevuti durante il periodo di maturazione deve essere calcolato in base al numero atteso di opzioni su azioni
che ci si attende matureranno. L'entideve rivedere tale stima, se necessario, nel caso in cui informazioni
successive indicano che il numero di opzioni su azioni che ci si attende matureranno differisce dalle stime
effettuate in precedenza. Alla data di maturazione l'entità deve rivedere la stima per eguagliarla al numero di
strumenti rappresentativi di capitale definitivamente maturati. Dopo la data di maturazione, l'entità deve
stornare l'importo rilevato per i beni o servizi ricevuti se le opzioni su azioni vengono successivamente
annullate oppure si estinguono al termine della vita utile dell'opzione su azioni.
25
Se una entità applica le disposizioni di cui al paragrafo 24, non è necessario applicare i paragrafi da 26 a 29, in
quanto qualsiasi modifica dei termini e delle condizioni in base ai quali erano stati assegnati gli strumenti
rappresentativi di capitale sarà considerata
nell'applicazione
del metodo del valore intrinseco
illustrato
al para- grafo
24. Tuttavia, se una entità regola una assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale cui siano state
applicate le
disposizioni di cui al paragrafo 24, si dispone quanto segue:
a)
l'entità deve contabilizzare il regolamento come una maturazione anticipata se l'estinzione avviene durante il
periodo di maturazione e pertanto deve rilevare immediatamente l'importo che altrimenti sarebbe stato
rilevato per i servizi ricevuti nell'arco del periodo residuo di maturazione;
b)
ogni pagamento effettuato al momento del regolamento deve essere contabilizzato come un riacquisto di
strumenti rappresentativi di capitale, cioè come una riduzione del patrimonio netto, tranne che il pagamento
ecceda
il valore intrinseco degli strumenti rappresentativi di capitale, misurato alla data di riacquisto. Ogni
eccedenza
del genere deve essere rilevata come costo.
Modifiche dei termini e delle condizioni in base ai quali gli strumenti rappresentativi di capitale erano
stati assegnati, inclusi annullamenti e regolamenti
26
Una entità potrebbe modificare i termini e le condizioni in base ai quali erano stati assegnati degli strumenti
rappresentativi di capitale. Per esempio, potrebbe ridurre il prezzo di esercizio delle opzioni assegnate ai
dipendenti
(ossia rideterminare
il prezzo delle opzioni),
aumentandone
di conseguenza
il fair value (valore equo).
Le
disposizioni di cui ai paragrafi da 27 a 29 per contabilizzare gli effetti delle modifiche sono espresse nel
contesto
di operazioni con pagamento basato su azioni con dipendenti. Tuttavia, tali disposizioni debbono essere
anche applicate
alle operazioni con pagamento basato su azioni con terzi non dipendenti, che sono misurate
facendo riferimento al
fair value (valore equo) degli strumenti
rappresentativi
di
capitale
assegnati.
In
questo
ultimo caso, tutti i riferimenti
alla data di assegnazione riportati nei paragrafi da 27 a 29 devono essere invece
riferiti alla data in cui l'entità
ottiene i beni o la controparte presta il servizio.
27
L'entità deve rilevare, come minimo, i servizi ricevuti misurati al fair value (valore equo) degli strumenti rap-
presentativi
di capitale
assegnati
alla data di assegnazione,
a meno
che tali strumenti
rappresentativi
di capitale
non
maturino per il mancato rispetto di una delle condizioni di maturazione (ad eccezione di una condizione di
mercato) specificate alla data di assegnazione. Tale disposizione si applica a prescindere da qualsiasi modifica ai
termini
e alle condizioni in base ai quali sono stati assegnati gli strumenti rappresentativi di capitale, o da una
eventuale
cancellazione
o regolamento dell'assegnazione
di strumenti rappresentativi
di capitale. Inoltre, l'entità deve rilevare
gli effetti delle modifiche che incrementano il fair value (valore equo) complessivo degli accordi di
pagamento basato
su azioni o che comunque comportano benefici al dipendente. L'appendice B comprende una
guida
all'applicazione di tale disposizione.
28
Se una assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale è annullata o regolata durante il periodo di
maturazione (eccetto che non si tratti di una assegnazione revocata per annullamento quando non vengono
soddi
sfatte le condizioni di maturazione):
a)
l'entità deve contabilizzare l'annullamento o il regolamento come se fosse una maturazione anticipata, e
pertanto deve iscrivere immediatamente l'importo che altrimenti sarebbe stato rilevato per i servizi ricevuti
nell'arco del periodo di maturazione residuo;
b)
ogni pagamento al dipendente, effettuato al momento dell'annullamento o del regolamento, deve essere
contabilizzato come un riacquisto di una partecipazione azionaria, ossia come una diminuzione del patri
monio
netto, tranne che l'importo liquidato ecceda il fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di
capitale
assegnati, valutato alla data di riacquisto. Ogni eccedenza del genere deve essere rilevata come un
costo.
Tuttavia, se l'accordo di pagamento basato su azioni include delle componenti di passività, l'entità deve
rideterminare il fair value (valore equo) della passività alla data di annullamento o regolamento. Qualsiasi
pagamento effettuato per estinguere la componente di
passività
deve
essere
contabilizzato
come
estinzione
della
passività;
c)
se l'entità assegna nuovi strumenti rappresentativi di capitale al dipendente e, alla data di assegnazione
di tali nuovi
strumenti, l'entità li identifica come strumenti sostitutivi di quelli annullati, l'entità deve contabilizzare
l'assegnazione degli strumenti sostitutivi allo stesso modo di una modifica dell'assegnazione originaria di
strumenti rappresentativi di capitale, in conformità al paragrafo 27 e alla guida operativa riportata all'Ap-
pendice B. Il fair value (valore equo) incrementale assegnato è dato dalla differenza tra il fair value (valore
equo)
degli strumenti rappresentativi di capitale sostitutivi e il fair value (valore equo) netto degli strumenti annullati,
misurato alla data di assegnazione degli strumenti rappresentativi di capitale sostitutivi. Il fair value
(valore equo)
netto degli strumenti rappresentativi di capitale annullati è pari al fair value (valore equo)
stimato
immediatamente prima dell'annullamento, al netto di qualsiasi pagamento
effettuato
al
dipendente all'atto
dell'annullamento degli strumenti rappresentativi di capitale, contabilizzato come riduzione del pa
trimonio netto
secondo il punto b) di cui sopra. Se l'entità non identifica i nuovi strumenti rappresentativi di
capitale assegnati
come strumenti sostitutivi di quelli annullati,
l'entità deve contabilizzare
i nuovi strumenti
come una nuova
assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale.
28A Se una entità o una controparte può scegliere se soddisfare o meno una condizione di non maturazione, l'enti
deve
trattare contabilmente il mancato conseguimento, da parte dell'entità o della controparte stessa, di quella
condizione
di non maturazione nel periodo di maturazione come annullamento.
29
Se una entità riacquista strumenti rappresentativi di capitale maturati, il pagamento effettuato al dipendente deve
essere contabilizzato come una riduzione del patrimonio netto, tranne che l'importo liquidato ecceda il fair value (valore
equo) degli strumenti rappresentativi di capitale riacquistati,
valutato
alla data di riacquisto.
Ogni ecce
denza del
genere deve essere rilevata come costo.
OPERAZIONI CON PAGAMENTO BASATO SU AZIONI REGOLATE PER CASSA
30
Per quanto riguarda le operazioni con pagamento basato su azioni regolato per cassa, l'entità deve
valutare i beni o servizi acquisiti e la passività assunta al fair value (valore equo) della passività, fatte
salve le disposizioni dei paragrafi 3133D. Fino a quando la passività non viene regolata, l'entità deve
ricalcolarne il fair value (valore equo) alla data di chiusura di ciascun
esercizio
e alla data di regolamento,
con
tutte le variazioni del fair value (valore equo) rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio.
31
Per esempio, l'entità può assegnare diritti di rivalutazione delle azioni ai dipendenti come parte del loro pacchetto
retributivo, per cui i dipendenti avranno diritto ad un futuro pagamento in contanti (piuttosto che ad uno
strumento rappresentativo di capitale) in funzione dell'aumento del prezzo delle azioni dell'entità rispetto ad un
determinato
livello su un determinato
periodo.
In alternativa,
l'entità può assegnare
ai propri
dipendenti
il diritto
di
ricevere un futuro pagamento in contanti, assegnando loro il diritto di ottenere azioni (comprese le azioni emesse
all'atto dell'esercizio delle opzioni su azioni) che sono redimibili, obbligatoriamente (per esempio al momento
della cessazione del rapporto di lavoro), o a scelta del dipendente. Questi accordi sono esempi di
operazioni
con
pagamento
basato
su azioni regolato
per cassa. I diritti di rivalutazione
delle azioni sono utilizzati
per illustrare alcune
delle disposizioni dei paragrafi 32-33D; le disposizioni contenute in tali paragrafi si
applicano tuttavia a tutte
le operazioni con pagamento basato su azioni regolato per cassa.
32
L'entità deve rilevare i servizi ricevuti, e la passività assunta a fronte di tali servizi, a mano a mano che i
dipendenti
prestano il proprio servizio. Per esempio, alcuni diritti di rivalutazione delle azioni maturano imme
diatamente, per cui
i dipendenti debbono completare un determinato periodo di servizio prima di acquisire il
diritto alla liquidazione
in contanti. In assenza di evidenza contraria, l'entità deve presumere che i servizi resi dai
dipendenti come
corrispettivo dei diritti di rivalutazione delle azioni siano stati ricevuti. Per cui, l'entità deve rilevare
immediatamente i servizi ricevuti e la relativa passività da liquidare. Se i diritti di rivalutazione delle azioni non
maturano fino a quando i dipendenti non hanno completato un determinato periodo di permanenza in servizio,
l'entità deve rilevare i servizi ricevuti, e la relativa passività da liquidare durante il periodo in cui i
dipendenti
prestano servizio.
33
La passività deve essere
valutata,
inizialmente
e alla data
di chiusura
di ciascun
esercizio
fino al suo
regolamento,
al
fair value (valore equo) dei diritti di rivalutazione delle azioni, applicando un modello per la misurazione del
prezzo dell'opzione, e considerando i termini e le condizioni in base ai quali sono stati assegnati i diritti di
rivalutazione delle azioni, e la misura in cui i dipendenti hanno prestato servizio fino a quella data - fatte salve le
disposizioni dei paragrafi 33 A33D. L'entità potrebbe modificare i termini e le condizioni in base ai quali è
assegnato un pagamento basato su azioni regolato per cassa. Ai paragrafi B44AB44C dell'appendice B figurano
orientamenti per la riclassificazione di una operazione con pagamento basato su azioni da
"
operazione con
pagamento basato su azioni regolato per cassa
"
a
"
operazione con pagamento basato su azioni regolato con
strumenti rappresentativi di capitale".
Trattamento contabile delle condizioni di maturazione e delle condizioni di non maturazione
33A Un'operazione con pagamento basato su azioni regolato per cassa p essere subordinata al verificarsi di
determinate condizioni di maturazione. Possono esservi condizioni di conseguimento di risultati che debbono
essere soddisfatte: ad esempio, il raggiungimento di una determinata crescita dei profitti dell'entità oppure un
determinato incremento del prezzo delle azioni dell'entità. Le condizioni di maturazione, ad eccezione delle
condizioni di mercato, non devono essere considerate nella stima del fair value (valore equo) del pagamento
basato su azioni regolato per cassa alla data di valutazione. Al contrario, le condizioni di maturazione, ad
eccezione
delle condizioni
di mercato,
devono essere prese in considerazione
rettificando
il numero di assegna-
zioni incluse
nella valutazione della passività derivante dall'operazione.
33B Per applicare le disposizioni del paragrafo 33A, l'entideve rilevare un importo per i beni o servizi ricevuti nel
periodo di maturazione. Tale importo deve basarsi sulle migliori stime disponibili del numero di assegnazioni che
si prevede matureranno. L'entità deve rivedere tale stima, se necessario, nel caso in cui informazioni successive
indichino che il numero di assegnazioni che si prevede matureranno differisce dalle stime effettuate in precedenza.
Alla data di maturazione, l'entità deve rivedere la stima per eguagliarla al numero di assegnazioni
definitivamente maturate.
33C Le condizioni di mercato, come il prezzo obiettivo di una azione al quale è subordinata la maturazione
(o
l'esercizio),
nonché le condizioni di non maturazione devono essere considerate nella stima del fair value (valore
equo) del
pagamento basato su azioni regolato per cassa assegnato e nella nuova valutazione del fair value
(valore equo)
alla data di chiusura di ciascun esercizio e alla data di regolamento.
33D
Per effetto dell'applicazione dei paragrafi 3033C, l'importo cumulativo rilevato in ultima analisi per i beni o
servizi
ricevuti come corrispettivo
del pagamento basato su azioni regolato per cassa è uguale al pagamento
per
cassa.
OPERAZIONI CON PAGAMENTO BASATO SU AZIONI CON CARATTERISTICA DEL REGOLAMENTO NETTO PER GLI OBBLIGHI
DI RITENUTA ALLA FONTE
33E Le leggi o i regolamenti fiscali possono imporre all'enti di trattenere un importo per l'imposta dovuta da un
dipendente in relazione a un pagamento basato su azioni e di trasferire tale importo, normalmente in contanti,
all'autorità fiscale per conto del dipendente. Per ottemperare
a tale obbligo, i termini degli accordi di pagamento basato
su azioni possono consentire o richiedere all'entità di trattenere il numero di strumenti rappresentativi di capitale pari
al valore monetario dell'imposta dovuta dal dipendente, detraendoli dal numero totale di strumenti rappresentativi di
capitale che sarebbero stati altrimenti erogati al dipendente all'atto dell'esercizio (o della
maturazione) del pagamento
basato su azioni (ossia l'accordo di pagamento basato su azioni presenta la
caratteristica del regolamento
netto).
33F
In deroga
alle disposizioni
del paragrafo
34, l'operazione
descritta
nel paragrafo
33E deve essere
classificata
nella
sua
interezza come un'operazione con pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale
qualora sarebbe stata classificata così in assenza della caratteristica del regolamento netto.
33G L'entità applica il paragrafo 29 del presente Principio per tenere conto della ritenuta di azioni volta a finanziare il
pagamento all'autorità fiscale dell'imposta dovuta dal dipendente in relazione al pagamento basato su azioni.
Pertanto il pagamento fatto deve essere contabilizzato come riduzione del patrimonio netto per le azioni
trattenute, tranne che nella misura in cui il pagamento ecceda il fair value (valore equo) alla data del regolamento
netto
degli strumenti rappresentativi di capitale trattenuti.
33H
La deroga di cui al paragrafo 33F non si applica a quanto segue:
a)
un accordo di pagamento basato su azioni con caratteristica del regolamento netto per il quale le leggi o i
regolamenti fiscali non impongono all'entità di trattenere un importo per l'imposta dovuta da un dipendente
in relazione a tale pagamento basato su azioni; o
b)
strumenti rappresentativi di capitale che l'entità trattiene eccedenti
l'imposta
dovuta
dal dipendente
in rela
zione
al pagamento basato su azioni (ossia l'entità ha trattenuto un numero di azioni per un valore monetario
superiore all'imposta dovuta dal dipendente).
Le
azioni
trattenute
in
eccesso
devono
essere
contabilizzate
come
un pagamento basato su azioni regolato per cassa quando tale importo è pagato al dipendente in
contanti (o
altre attività).
OPERAZIONI CON PAGAMENTO BASATO SU AZIONI REGOLATE CON DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALTERNATIVE
34
Nel caso di operazioni con pagamento basato su azioni i cui termini contrattuali prevedono la facoltà,
dell'entità o della controparte, di scegliere tra un regolamento per cassa (o con altre attività) e l'emissione
di strumenti rappresentativi di capitale, l'entità deve rilevare tale operazione, o le componenti di tale
operazione, come un'operazione con pagamento basato su azioni con regolamento per cassa se, e
nella
misura in cui, l'entità abbia assunto una passività da liquidare per cassa o con altre
attività,
oppure come
un'operazione con
pagamento
basato
su
azioni
regolata
con
strumenti
rappresentativi
di
capitale
se, e
nella misura in cui, l'entinon abbia assunto una tale passività.
Operazioni con pagamento basato su azioni le cui condizioni prevedono la facoltà di scelta di regola-
mento a favore della controparte
35
Se una entità ha assegnato alla controparte il diritto di scegliere se una operazione con pagamento basato su
azioni
deve essere regolata per cassa (
36
) oppure attraverso l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale,
l'entità ha
assegnato uno strumento finanziario composto, comprensivo di una componente di debito (ossia, il
diritto della
controparte a richiedere il pagamento per cassa) e di una componente di capitale (ossia il diritto della controparte a
richiedere la liquidazione in strumenti rappresentativi di capitale piuttosto che per cassa). Nelle
operazioni con terzi
non dipendenti, nelle quali il fair value (valore equo) dei beni o servizi ricevuti viene misurato in maniera diretta,
l'entità deve calcolare la componente di capitale dello strumento finanziario composto come differenza tra il fair
value (valore equo) dei beni o servizi ricevuti e il fair value (valore equo) della
componente di debito, alla data
in cui i beni o servizi sono stati ricevuti.
(4)
Nei paragrafi da 35 a 43, ogni riferimento
alla voce cassa riguarda anche le altre attività dell'entità.
36
Per tutte le altre operazioni, incluse quelle con i dipendenti, l'entità deve calcolare il fair value (valore equo) dello
strumento finanziario composto alla data di valutazione, considerando i termini e le condizioni in base ai quali
sono stati assegnati i diritti al pagamento per cassa o attraverso l'emissione di strumenti rappresentativi di
capitale.
37
Per applicare le disposizioni del paragrafo 36, l'entità deve prima calcolare il fair value (valore equo) della
componente di debito e poi calcolare il fair value
(valore
equo)
della componente
di capitale,
considerando che
la controparte deve rinunciare al diritto di ricevere un pagamento per cassa per ricevere lo strumento
rappresentativo di capitale. Il fair value (valore equo) dello strumento
finanziario
composto
è la somma
dei fair
value (valori equi) delle due componenti. Tuttavia le operazioni con pagamento basato su azioni in cui la
controparte ha la facoltà di scelta sono spesso strutturate in modo tale che il fair value (valore equo) di una
alternativa equivale al fair value (valore equo) dell'altra. Per esempio, la controparte può
scegliere
di
ricevere
opzioni
su azioni o diritti di rivalutazione delle azioni regolati per cassa. In tali casi, il fair value (valore equo) della
componente di capitale è pari a zero, per cui il fair value (valore equo) dello strumento finanziario composto è
uguale al fair value (valore equo) della componente di debito. Viceversa se i fair value (valori equi)
delle alternative
di regolamento differiscono, il fair value (valore equo) della componente di capitale è solitamente
maggiore di zero; in
tal caso il fair value (valore equo) dello strumento finanziario composto sarà maggiore del
fair value (valore
equo) della componente di debito.
38
L'entità deve contabilizzare separatamente i beni o servizi ricevuti o acquisiti rispetto a ciascuna componente
dello
strumento
finanziario
composto.
Per la componente
di debito,
l'entità
deve rilevare
i beni
o servizi
acquisiti,
e la
passività da regolare per quei beni o servizi, a mano a mano che la controparte fornisce i beni o presta il servizio,
in conformità alle disposizioni che si applicano alle operazioni con pagamento basato su azioni regolate
per cassa
(paragrafi
da 30 a 33). Per quanto riguarda
la componente
di capitale (se esiste), l'entità deve rilevare i
beni o servizi
acquisiti, e l'incremento del patrimonio netto, a mano a mano che la controparte fornisce i beni o presta il servizio,
in conformità alle disposizioni che si applicano alle operazioni con pagamento basato su azioni
regolate con
strumenti rappresentativi di capitale (paragrafi da 10 a 29).
39
Alla data di regolamento l'entità deve rimisurare la passività al suo fair value (valore equo). Se l'entità emette
strumenti rappresentativi di capitale anziché regolare l'operazione per cassa, la passività deve essere trasferita
direttamente al patrimonio netto, come corrispettivo per gli strumenti rappresentativi di capitale emessi.
40
Se l'entità regola l'operazione per cassa anziché con l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, quel
pagamento dovrà applicarsi a totale estinzione della passività. Qualsiasi componente di capitale precedentemente
rilevata rimarrà nel patrimonio netto. Scegliendo di ricevere contanti all'atto del regolamento, la controparte
rinuncia al diritto di ricevere strumenti rappresentativi di capitale. Tuttavia questa disposizione non preclude che
l'entità rilevi un trasferimento
all'interno
del patrimonio
netto,
ad esempio
un trasferimento
da una componente
del
patrimonio netto ad un'altra.
Operazioni con pagamento basato su azioni le cui condizioni prevedono la facoltà di scelta di regola-
mento a favore dell'entità
41
Nel caso di una operazione con pagamento basato su azioni in cui i termini dell'accordo prevedono la facoltà
dell'entità di scegliere se regolare l'operazione per cassa o mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di
capitale,
l'entità deve determinare se ha g assunto una obbligazione da estinguere per cassa e contabilizzare
conseguentemente l'operazione con pagamento basato su azioni. L'entità ha una obbligazione attuale da estin
guere
per cassa se la scelta di regolamento
in strumenti
rappresentativi
di capitale
non ha sostanza
commerciale (per
esempio, in quanto all'entità
è legalmente
vietata
l'emissione
di azioni),
o se l'entità
ha una prassi
consolidata
o una
politica dichiarata di regolamento per cassa, o se è solita regolare per cassa ogni volta che la controparte
richiede
il regolamento per cassa.
42
Se l'entità ha una obbligazione attuale da regolare per cassa, essa deve rilevare l'operazione in conformità con le
disposizioni che si applicano alle operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa di cui ai
paragrafi
da 30 a 33.
43
In assenza di una tale obbligazione, l'entità deve rilevare l'operazione in conformicon le disposizioni che si
applicano alle operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale di
cui
ai paragrafi da 10 a 29. All'atto del regolamento:
a)
se l'entità opta per il regolamento per cassa, il pagamento deve essere rilevato come un riacquisto di strumenti
rappresentativi
di capitale,
ossia
come
una
riduzione
del patrimonio
netto,
a eccezione
di quanto
evidenziato
al punto c) che segue;
b)
se l'enti opta per il regolamento mediante emissioni di strumenti rappresentativi di capitale, non sono
necessarie altre scritture
contabili
(tranne
che una riclassifica
tra le diverse
componenti
del patrimonio
netto,
se
necessaria), a eccezione di quanto evidenziato al punto c) che segue;
c)
se l'entità opta per l'alternativa di regolamento con il maggior fair value (valore equo), l'entità deve rilevare un
costo
aggiuntivo per il valore in eccesso dato, ossia la differenza tra il pagamento per cassa e il fair value (valore
equo) degli strumenti rappresentativi di capitale che sarebbero stati altrimenti emessi, ovvero la differenza tra
il fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di capitale emessi e l'importo per
cassa che sarebbe
stato altrimenti pagato, a seconda del caso applicabile.
OPERAZIONI CON PAGAMENTO BASATO SU AZIONI TRA ENTITÀ DI UN GRUPPO (MODIFICHE DEL 2009)
43A Nelle operazioni con pagamento basato su azioni tra entidi un gruppo, l'entità che riceve i beni o servizi deve
determinare, nel proprio bilancio
separato
o individuale,
il valore
dei beni o servizi
ricevuti
come
un'operazione
con
pagamento basato su azioni regolata con strumenti rappresentativi di capitale o per cassa valutando:
a)
la natura degli incentivi concessi, e
b)
i propri diritti e obbligazioni.
L'ammontare rilevato dall'entità che riceve i beni o servizi può differire dall'ammontare rilevato dal gruppo
consolidato o da un'altra entità del gruppo che regola l'operazione con pagamento basato su azioni.
43B L'entità che riceve i beni o servizi deve valutare i beni o servizi ricevuti come un'operazione con pagamento
basato su azioni regolata con strumenti rappresentativi di capitale quando:
a)
gli incentivi ricevuti
sono costituiti da strumenti
rappresentativi
del proprio capitale, o
b)
l'entità non ha alcuna obbligazione di regolare l'operazione con pagamento basato su azioni.
L'entità deve successivamente
rideterminare
il valore di tale operazione
con pagamento
basato su azioni regolata con
strumenti rappresentativi di capitale soltanto a seguito di variazioni delle condizioni di maturazione che non
riguardano
condizioni di mercato, in conformità ai paragrafi 1921. In tutti gli altri casi, l'entità che riceve i beni o servizi deve
valutare i beni o servizi ricevuti come un'operazione con pagamento basato su azioni regolata per
cassa.
43C L'entità che regola un'operazione con pagamento basato su azioni
nel caso
in cui
un'altra
entità
del
gruppo riceve
i beni o servizi deve rilevare l'operazione come un'operazione con pagamento basato su azioni regolata
con
strumenti rappresentativi di capitale soltanto se l'operazione è regolata con strumenti
rappresentativi
del
capitale
della stessa entità. Altrimenti, l'operazione deve essere rilevata come un'operazione con pagamento
basato su
azioni regolata per cassa.
43D Alcune operazioni di gruppo comportano accordi di rimborso che richiedono che una entità del gruppo paghi un'altra
entità del gruppo per l'erogazione dei pagamenti basati su azioni ai fornitori di beni o servizi. In tali casi, l'enti
che riceve i beni o servizi deve contabilizzare l'operazione con pagamento basato su azioni in conformità
al
paragrafo 43B indipendentemente dagli accordi di rimborso infragruppo.
INFORMAZIONI INTEGRATIVE
44
L'entità deve fornire una informativa tale da consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere la natura e la
misura degli accordi di pagamento basato su azioni in essere nell'esercizio di riferimento.
45
Per dare efficacia al principio di cui al paragrafo 44, l'enti deve fornire almeno le seguenti informazioni:
a)
una descrizione per ciascun tipo di accordo di pagamento basato su azioni che sia esistito in qualunque
momento durante il periodo di riferimento, con evidenza dei termini generali e delle condizioni di ciascun
accordo, come le condizioni di maturazione, il termine massimo delle opzioni assegnate e il metodo di
regolamento adottato (per esempio, se per cassa o in strumenti rappresentativi di capitale). Una entità con
tipologie di accordi di pagamento basato su azioni sostanzialmente similari può aggregare le informazioni, a
meno che non sia necessario riportare
le informazioni
relative
a ciascun
accordo
separatamente,
per
rispettare
il
principio di cui al paragrafo 44;
b)
il numero e i prezzi medi ponderati d'esercizio delle opzioni su azioni per ciascuno dei seguenti gruppi di
opzioni:
i)
in circolazione all'inizio dell'esercizio;
ii)
assegnate
nell'esercizio;
iii)
annullate nell'esercizio;
iv)
esercitate
nell'esercizio;
v)
scadute nell'esercizio;
vi)
in circolazione a fine esercizio; e
vii)
esercitabili a fine esercizio;
c)
per le opzioni su azioni esercitate durante l'esercizio, il prezzo medio ponderato delle azioni alla data di
esercizio. Se le opzioni sono state esercitate con regolarità durante l'esercizio, l'entità può invece indicare il
prezzo medio ponderato delle azioni durante l'esercizio;
d)
per quanto
riguarda
le opzioni
su azioni
in essere a fine esercizio,
l'intervallo
dei valori dei prezzi
d'esercizio
e
la media ponderata della residua vita contrattuale delle opzioni. Se l'intervallo dei valori dei prezzi d'esercizio
è ampio, le opzioni in circolazione devono essere suddivise in fasce che siano significative per poter valutare
la quantità e la tempistica di eventuali ulteriori emissioni di azioni e la somma che può essere incassata
all'atto
dell'esercizio di quelle opzioni.
46
Una entità deve fornire una informativa tale da consentire agli utilizzatori
del bilancio di comprendere le
modalità di valutazione del fair value (valore equo) dei beni e servizi ricevuti ovvero degli strumenti
rappresentativi di capitale assegnati, durante l'esercizio.
47
Se l'entità ha misurato il fair value (valore equo) dei beni o servizi ricevuti come corrispettivo degli strumenti
rappresentativi di capitale della entità indirettamente, facendo riferimento al fair value (valore equo) degli
strumenti rappresentativi di capitale assegnati,
in applicazione
del principio
di cui al paragrafo
46, l'entità
deve
fornire almeno le seguenti informazioni:
a)
nel caso di opzioni su azioni assegnate durante l'esercizio, il fair value (valore equo) medio ponderato di quelle
opzioni alla data di valutazione e le informazioni su come è stato misurato, incluse le seguenti:
i)
il modello utilizzato per la determinazione del prezzo delle opzioni e i dati utilizzati nel modello, inclusi il
prezzo medio ponderato delle azioni, il prezzo di esercizio, la volatilità attesa, la durata dell'opzione, i
dividendi attesi, il tasso di interesse senza rischio e qualsiasi altro dato immesso nel modello, tra cui
l'indicazione del metodo utilizzato e delle ipotesi formulate per incorporare gli effetti di un atteso
esercizio
anticipato;
ii)
la modalità di determinazione della volatilità attesa, compresa una spiegazione della misura in cui la stima
della
volatilità attesa si sia basata sulla volatilità storica; e
iii)
se e con quale modalità qualsiasi altra caratteristica dell'assegnazione di opzioni è stata incorporata nella
misurazione del fair value (valore equo), come nel caso di una condizione di mercato.
b)
nel caso di altri strumenti rappresentativi di capitale assegnati durante l'esercizio (ossia, diversi dalle opzioni
su azioni), il numero e il fair value (valore equo) medio ponderato di quegli strumenti rappresentativi di
capitale alla data di valutazione e l'informativa su come è stato calcolato, incluse le seguenti:
i)
se il fair value (valore equo) non è stato misurato in base a un prezzo di mercato disponibile, come esso è
stato valutato;
ii)
se e con quale modalità i dividendi attesi sono stati incorporati nella valutazione del fair value (valore
equo); e
iii)
se e con quale modalità qualsiasi altra caratteristica degli strumenti rappresentativi
di capitale assegnati è
stata
incorporata nella determinazione del fair value (valore equo).
c)
in caso di accordi di pagamento basato su azioni che siano stati modificati durante l'esercizio:
i)
una spiegazione di tali modifiche;
ii)
il fair value (valore equo) incrementale assegnato (come conseguenza di dette modifiche); e
iii)
l'informativa sulle modalità di misurazione del fair value (valore equo) incrementale assegnato, uniforme-
mente con le disposizioni esposte ai punti a) e b) di cui sopra, se applicabili.
48
Se l'entità ha misurato direttamente il fair value (valore equo) dei beni o servizi ricevuti nell'esercizio, l'entità deve
fornire un'informativa sulle modalità di determinazione del fair value (valore equo), per esempio specificando se è
stato
misurato in base a un prezzo di mercato per quei beni o servizi.
49
Se l'entità ha respinto la presunzione di cui al paragrafo 13, deve informare di tale fatto e fornire la motivazione
per cui la presunzione è stata respinta.
50
L'entità deve fornire un'informativa tale da consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l'effetto delle
operazioni con pagamento basato su azioni sull'utile (perdita) d'esercizio e
sulla
situazione
patrimoniale-finan
ziaria
dell'entità.
51
Per dare efficacia al principio di cui al paragrafo 50, l'enti deve fornire almeno le seguenti informazioni:
a)
il costo totale rilevato nell'esercizio derivante da operazioni con pagamento basato su azioni in cui i beni o
servizi ricevuti non possedevano i requisiti per essere rilevati come attività, e che quindi sono stati rilevati
immediatamente come costi, indicando separatamente la quota parte del costo totale derivante da operazioni
contabilizzate come operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di
capitale;
b)
per quanto concerne le passividerivanti da operazioni con pagamento basato su azioni:
i)
il valore contabile totale di fine esercizio; e
ii)
il valore intrinseco totale di fine esercizio delle passività per le quali il diritto della controparte
a ricevere denaro
o altre attività sia maturato entro la fine dell'esercizio
(per esempio, i diritti di rivalutazione
delle
azioni
maturati).
52
Se l'informativa richiesta dal presente Principio non soddisfa i principi di cui ai paragrafi 44, 46 e 50, l'enti
deve
fornire tutte le ulteriori
informazioni
necessarie
per
soddisfarli.
Per
esempio,
se ha
classificato
operazioni
con
pagamento basato su azioni come operazioni con pagamento basato su azioni regolato con strumenti
rappresentativi di capitale in conformità al paragrafo 33F, l'entità deve indicare una stima dell'importo che
prevede di trasferire all'amministrazione fiscale per regolare l'imposta dovuta dal dipendente quando è necessario
informare gli utilizzatori circa gli effetti dei flussi finanziari futuri relativi all'accordo di pagamento basato su
azioni.
DISPOSIZIONI TRANSITORIE
53
Nel caso di operazioni con pagamento
basato su azioni regolate con strumenti
rappresentativi
di capitale, l'entità
deve
applicare il presente IFRS alle assegnazioni di azioni, di opzioni su azioni o agli altri strumenti rappresentativi di
capitale assegnati dopo il 7 novembre 2002 e non ancora maturati alla data di entrata in vigore del
presente IFRS.
54
L'enti è incoraggiata, ma non obbligata, ad applicare il presente IFRS ad altre assegnazioni di strumenti
rappresentativi di capitale se ha indicato pubblicamente
il fair value
(valore
equo) di tali strumenti
rappresentativi
di
capitale, determinato alla data di valutazione.
55
L'entità deve rideterminare i valori dell'informativa comparativa e, dove possibile, deve rettificare il saldo di
apertura degli utili portati a nuovo del primo esercizio presentato per tutte le assegnazioni di strumenti rap-
presentativi di capitale alle quali è stato applicato il presente IFRS.
56
L'entità deve comunque fornire tutte le informazioni richieste nei paragrafi 44 e 45 per tutte le assegnazioni di
strumenti rappresentativi di capitale alle quali non sia stato applicato il presente IFRS (per esempio, gli strumenti
rappresentativi di capitale assegnati il 7 novembre 2002 o in data precedente).
57
L'entità deve comunque applicare i paragrafi da 26 a 29 per rilevare le seguenti modifiche se, successivamente
all'entrata in vigore del presente IFRS, una entità modifica i termini o le condizioni di una assegnazione di
strumenti rappresentativi di capitale alla quale non sia stato applicato il presente IFRS.
58
L'enti deve applicare retroattivamente il presente IFRS per tutte le passività generate da operazioni con
pagamento basato su azioni esistenti alla data di entrata in vigore del presente IFRS. Per tali passività, l'entità
deve
rideterminare i valori dell'informativa comparativa, inclusa la rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo
nel primo esercizio presentato in cui siano stati rideterminati i valori dell'informativa comparativa, fatta
eccezione per
l'informativa comparativa riferita a un esercizio o a una data precedenti il 7 novembre 2002.
59
L'enti è incoraggiata, ma non obbligata, ad applicare il presente IFRS retroattivamente alle altre passività
generate da operazioni con pagamento
basato su azioni, per esempio,
alle passività
estinte in un esercizio
per
il
quale è stata presentata informativa comparativa.
59A
L'entideve applicare le modifiche di cui ai paragrafi 3031, 33-33H e B44AB44C come indicato in appresso.
Gli esercizi precedenti non devono essere rideterminati.
a)
Le modifiche previste dalle disposizioni dei paragrafi B44 AB44C si applicano soltanto alle modifiche che si
verificano alla data in cui l'entità applica per la prima volta le modifiche previste dalle predette disposizioni o
in data successiva.
b)
Le modifiche previste dalle disposizioni dei paragrafi 3031 e 3333D si applicano alle operazioni con
pagamento basato su azioni non maturate alla data in cui l'entità applica per la prima volta le predette
modifiche e alle operazioni con pagamento basato su azioni con una data di assegnazione coincidente o
successiva alla data in cui l'entità applica per la prima volta le predette modifiche. Per le operazioni con
pagamento basato su azioni non maturate assegnate prima della data in cui l'entità applica per la prima volta
le
modifiche, l'entità deve rivalutare la passività a tale data e rilevare l'effetto della rivalutazione nel saldo di apertura
degli utili portati
a nuovo
(o altra
componente
del patrimonio
netto,
a seconda
dei casi) dell'esercizio
in cui
sono applicate per la prima volta le modifiche.
c)
Le modifiche previste dalle disposizioni dei paragrafi 33E33H e la modifica del paragrafo 52 si applicano alle
operazioni con pagamento basato su azioni non maturate (o maturate ma non esercitate) alla data in cui l'entità
applica per la prima volta le predette modifiche e alle operazioni con pagamento basato su azioni con
una data
di assegnazione coincidente o successiva alla data in cui l'entità applica per la prima volta le predette
modifiche. Per
quanto riguarda le operazioni con pagamento basato su azioni (o loro componenti) non maturate (o maturate
ma non esercitate)
che sono state classificate
in precedenza
come pagamenti
basati su azioni regolati per
cassa ma ora sono classificate come pagamenti basati su azioni regolati con strumenti
rappresentativi di capitale
conformemente alle modifiche, l'entità deve riclassificare il valore contabile della
passività relativa al pagamento
basato su azioni nel patrimonio netto alla data in cui applica per la prima
volta le modifiche.
59B In deroga alle disposizioni del paragrafo 59A, l'entità p applicare le modifiche previste dalle disposizioni del
paragrafo 63D retroattivamente, fatte salve le disposizioni transitorie di cui ai paragrafi 5359 del presente
Principio, in conformità allo IAS 8
Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed errori
se, e solo se, ciò
è possibile senza informazioni
conosciute
a posteriori. Se l'entità sceglie l'applicazione
retroattiva,
deve farlo per
tutte
le modifiche apportate da
Classificazione e valutazione delle operazioni con pagamento basato su azioni
(Modifiche
all'IFRS 2).
DATA DI ENTRATA IN VIGORE
60
L'entideve applicare il presente IFRS ai bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1
o
gennaio 2005 o in data
successiva. È incoraggiata l'applicazione anticipata. Se l'entità applica il presente IFRS per un esercizio che ha
inizio prima del 1o gennaio 2005, tale fatto deve essere indicato.
61
L'IFRS 3 (rivisto nella sostanza nel 2008) e i
Miglioramenti agli IFRS
pubblicato nell'aprile 2009 hanno modificato
il paragrafo 5. L'entità deve applicare tali modifiche ai bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1
o
luglio 2009 o
in data successiva. È consentita l'applicazione anticipata. Se l'entità applica l'IFRS 3 (rivisto nella sostanza nel
2008)
a partire da un esercizio precedente, anche le modifiche devono essere applicate a partire da tale esercizio
precedente.
62
L'entità deve applicare le seguenti modifiche retroattivamente per i bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1
o
gennaio 2009 o in data successiva:
a)
le disposizioni di cui al paragrafo 21A relativamente al trattamento contabile delle condizioni di non
maturazione;
b)
le definizioni riviste dei termini
"
maturare
"
e
"
condizioni di maturazione
"
di cui all'Appendice A;
c)
le modifiche ai paragrafi 28 e 28A relative agli annullamenti.
È consentita l'applicazione anticipata. Se l'entità applica queste modifiche per un esercizio che ha inizio prima del
1o gennaio 2009, tale fatto deve essere indicato.
63
L'entità deve applicare le seguenti modifiche apportate da
Operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa
all'interno di un gruppo
, pubblicato nel giugno
2009,
retroattivamente,
fatte
salve
le disposizioni
transitorie
dei
paragrafi
5359, in conformi
allo IAS 8 ai bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1
o
gennaio 2010 o in
data
successiva:
a)
la modifica del paragrafo 2, l'eliminazione del paragrafo 3 e l'aggiunta dei paragrafi 3A e 43A43D e dei
paragrafi B45, B47, B50, B54, B56B58 e B60 nell'Appendice B relative alla contabilizzazione delle opera-
zioni
tra entità di un gruppo;
b)
le definizioni riviste dei termini seguenti nell'Appendice A:
operazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa,
operazione con
pagamento
basato
su azioni
regolata
con
strumenti
rappresentativi
di capitale,
accordo di pagamento basato su azioni, e
operazione con pagamento basato su azioni.
Se le informazioni necessarie per l'applicazione retroattiva non sono disponibili, una entità deve riportare nel
proprio bilancio separato
o
individuale
gli
importi
precedentemente
rilevati
nel
bilancio
consolidato
del
gruppo.
È
consentita l'applicazione anticipata. Se l'entità applica le modifiche per un esercizio che ha inizio prima del 1
o
gennaio 2010, tale fatto deve essere indicato.
63A L'IFRS 10
Bilancio consolidato
e l'IFRS 11, pubblicato a maggio 2011, hanno modificato il paragrafo
5
e
l'Appendice
A. L'entità deve applicare tali modifiche quando applica l'IFRS 10 e l'IFRS 11.
63B
Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010-2012
, pubblicato nel dicembre 2013, ha modificato i paragrafi 15 e
19. Nell'Appendice A sono state modificate le definizioni di
"
condizioni di maturazione
"
e
"
condizione di mercato
"
e sono state aggiunte le definizioni di
"
condizione di conseguimento di risultati
"
e di
"
condizione di
permanenza in
servizio
"
. L'entità deve applicare tale modifica prospetticamente
alle
operazioni
con
pagamento
basato su azioni nelle
quali la data di assegnazione cada il 1
o
luglio 2014 o successivamente. È consentita
l'applicazione anticipata.
Se
l'entità applica questa modifica a partire da un esercizio precedente,
tale fatto deve
essere indicato.
63C L'IFRS 9, nella versione pubblicata nel luglio 2014, ha modificato il paragrafo 6. L'entità deve applicare tale
modifica
quando applica l'IFRS 9.
63D
Classificazione e valutazione delle operazioni con pagamento basato su azioni
(Modifiche all'IFRS 2), pubblicato nel
giugno
2016, ha modificato i paragrafi 19, 3031, 33, 52 e 63 e aggiunto i paragrafi 33A-33H, 59A59B, 63D e B44A
B44C e i relativi titoli. L'entità deve applicare tali modifiche
ai bilanci
degli esercizi
che hanno inizio il 1
o
gennaio
2018 o in data successiva. È consentita l'applicazione anticipata. Se l'entità applica queste modifiche a
partire da
un esercizio precedente, tale fatto deve essere indicato.
63E
Modifiche ai riferimenti al Quadro concettuale negli IFRS
, pubblicato nel 2018, ha modificato la nota a piè di pagina riferita
alla definizione di strumento rappresentativo di capitale nell'appendice A. L'entità deve
applicare
tale
modifica ai
bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1
o
gennaio 2020 o in data successiva.
L'applicazione
anticipata
è consentita
se l'entità
applica
contestualmente
anche
tutte
le altre
modifiche
introdotte
da
Modifiche ai riferimenti al Quadro
concettuale negli IFRS
. L'entità deve applicare la modifica all'IFRS 2 retroattivamente, fatte
salve le disposizioni
transitorie
di cui ai paragrafi 53-59 del presente Principio, secondo quanto previsto dallo
IAS 8
Principi contabili,
cambiamenti nelle stime contabili ed errori
. Tuttavia, se stabilisce che l'applicazione retroattiva
non sarebbe fattibile o
comporterebbe costi o sforzi eccessivi, l'entità applica la modifica all'IFRS 2 con riferi
mento ai paragrafi 23-28,
50-53 e 54F dello IAS 8.
RITIRO DI INTERPRETAZIONI
64
Operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa all'interno di un gruppo
, pubblicato nel giugno 2009,
sostituisce l'IFRIC 8
Ambito di applicazione dell'IFRS 2
e l'IFRIC 11
IFRS 2Operazioni
con
azioni
proprie
e
del
gruppo.
Le modifiche apportate da tale documento hanno incorporato le disposizioni precedenti esposte nel-
l'IFRIC 8 e
nell'IFRIC 11 come segue:
a)
il paragrafo 2 modificato e il paragrafo 13A aggiunto per quanto riguarda il trattamento contabile di operazioni
in cui l'entità non è in grado di identificare
specificamente
tutti i beni o servizi
ricevuti,
o parte di essi. Tali
disposizioni erano in vigore per i bilanci degli esercizi aventi inizio il 1
o
maggio 2006 o in data
successiva.
b)
i paragrafi aggiunti B46, B48, B49, B51B53, B55, B59 e B61 nell'Appendice B per quanto riguarda la
contabilizzazione di operazioni tra entidi un gruppo. Tali disposizioni erano in vigore per i bilanci degli
esercizi aventi inizio il 1o marzo 2007 o in data successiva.
Tali requisiti sono stati applicati retroattivamente in conformità ai requisiti stabiliti dallo IAS 8, soggetti alle
disposizioni transitorie dell'IFRS 2.
Appendice A
Definizione dei termini
La presente appendice costituisce parte integrante dell'IFRS.
Operazione con pagamento basato su azioni
regolata per cassa
Una
operazione con pagamento basato su azioni
in cui
l'entità acquisisce beni o servizi sostenendo una passivinel tra-
sferire cassa o altre attività al fornitore di tali beni o servizi per
importi basati sul prezzo (o valore) degli
strumenti
rappresen
tativi di capitale
(incluse le azioni o le
opzioni su
azioni
)
dell'entità stessa o di altra entità del gruppo.
Dipendenti e altri fornitori di servizi similari
Persone fisiche che prestano i propri servizi personali all'entie
che a) sono considerate come dipendenti a tutti gli effetti ai fini
giuridici e fiscali, o b) collaborano per l'entità sotto la sua dire-
zione allo stesso modo delle persone fisiche
considerate
lavora-
tori
dipendenti ai fini giuridici e fiscali, oppure c) i servizi prestati
sono a tutti gli effetti similari a quelli resi dai lavoratori
dipendenti. Per esempio, la definizione comprende tutto il per-
sonale dirigente, ossia quelle persone che detengono autorità e
responsabilità di pianificazione, direzione e controllo
delle
atti
vità
della entità, inclusi gli amministratori non esecutivi.
Strumento
rappresentativo
di
capitale
Un contratto che rappresenti una quota ideale di partecipazione
residua nell'attività dell'entità dopo aver estinto tutte le sue
pas
sività (37).
Strumento rappresentativo
di
capitale
assegnato
Il diritto (condizionato o non condizionato) a uno
strumento
rappresentativo di capitale
della entità, conferito dalla
entità
a
un
terzo, in base a un
accordo di pagamento basato su azioni
.
Operazione con pagamento basato su azioni
regolata con strumenti rappresentativi di
capitale
Una
operazione con pagamento basato su azioni
in cui l'en
tità
a)
riceve beni o servizi come corrispettivo di
strumenti rap-
presentativi del proprio capitale
(incluse le azioni o le
opzioni su azioni), o
b)
riceve beni o servizi ma non ha alcuna obbligazione a rego
lare
l'operazione con il fornitore.
Fair value (valore equo)
Il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, una
passività estinta o uno
strumento rappresentativo di capitale
assegnato
, in una libera transazione fra parti consapevoli e
disponibili.
Data di assegnazione
La data in cui l'entità e un terzo (incluso un dipendente)
concordano di stipulare un
accordo di pagamento basato su
azioni
, nel momento in cui l'enti e la controparte hanno
reciprocamente compreso i termini e le condizioni dell'accordo.
Alla
data
di assegnazione
l'entità
conferisce
alla
controparte
il
diritto a percepire disponibilità liquide, altre attività, o
strumenti
rap-
presentativi di capitale
della entità, una volta che siano
soddi
sfatte determinate
condizioni di maturazione
, ove previste.
Se
tale accordo è soggetto a un processo di approvazione (per
esempio, da parte degli azionisti), la data di assegnazione è la
data in cui tale approvazione è ottenuta.
(5)
Il
Quadro concettuale per la rendicontazione finanziaria
, pubblicato nel 2018, definisce una passività come un'obbligazione attuale
dell'entità a trasferire una risorsa economica come risultato di eventi passati.
Valore intrinseco
La differenza tra il
fair value
(valore equo) delle azioni per le
quali la controparte possiede il diritto (condizionato o
incondizionato) di sottoscriverle o per le quali possiede il diritto
di riceverle, e il prezzo (se disponibile) che la controparte deve (o
dovrà) pagare per quelle azioni. Per esempio,
un'opzione su
azioni con un prezzo di esercizio di CU 15 (38), relativa a
un'azione con un fair value (valore equo) di CU 20, ha un valore
intrinseco di CU 5.
Condizione di mercato
Una
condizione di conseguimento di risultati
da cui dipende
il prezzo di esercizio, la maturazione o la possibilità di esercitare uno
strumento
rappresentativo
di
capitale
relativa
al
prezzo
di
mercato (o al valore) degli
strumenti rappresentativi di
capitale
dell'entità (o di quelli di altra entità appartenente allo
stesso gruppo) come:
a)
il raggiungimento di un determinato prezzo dell'azione o un
determinato ammontare del
valore intrinseco
di una
op-
zione su azioni; o
b)
il conseguimento di un determinato obiettivo basato sul
prezzo di mercato (o sul valore) degli
strumenti
rappresentativi di capitale
dell'entità (o di quelli di altra entità
appar
tenente allo stesso gruppo) rispetto a un indice dei
prezzi di mercato di
strumenti rappresentativi di capitale
di altre
entità.
Una condizione di mercato richiede alla controparte di
completare un determinato periodo di permanenza in servizio
(ossia una
condizione di permanenza in servizio
); il requisito
di
permanenza in servizio può essere esplicito o implicito.
Data di valutazione
La data in cui il
fair value
(valore equo) degli strumenti rap-
presentativi di capitale assegnati viene misurato ai fini del pre
sente
IFRS. Nelle operazioni con
dipendenti e altri fornitori di servizi
similari
, la data di valutazione coincide con la
data di
assegnazione
. Nelle operazioni con terzi non dipendenti (e con
altri che offrono servizi similari), la data di valutazione corri-
sponde alla data in cui l'entità ottiene i beni o la controparte
presta il servizio.
Condizione di conseguimento di risultati
Una
condizione di maturazione
che richiede:
a)
alla controparte di completare un determinato periodo di
permanenza in servizio (ossia, una
condizione di
permanenza in servizio
); il requisito di permanenza in
servizio
può essere esplicito o implicito; e
b)
la controparte consegua determinati obiettivi di risultato nel
periodo di permanenza in servizio di cui al punto (a).
Il periodo per il conseguimento degli obiettivi di risultato:
a)
non deve
protrarsi
oltre
il periodo
di permanenza
in servizio;
e
b)
può iniziare prima del periodo di permanenza in servizio a
condizione che la data di inizio del conseguimento degli
obiettivi di risultato non sia molto antecedente alla data di
inizio del periodo di permanenza in servizio.
(6)
Nella presente appendice gli importi monetari sono denominati in unità di moneta (CU).
Un obiettivo di conseguimento di risultati deve essere definito
facendo riferimento:
a)
all'operatività dell'entità stessa (o alle sue attività) oppure
all'operatività ovvero alle attività di altra entità appartenente
allo
stesso gruppo (ossia, una condizione non di mercato); o
b)
al prezzo (o valore) degli
strumenti rappresentativi di ca-
pitale
dell'entità o di quelli di altra entità appartenente allo
stesso gruppo (incluse le azioni o le
opzioni su azioni
)
(ossia,
una condizione di mercato).
Un obiettivo di conseguimento di risultati potrebbe far
riferimento ai risultati dell'entità nel suo complesso o di alcune
parti di essa (o parti del gruppo), come nel caso di una divisione
aziendale o di un singolo dipendente.
Elemento di ricarico
Un elemento che assicura un'assegnazione automatica di
op-
zioni su azioni
ogni volta che il titolare dell'opzione esercita
opzioni assegnate in precedenza utilizzando le azioni della entità,
piuttosto che il denaro, per regolare il prezzo di esercizio.
Opzione di ricarico
Una nuova
opzione su azioni
assegnata nel momento in cui
una azione viene utilizzata per regolare il prezzo di esercizio di
una opzione su azioni precedente.
Condizione di permanenza in servizio
Una
condizione di maturazione
che richiede alla controparte
di completare un determinato periodo di permanenza in servizio
durante il quale si presta servizio per l'entità. Nel caso in cui la
controparte, a prescindere dalle motivazioni, cessa di prestare
servizio per l'entità durante il
periodo di maturazione
, la con-
dizione non è psoddisfatta. Una condizione di permanenza in
servizio non richiede che venga soddisfatto un obiettivo di con-
seguimento di risultati.
Accordo di pagamento basato su azioni
Un accordo tra l'enti(o un'altra entità del gruppo (
39
) o qual-
siasi azionista di qualsiasi
entità
del gruppo)
e un terzo
(incluso
un
dipendente) che diritto al terzo di ricevere
a)
disponibilità liquide o altre attività dell'enti per importi
basati sul prezzo (o valore)
degli
strumenti
rappresentativi
di
capitale
(incluse le azioni o le
opzioni su azioni
) dell'en
tità
o di un'altra entità del gruppo, o
b)
strumenti rappresentativi di capitale
(incluse le azioni o le
opzioni su azioni
) dell'entità o di un'altra entità del gruppo,
a condizione che le
condizioni di maturazione
specificate, se
esistenti, siano soddisfatte.
Operazione con pagamento basato su azioni
Un'operazione in cui l'entità
a)
riceve beni o servizi dal fornitore di tali beni o servizi (incluso
un dipendente) nell'ambito di un
accordo di paga-
mento
basato su azioni, o
b)
contrae una obbligazione di regolare l'operazione con il for-
nitore nell'ambito di un
accordo di pagamento basato su
azioni
quando un'altra entità del gruppo riceve tali beni o
servizi.
(7)
Un
"
gruppo
"
è definito nell'Appendice A dell'IFRS 10
Bilancio consolidato
come una
"
controllante e tutte le sue controllate
"
dal
punto di vista della capogruppo dell'entità che redige il bilancio.
Opzione su azioni
Un contratto che offre al titolare il diritto, ma non l'obbligo, di
sottoscrivere le azioni della entità ad un prezzo fisso o
determi
nabile per un periodo di tempo specificato.
Maturare
Acquisire la titolarità di un diritto. In un
accordo di pagamento
basato su azioni
, il diritto di una controparte a ricevere
disponibilità liquide, altre attivio
strumenti rappresentativi
di
capitale
della entità matura quando la titolarità del diritto della
controparte non è p subordinata alla soddisfazione di una
qualsiasi condizione di maturazione.
Condizioni di maturazione
Una condizione che determina se l'entità riceve i servizi che
conferiscono il diritto alla controparte di ricevere disponibilità
liquide, altre attività o
strumenti rappresentativi di capitale
dell'entità in base a un
accordo di pagamento basato su azioni
.
Una condizione di maturazione
può essere una
condizione di
permanenza in servizio
o una
condizione di consegui-
mento
di risultati.
Periodo di maturazione
Il periodo in cui devono essere soddisfatte tutte le
condizioni di
maturazione
specificate in un
accordo di pagamento basato
su
azioni.
Appendice B
Guida operativa
La presente appendice costituisce parte integrante dell'IFRS.
Stima del fair value
(valore
equo)
degli
strumenti
rappresentativi
di capitale
assegnati
B1
I paragrafi da B2 a B41 della presente appendice trattano della misurazione del fair value (valore equo) delle azioni
e delle opzioni su azioni assegnate, focalizzandosi sui termini e sulle condizioni specifiche che sono caratteristiche
comuni di una assegnazione di azioni o di opzioni su azioni a dipendenti. Pertanto la trattazione
non è esaustiva.
Inoltre, poiché i problemi relativi alla valutazione di seguito trattati riguardano prevalentemente
le azioni e le
opzioni su azioni assegnate ai dipendenti, si presume che il fair value (valore equo) delle azioni e
delle opzioni
su
azioni venga calcolato
alla data di assegnazione.
Tuttavia,
gran parte delle problematiche
relative alla valutazione (per
esempio, la determinazione
della volatilità attesa), trattati di seguito, si applicano anche alla
stima del fair value (valore
equo) delle azioni o delle opzioni su azioni assegnate a terzi non dipendenti alla data
in cui l'entità ottiene i beni
ovvero in cui la controparte presta il servizio.
Azioni
B2
Nel caso di azioni assegnate ai dipendenti, il fair value (valore equo) delle azioni deve essere misurato al prezzo di
mercato delle azioni della entità (oppure a un prezzo di mercato stimato, se le azioni della entità non sono quotate
in un mercato regolamentato), rettificate per tener conto dei termini e delle condizioni in base ai quali sono state
assegnate le azioni (a eccezione delle condizioni di maturazione escluse dalla misurazione del fair
value (valore
equo) in conformità con le disposizioni di cui ai paragrafi da 19 a 21).
B3
Per esempio, se il dipendente non ha titolo a ricevere dividendi durante il periodo di maturazione, tale circo-
stanza deve essere considerata nella stima del fair value (valore equo) delle azioni assegnate. Analogamente, se le
azioni
sono soggette a vincoli di trasferimento dopo la data di maturazione, tale circostanza deve essere considerata, ma
solo nella misura in
cui
tali vincoli,
successivamente
alla maturazione,
incidono
sul
prezzo
che un operatore di
mercato consapevole
e disponibile
sarebbe
disposto
a pagare
per quella
azione.
Per esempio,
se le azioni sono
attivamente negoziate in un mercato ampio e liquido, i vincoli al trasferimento successivo alla maturazione
possono avere un effetto nullo o comunque esiguo sul prezzo che un operatore di mercato
consapevole e
disponibile sarebbe disposto
a pagare
per quelle
azioni.
I vincoli
al trasferimento
o altre
restrizioni in essere nel
periodo di maturazione non devono essere considerate nella stima del fair value (valore equo) delle
azioni assegnate
alla data di assegnazione, in quanto tali restrizioni derivano dall'esistenza di condizioni di
maturazione,
contabilizzate in conformità con le disposizioni di cui ai paragrafi da 19 a 21.
Opzioni su azioni
B4
In molti casi i prezzi di mercato per le opzioni su azioni assegnate a dipendenti non sono disponibili, in quanto
le opzioni assegnate sono soggette a termini e a condizioni non applicabili alle opzioni negoziate. Se
non esistono
opzioni negoziate con termini e condizioni similari, il fair value (valore equo) delle opzioni assegnate
deve essere
stimato applicando un modello di valutazione delle opzioni.
B5 L'entità deve tener conto dei fattori che operatori di mercato consapevoli e disponibili considererebbero nella
selezione del modello di misurazione delle opzioni da applicare. Per esempio, molte opzioni di dipendenti sono a
lunga scadenza, sono di solito esercitabili nel periodo tra la data di maturazione e la scadenza naturale dell'op-
zione e sono spesso esercitate anticipatamente. Tali fattori devono
essere
considerati
nella
valutazione
del
fair
value
(valore equo) delle opzioni alla data di assegnazione. Per molte entità, ciò comporta l'impossibilità di adottare la
formula di Black-Scholes-Merton, che non offre la possibilità di esercitare l'opzione prima della scadenza e p
non riflettere adeguatamente gli effetti dell'esercizio anticipato atteso. Inoltre, non prevede neanche la possibilità
che la volatilità attesa e gli altri dati inseriti nel modello possano
variare nell'arco della vita dell'opzione. Tuttavia,
i fattori identificati in precedenza potrebbero non essere applicabili a opzioni su azioni con scadenza contrattuale
relativamente breve, o che debbono essere esercitate entro un breve lasso di tempo dopo la data di maturazione.
In tali casi, la formula di Black-Scholes-Merton genera un valore sostan
zialmente identico a quello prodotto da
un modello di misurazione delle opzioni più flessibile.
B6
Tutti i modelli di misurazione delle opzioni prendono in considerazione almeno i seguenti fattori:
a)
il prezzo di esercizio dell'opzione;
b)
la vita dell'opzione;
c)
il prezzo corrente delle azioni sottostanti;
d)
la volatilità attesa del prezzo dell'azione;
e)
i dividendi attesi dalle azioni (ove applicabile); e
f)
il tasso di interesse senza rischio per la durata dell'opzione.
B7
Devono anche essere considerati gli altri fattori che operatori di mercato consapevoli e disponibili prenderebbero
in considerazione nel determinare il prezzo (a eccezione delle condizioni di maturazione e degli elementi di
ricarico che sono esclusi dalla misurazione del fair value (valore equo) in conformità con le disposizioni di cui ai
paragrafi da 19 a 22).
B8 Per esempio, un'opzione su azioni assegnata a un dipendente non può di solito essere esercitata in determinati
periodi
(per esempio,
nel periodo
di maturazione
oppure
nei periodi
specificati
dagli organi
di regolamentazione). Tale
circostanza deve essere considerata laddove il modello di misurazione delle opzioni adottato avrebbe altrimenti
ipotizzato la possibilità che l'opzione potrebbe essere esercitata in un qualsiasi momento prima della
scadenza.
Tuttavia, se una entità utilizza un modello di misurazione delle opzioni che valuta opzioni esercitabili
soltanto alla
scadenza, non è necessaria alcuna modifica a seguito dell'impossibilità di esercitarle nel periodo di
maturazione (o in
altri periodi nel corso della vita dell'opzione), in quanto il modello già ipotizza che le opzioni
non possano essere
esercitate in tali periodi.
B9 Analogamente, un altro fattore comune alle opzioni su azioni a dipendenti è dato dalla possibili di esercizio
anticipato dell'opzione perché, per esempio, l'opzione non p essere trasferita liberamente oppure perc il
dipendente deve esercitare tutte le opzioni maturate al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Gli
effetti
di un esercizio anticipato atteso devono essere presi in considerazione, come esposto nei paragrafi da B16
a B21.
B10
Nella valutazione del fair value (valore equo) delle opzioni su azioni (o di altri strumenti rappresentativi di capitale)
assegnate, non devono essere considerati quei fattori di cui un operatore di mercato consapevole e disponibile
non terrebbe conto nella determinazione del prezzo di una opzione su azioni (o di altri strumenti rappresentativi
di capitale). Ad esempio, nel caso di opzioni su azioni assegnate a dipendenti, i fattori che incidono sul valore
dell'opzione dal solo punto di vista del singolo dipendente non sono significativi nella stima
del prezzo che un
operatore di mercato consapevole e disponibile avrebbe applicato.
Dati di base dei modelli di misurazione delle opzioni
B11 Nella stima della volatilità attesa e dei dividendi delle azioni sottostanti, l'obiettivo è quello di approssimare le
aspettative che sarebbero riflesse in un prezzo di scambio corrente, di mercato o negoziato, dell'opzione.
Analogamente, nello stimare gli effetti di un esercizio anticipato delle opzioni su azioni del dipendente, l'obiettivo
è quello di approssimare le aspettative che un terzo esterno, con accesso a informazioni dettagliate sui
comportamenti nell'esercizio delle opzioni da parte dei dipendenti, svilupperebbe in base alle informazioni
disponibili alla data di assegnazione.
B12 È spesso probabile che si crei una gamma di ragionevoli aspettative in merito all'evoluzione futura di volatilità,
dividendi e comportamenti nell'esercizio delle opzioni. In tal caso è necessario calcolare un valore atteso, pesando
ciascun importo all'interno dell'intervallo di valori con la relativa probabilità di accadimento.
B13 Le aspettative sul futuro sono in genere basate sull'esperienza e vengono modificate se esistono delle attese
ragionevoli che il futuro differisca dal passato. In alcune circostanze, esistono dei fattori identificabili che
possono
indicare che l'esperienza passata, non modificata, è relativamente inadeguata a fornire indicazioni sulle
tendenze
future. Per esempio, se una entità con due linee di prodotto chiaramente distinte dismette quella
significativamente
meno rischiosa, la volatilità storica può non essere la migliore informazione
su cui basarsi
per
delle aspettative ragionevoli sul futuro.
B14 In altre circostanze, invece, possono non essere disponibili informazioni sulla volatilistorica. Per esempio, una
entità recentemente quotata in una borsa valori non disporrà di alcun dato, o soltanto di pochi dati storici sulla
volatilità del prezzo della propria azione. Le entità non quotate o quotate di recente vengono trattate in seguito.
B15 In conclusione, una entità non deve basare
le stime
della volatilità,
del comportamento
nell'esercizio
delle opzioni
e dei dividendi soltanto sulle informazioni storiche senza considerare la misura in cui l'esperienza
passata possa
ragionevolmente essere indicativa delle tendenze future.
Esercizio anticipato atteso
B16
I dipendenti spesso esercitano le opzioni su azioni anticipatamente, per una serie di motivi. Per esempio, le opzioni
su azioni dei dipendenti sono tipicamente non trasferibili. Ciò causa che spesso i dipendenti esercitino
anticipatamente le proprie opzioni su azioni, in quanto questo è l'unico modo con il quale i dipendenti possono
liquidare la propria posizione. Inoltre, ai dipendenti che cessano il proprio rapporto di lavoro è solitamente
richiesto di esercitare, entro un breve periodo di tempo, qualsiasi opzione maturata, altrimenti le opzioni su azioni
sono annullate. Anche tale circostanza determina l'esercizio anticipato delle opzioni su azioni dei dipendenti. Altri
fattori che provocano l'esercizio anticipato delle opzioni sono l'avversione al rischio e la mancata
diversificazione
del proprio patrimonio.
B17 Il mezzo utilizzato per tener conto degli effetti dell'esercizio anticipato atteso dipende dal tipo di modello per la
misurazione delle opzioni adottato. Per esempio, l'esercizio anticipato atteso potrebbe essere considerato
utiliz
zando
una stima della durata attesa dell'opzione (che, per un'opzione su azioni di un dipendente, è il periodo di tempo
dalla data di assegnazione fino alla data attesa di esercizio dell'opzione) come dato di base da inserire in un modello
di misurazione delle opzioni (per esempio la formula di Black-Scholes-Merton). In alternativa,
l'esercizio anticipato
atteso potrebbe essere calcolato utilizzando il modello degli alberi binomiali o altro modello
similare per la
misurazione delle opzioni, che considera tra i dati di base anche la durata contrattuale dell'op-
zione.
B18
I fattori da considerare nello stimare l'esercizio anticipato
includono:
a)
la durata del periodo di maturazione, in quanto l'opzione su azioni non può essere normalmente esercitata fino
alla fine del periodo di maturazione. Per cui, la determinazione delle implicazioni sulla valutazione
dell'esercizio anticipato atteso dell'opzione è basata sull'ipotesi che
le
opzioni
matureranno.
Le
implicazioni
sulle
condizioni di maturazione sono trattate nei paragrafi da 19 a 21;
b)
il tempo medio in cui opzioni similari sono rimaste in circolazione in passato;
c)
il prezzo delle azioni sottostanti. L'esperienza può indicare che i dipendenti tendono ad esercitare le opzioni
quando il prezzo delle azioni raggiunge un determinato livello al di sopra del prezzo d'esercizio;
d)
il livello del dipendente all'interno
dell'organizzazione.
Per esempio,
l'esperienza
può indicare
che i dipendenti ad
un livello superiore tendono ad esercitare le opzioni più tardi dei dipendenti di livello inferiore (argomento
trattato
in seguito al paragrafo 21);
e)
la volatilità attesa delle azioni sottostanti. In media, i dipendenti potrebbero tendere ad esercitare le opzioni su
azioni ad alta volatilità prima delle opzioni su azioni con volatilità più bassa.
B19 Come evidenziato al paragrafo
B17, gli effetti di un esercizio anticipato
possono
essere considerati
utilizzando una
stima della vita attesa dell'opzione come dato di base del modello di misurazione delle opzioni. Nella stima della
vita attesa delle opzioni su azioni assegnate a un gruppo di dipendenti, l'entipuò basare tale stima sulla vita
attesa media, appropriatamente ponderata, di tutto il gruppo di dipendenti, oppure di sottogruppi di dipendenti
all'interno del gruppo, in base a dati più dettagliati in merito ai comportamenti dei dipendenti
nell'esercizio delle
opzioni (in seguito trattati).
B20 È probabile che la separazione in gruppi di un'assegnazione di opzioni, per i dipendenti con comportamenti
relativamente omogenei nell'esercizio delle opzioni, abbia una certa importanza. Il valore dell'opzione non è una
funzione lineare del termine dell'opzione; il valore aumenta ad un tasso decrescente quanto più lontana è la
scadenza. Per esempio, a parità di ogni altra condizione, sebbene una opzione con scadenza a due anni abbia un
valore maggiore di una con scadenza a un anno, tale valore non corrisponde
al doppio.
Ciò
implica
che il calcolo
del valore dell'opzione stimato sulla base di una vita media ponderata unica che comprende opzioni
singole con
vite estremamente diverse, comporta una sovrastima del fair value (valore equo) complessivo delle
opzioni su azioni
assegnate. La separazione di opzioni assegnate in gruppi diversi, ciascuno dei quali con un intervallo
relativamente ristretto di vite incluse nella vita media ponderata, tende a ridurre tale sovrastima.
B21
Considerazioni similari sono valide anche se si utilizza il modello degli alberi binomiali o altro modello similare. Per
esempio, l'esperienza di una entità che assegna opzioni a vasto raggio a tutti i livelli di dipendenti può indicare
che i dirigenti di alto livello tendono a trattenere le proprie opzioni per un periodo maggiore dei quadri intermedi
e che i dipendenti ai livelli più bassi tendono a esercitare le proprie opzioni prima di qualsiasi altro gruppo. Inoltre,
gli impiegati ai quali è richiesto di, o che sono incoraggiati a tenere un minimo ammontare degli strumenti
rappresentativi di capitale del proprio datore di lavoro, incluse le opzioni, potrebbero mediamente esercitare le
opzioni in un momento successivo rispetto ai dipendenti che non sono soggetti a tale disposizione. In tali
situazioni, la separazione delle opzioni in gruppi di assegnatari di opzioni con comportamenti nell'eser
cizio
relativamente omogenei, determinerà una stima più accurata del fair value (valore equo) complessivo delle
opzioni su
azioni assegnate.
Volatilità attesa
B22 La volatilità attesa è una misura delle aspettative di fluttuazione del prezzo in un determinato periodo. L'indicatore
che misura la volatilità utilizzato nei modelli di misurazione delle opzioni è lo scarto quadratico medio
(detto anche
deviazione standard) annualizzato dei rendimenti composti nel continuo di un titolo azionario in un periodo di tempo.
La volatilità
è solitamente
espressa
in termini
annualizzati
che sono comparabili
a prescindere
dal periodo di tempo
utilizzato nel calcolo; per esempio, se in base a rilevazioni giornaliere, settimanali o
mensili.
B23
Il rendimento (che può essere positivo o negativo) di un'azione per un determinato periodo calcola quali sono
stati i benefici di un azionista rivenienti da dividendi e dall'apprezzamento (o deprezzamento) della azione.
B24 La volatilità attesa annualizzata di una azione è la fascia di variazione all'interno della quale il rendimento
annualizzato composto nel continuo dovrebbe ricadere approssimativamente per due terzi delle volte. Per
esempio, se affermiamo che un titolo azionario con un rendimento atteso composto
nel continuo del 12 per cento
ha una volatilità del 30 per cento, ciò significa che la probabilità che il tasso di rendimento dell'azione in un anno
possa variare tra il - 18 per cento (12 % - 30 %) e il 42 % (12 % + 30 %) è approssimativamente pari a due terzi.
Se il prezzo dell'azione è di CU100 all'inizio dell'anno e non sono distribuiti dividendi, il prezzo atteso che l'azione
potrebbe avere a fine anno dovrebbe oscillare tra CU83,53 (CU100 × e-
0,18
) e CU152,20 (CU100 ×
e0,42) per circa
due terzi delle volte.
B25
Tra i fattori da considerare nella stima della volatilità attesa sono inclusi:
a)
la volatilità implicita delle opzioni su azioni negoziate sulle azioni della entità, o su altri strumenti finanziari
negoziati della entità che includono delle opzioni (come le obbligazioni convertibili), ove esistenti;
b)
la volatilità storica del prezzo dell'azione nel periodo più recente che è solitamente commisurata al termine
atteso dell'opzione (considerando la vita contrattuale residua dell'opzione e gli effetti dell'esercizio anticipato
atteso);
c)
il lasso di tempo in cui le azioni di una entità sono state ufficialmente negoziate. Una entità quotata di recente
può avere un'alta volatilità storica rispetto a entità similari quotate da più tempo. Ulteriori linee guida sulle
entità quotate di recente sono commentate in seguito;
d)
la tendenza della volatilità a invertire la propria media, ossia il proprio livello medio di lungo periodo, e altri
fattori indicanti che la volatilità futura attesa possa differire dalla volatilità passata. Per esempio, se il prezzo
dell'azione di una entità è stato eccezionalmente volatile per un periodo di tempo individuato a causa di una
offerta pubblica
di acquisto
mancata
o di una
grossa
ristrutturazione,
tale
periodo
potrebbe
essere
ignorato
nel
calcolo della volatilità storica media annua;
e)
intervalli regolari e appropriati per fissare i periodi di rilevazione del prezzo. Le rilevazioni di prezzo
dovrebbero essere uniformi di periodo in periodo. Per esempio, una entipotrebbe utilizzare il prezzo di
chiusura della settimana oppure il prezzo più alto raggiunto nella settimana, ma non dovrebbe utilizzare il
prezzo di chiusura per alcune settimane e poi il prezzo più alto per altre settimane. Inoltre, le rilevazioni di
prezzo dovrebbero essere espresse nella stessa valuta del prezzo di esercizio.
E n t i t à r e c e n t e m e n t e
q u o t a t e
B26
Come evidenziato nel paragrafo B25, una entità dovrebbe considerare la volatilità storica del prezzo dell'azione
nel periodo più recente, che è generalmente commisurata al termine atteso dell'opzione. Anche se una entità
recentemente quotata non dispone
di informazioni
sufficienti
sulla volatilità
storica,
dovrebbe
comunque
calco-
lare
la volatilità storica per il periodo più lungo per il quale sono disponibili dati sull'attività di negoziazione.
Potrebbe
anche considerare la volatilità
storica di entità similari seguendo
un periodo di negoziazione
delle azioni
che sia
paragonabile. Per esempio, l'entità quotata soltanto da un anno, e che assegna opzioni con una vita media attesa
di cinque anni, potrebbe considerare l'andamento e il livello di volatilità di entidello stesso settore
relativi ai
primi sei anni in cui le azioni di tali entità sono state ufficialmente negoziate.
E n t i t à n o n q u o t a t e
B27
Una entinon quotata non può disporre di informazioni storiche da considerare nella stima della volatilità
attesa.
Alcuni dei fattori di cui tener conto sono elencati di seguito.
B28 In alcuni casi, una entità non quotata che regolarmente emette opzioni o azioni per i dipendenti (o per i terzi),
potrebbe aver creato un mercato interno per i propri titoli azionari. La volatilità del prezzo di tali azioni
potrebbe
essere presa in considerazione nella stima della volatilità attesa.
B29 In alternativa, l'entità pconsiderare la volatilità storica o implicita di entità similari quotate, per le quali siano
disponibili informazioni sul prezzo delle azioni o delle opzioni, da utilizzare nella stima della volatilità attesa. Ciò
potrebbe essere appropriato se l'entità avesse basato il valore delle proprie azioni sui prezzi delle azioni di entità
similari quotate.
B30
Se l'entità non ha basato la stima del valore delle proprie azioni sui prezzi delle azioni di entità similari, e ha
invece
utilizzato un altro criterio di misurazione delle azioni, l'entità potrebbe desumere una stima della volatilità attesa
coerente con quella tecnica
di valutazione.
Per esempio,
l'entità
potrebbe
valutare
le proprie
azioni
in base ai valori
delle attività nette o degli utili. Essa potrebbe considerare la volatilità attesa dei valori delle attività nette
o degli
utili.
Dividendi attesi
B31 La decisione di considerare i dividendi attesi nella valutazione del fair value (valore equo) delle azioni o delle
opzioni
assegnate dipende
dall'esistenza
di un diritto
della
controparte
a percepire
dividendi
o mezzi
equivalenti
ai
dividendi.
B32 Per esempio, se ai dipendenti fossero assegnate delle opzioni e se avessero diritto a percepire, tra la data di
assegnazione e la data di esercizio, dividendi oppure mezzi equivalenti sulle azioni sottostanti (liquidabili in
contanti oppure utilizzabili per ridurre il prezzo di
esercizio),
le
opzioni
assegnate
dovrebbero
essere
valutate
come
se non saranno riconosciuti dividendi sulle azioni sottostanti, ossia il dato di base relativo ai dividendi
attesi
essere pari a zero.
B33 Analogamente, se il fair value (valore equo), alla data di assegnazione, delle azioni assegnate ai dipendenti viene
stimato, non è necessaria alcuna rettifica per i dividendi attesi se il dipendente ha un diritto a percepire dividendi
riconosciuti nel periodo di maturazione.
B34 Al contrario, se i dipendenti non hanno diritto a percepire dividendi o mezzi equivalenti nel
periodo
di maturazione
(oppure prima dell'esercizio nel caso di un'opzione), la valutazione alla data di assegnazione dei diritti sulle
opzioni o azioni dovrebbe tener conto dei dividendi attesi. Csignifica che, quando viene stimato il
fair value
(valore equo) di una assegnazione
di opzioni,
i dividendi
attesi dovrebbero
essere inclusi nell'applica-
zione di un
modello di misurazione delle opzioni. Quando viene stimato il fair value (valore equo) di una assegnazione di
opzioni, tale valutazione dovrebbe essere ridotta per un importo pari al valore attuale dei
dividendi da
corrispondere nel periodo di maturazione.
B35 I modelli di misurazione delle opzioni normalmente richiedono il rendimento da dividendi atteso. Tuttavia, tali
modelli possono essere modificati per includere l'importo dei dividendi attesi piuttosto che il rendimento da
dividendi. Una entità può utilizzare sia il rendimento atteso, sia i pagamenti attesi. Se l'entità opta per l'utilizzo di questi
ultimi, dovrebbe considerare l'andamento storico
degli aumenti
di dividendi.
Per esempio,
se la politica
di
una entità
è generalmente stata quella di aumentare i dividendi del 3 per cento annuo, il valore stimato dell'opzione non
dovrebbe includere l'ipotesi
di un dividendo
fisso per tutta la vita dell'opzione
a meno che
non vi siano
evidenze a sostegno di tale ipotesi.
B36
Di solito, le ipotesi sui dividendi attesi dovrebbero essere basate sulle informazioni pubbliche disponibili. Una entità
che non corrisponde dividendi, ha intenzione di farlo, dovrebbe ipotizzare un rendimento da dividendi atteso
pari a zero. Tuttavia, una entità emergente senza storia di pagamenti di dividendi potrebbe ipotizzare di iniziare a
pagare dividendi durante la vita attesa delle opzioni su azioni ai dipendenti. Tali entità potrebbero
utilizzare una
media tra i propri
rendimenti
passati
da dividendi
(pari
a zero)
e il rendimento
medio
da dividendi
di un gruppo
di entità similari opportunamente paragonabili.
Tasso d'interesse senza rischio
B37 Di solito, il tasso d'interesse senza rischio corrisponde al rendimento implicito attualmente disponibile sulle
emissioni governative prive di cedola (zero-coupon) del paese nella cui valuta è espresso il prezzo di esercizio, con
un termine residuo pari al termine atteso dell'opzione da valutare (in base alla vita contrattuale residua
dell'opzione e considerando gli effetti di un esercizio atteso anticipato). Potrebbe essere necessario utilizzare un
parametro sostitutivo appropriato se non esistono emissioni governative, oppure se le circostanze indicano che il
rendimento implicito delle emissioni governative senza cedola non è rappresentativo di un tasso d'interesse senza
rischio (per esempio, nelle economie con un alto tasso di inflazione). Inoltre, dovrebbe essere utilizzato un
parametro sostitutivo appropriato se gli operatori di mercato normalmente determinano il tasso d'interesse senza
rischio utilizzando tale parametro, piuttosto che il rendimento implicito delle emissioni governative
senza cedola,
nella
stima del fair value (valore equo) di una opzione con vita pari al termine atteso della opzione da valutare.
Effetti della struttura del capitale
B38 Solitamente sono i terzi, non l'entità, ad emettere opzioni su azioni negoziate. Nel momento in cui tali opzioni
vengono esercitate, l'emittente consegna le azioni al titolare dell'opzione. Tali azioni sono acquistate dagli
azionisti esistenti. Pertanto l'esercizio delle opzioni su azioni negoziate non ha alcun effetto di diluizione.
B39 Al contrario, se le opzioni su azioni sono emesse dall'entità, nuove azioni sono emesse nel momento in cui si
esercitano quelle opzioni su azioni (sia emesse effettivamente, sia emesse nella sostanza, nel caso in cui vengono
utilizzate azioni precedentemente riacquistate e possedute come azioni proprie). Considerato che le azioni
saranno emesse al prezzo di esercizio piuttosto che al prezzo corrente di mercato alla data di esercizio, questa
diluizione effettiva o potenziale potrebbe ridurre il prezzo dell'azione, in modo che l'utile derivante al titolare
dell'opzione non sia maggiore di quello riveniente dall'esercizio di altra opzione similare negoziata che non
comporti una diluizione del prezzo dell'azione.
B40
Se ciò ha un effetto significativo sul valore delle opzioni su azioni assegnate dipende da vari fattori, come il numero
di nuove azioni che saranno emesse al momento dell'esercizio delle opzioni rispetto al numero di azioni già emesse.
Inoltre, se il mercato già si attende l'assegnazione di opzioni, esso potrebbe avere già scontato la
potenziale
diluizione sul prezzo dell'azione alla data di assegnazione.
B41 Tuttavia, l'entità dovrebbe considerare se il possibile effetto di diluizione derivante dall'esercizio futuro delle opzioni
su azioni assegnate possa avere un impatto sul loro fair value (valore equo) stimato alla data di assegnazione. È
possibile adattare i modelli di misurazione delle opzioni per tener conto di questo potenziale
effetto di
diluizione.
Modifiche agli
accordi
di pagamento
basato
su azioni
regolati
con
strumenti
rappresentativi
di capitale
B42 Il paragrafo 27 richiede che, a prescindere da qualsiasi modifica ai termini e alle condizioni in base ai quali gli
strumenti rappresentativi di capitale sono stati assegnati, oppure dall'annullamento o regolamento di quella
assegnazione di strumenti
rappresentativi
di capitale,
l'entità
dovrebbe
rilevare
almeno
i servizi
ricevuti
valutati al
fair value (valore equo) alla data di assegnazione
degli
strumenti
rappresentativi
di capitale
assegnati,
a meno
che
tali strumenti rappresentativi di capitale non maturano a causa dell'assenza di una delle condizioni di maturazione
(diversa da una condizione di mercato) specificate alla data di assegnazione. Inoltre, l'entità do
vrebbe rilevare gli
effetti delle modifiche che incrementano il fair value (valore equo) complessivo degli accordi di
pagamento basato su
azioni o che comunque apportano dei benefici al dipendente.
B43
Per applicare le disposizioni di cui al paragrafo 27:
a)
se la modifica incrementa il fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati (ad esempio
riducendo il prezzo di esercizio), calcolato immediatamente prima e dopo tale modifica, l'entità deve
includere il fair
value (valore equo) incrementale assegnato nel calcolo dell'importo rilevato per i servizi
ricevuti come
corrispettivo degli strumenti rappresentativi
di capitale assegnati. Il fair value (valore incrementale) assegnato è
dato dalla differenza tra il fair value (valore equo) dello strumento rappresentativo di capitale assegnato modificato
e quello
dello
strumento
rappresentativo
di
capitale
originario,
entrambi
valutati
alla
data della modifica. Se la
modifica si verifica durante il periodo di maturazione, il fair value (valore equo)
incrementale assegnato
va
incluso
nel calcolo
dell'importo
rilevato
per i servizi
resi dal personale
nel periodo
tra la data della modifica e la
data in cui gli strumenti rappresentativi di capitale maturano, in aggiunta all'importo basato sul fair value
(valore equo) alla data di assegnazione degli strumenti rappresentativi di capitale originari, rilevato nell'arco
del periodo di maturazione originario residuo. Se la modifica si verifica
dopo la data di maturazione, il fair value
(valore equo) incrementale assegnato viene rilevato immediatamente,
oppure nel periodo di maturazione se al
dipendente è richiesto di completare un periodo aggiuntivo di servizio prima di avere incondizionatamente
diritto a tali strumenti rappresentativi di capitale modificati;
b)
analogamente, se la modifica incrementa il numero di strumenti
rappresentativi
di capitale
assegnati,
l'entità deve
includere il fair value (valore equo)
degli
strumenti
rappresentativi
di capitale
assegnati,
calcolato
alla
data della
modifica, nel calcolo dell'importo rilevato per i servizi ricevuti come corrispettivo degli strumenti
rappresentativi di capitale assegnati, in conformità con i requisiti di cui al punto (a) sopra descritto. Per
esempio, se la modifica si verifica durante il periodo di maturazione, il fair value (valore equo) degli strumenti
rappresentativi di capitale addizionali assegnati va incluso nel calcolo dell'importo rilevato per i servizi resi nel
periodo tra la data della modifica e la data in cui gli strumenti rappresentativi di capitale addizionali
maturano,
in aggiunta all'importo basato sul fair value (valore equo) alla data di assegnazione degli strumenti rappresentativi
di capitale originariamente assegnati, che è rilevato nell'arco del
residuo
periodo
di
matura-
zione originario;
c)
se l'entità modifica le condizioni di maturazione che sono a vantaggio del dipendente, ad esempio riducendo
il periodo di maturazione, oppure modificando o eliminando una condizione che prevedeva il conseguimento
dei risultati (diversa da una condizione di mercato, i cui cambiamenti sono rilevati in conformità con le
disposizioni di cui al punto a) sopra descritto), l'entità deve considerare le condizioni di maturazione modi-
ficate nell'applicare le disposizioni di cui ai paragrafi da 19 a 21.
B44
Inoltre, se l'entità modifica i termini e le condizioni degli strumenti rappresentativi
di capitale assegnati in maniera
tale da ridurre il fair value (valore equo) complessivo dell'accordo
di pagamento
basato su azioni, o
non è
altrimenti a vantaggio del dipendente, l'entità deve comunque continuare
a contabilizzare
i servizi ricevuti
come
corrispettivo degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati come se la modifica non fosse stata apportata
(a meno di una cancellazione di alcuni
o di tutti gli strumenti
rappresentativi
di capitale
assegnati,
da
contabilizzare secondo le disposizioni di cui al paragrafo 28). Per esempio:
a)
se la modifica riduce il fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati, calcolati
immediatamente prima e dopo tale modifica, l'entità non deve considerare tale riduzione del fair value (valore equo)
e deve continuare a calcolare l'importo rilevato per i servizi ricevuti come corrispettivo degli strumenti
rappresentativi di capitale in base al fair value (valore equo) alla data di assegnazione degli strumenti rap-
presentativi di capitale assegnati;
b)
se la modifica riduce il numero di strumenti rappresentativi di capitale assegnati a un dipendente, tale
riduzione deve essere contabilizzata come un annullamento di quella parte dell'assegnazione, secondo le
disposizioni di cui al paragrafo 28;
c)
se l'entità modifica le condizioni di maturazione che non sono a vantaggio del dipendente, ad esempio
aumentando il periodo di maturazione, oppure modificando o aggiungendo una condizione che prevede il
conseguimento di un risultato (diversa da una condizione di mercato, i cui cambiamenti sono rilevati in
conformità con le disposizioni
di cui al punto a) sopra descritto), l'entità non deve considerare le condizioni
di
maturazione modificate nell'applicare le disposizioni di cui ai paragrafi da 19 a 21.
Contabilizzazione della modifica di una operazione con pagamento basato su azioni che viene
riclassificata da
"
operazione con pagamento basato su azioni regolato per cassa
"
a
"
operazione con paga-
mento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale"
B44A Se i termini e le condizioni di un'operazione con pagamento basato su azioni regolato per cassa sono modificati
in modo da farne una operazione con pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di
capitale, l'operazione è contabilizzata come tale dalla data della modifica. In particolare:
a)
l'operazione con pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale è valutata
facendo riferimento al fair value (valore equo)
degli strumenti
rappresentativi
di capitale
assegnati
alla data
della
modifica. L'operazione con pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale è
rilevata nel patrimonio netto alla data della modifica
nella misura
in cui i beni
o i servizi
sono
stati ricevuti;
b)
la passivi per l'operazione con pagamento basato su azioni regolato per cassa alla data della modifica è
eliminata contabilmente in tale data;
c)
qualsiasi differenza tra il valore contabile della passività eliminata contabilmente e l'importo di capitale
rilevato alla data della modifica è rilevata immediatamente nell'utile (perdita) d'esercizio.
B44B Se, a causa di tale modifica, il periodo di maturazione è esteso o ridotto, l'applicazione delle disposizioni del
paragrafo B44A riflette la modifica del periodo di maturazione. Le disposizioni del paragrafo B44 A si applicano
anche se la modifica si verifica dopo il periodo di maturazione.
B44C
Un'operazione
con pagamento
basato
su azioni
regolato
per cassa può essere
cancellata
o regolata
(diversamente
dal
caso di un'operazione cancellata per annullamento quando non vengono soddisfatte le condizioni di
maturazione). Se gli strumenti rappresentativi di capitale sono assegnati e, alla data di assegnazione, l'entità li
identifica come sostituti per la cancellazione del pagamento basato su azioni regolato per cassa, l'entità deve
applicare i paragrafi B44A e B44B.
Operazioni con pagamento basato su azioni tra entidi un gruppo (modifiche del 2009)
B45 I paragrafi 43A43C trattano la contabilizzazione di operazioni con pagamento basato su azioni tra entità di un
gruppo nel bilancio separato o individuale di ciascuna entità del gruppo. I paragrafi B46B61 trattano di come
applicare i requisiti di cui ai paragrafi 43A43C. Come osservato nel paragrafo 43D, le operazioni con paga- mento
basato su azioni tra entità di un gruppo possono verificarsi per diverse ragioni, a seconda dei fatti e delle
circostanze. Pertanto la trattazione non è esaustiva e ipotizza che quando l'entità che riceve i beni o servizi non ha
alcuna obbligazione di regolare l'operazione, questa si traduce in un conferimento di capitale proprio nella
controllata da parte della controllante, a prescindere da qualsiasi accordo di rimborso infragruppo.
B46
Pur riguardando principalmente
le operazioni con i dipendenti, il trattamento descritto di seguito si applica anche
ad analoghe operazioni con pagamento basato su azioni con fornitori di beni o servizi che non siano dipendenti.
Un accordo tra una controllante e la sua controllata può stabilire che la controllata sia tenuta a
pagare la
controllante per la fornitura degli strumenti rappresentativi di capitale ai dipendenti. La discussione
seguente non
fornisce indicazioni su come contabilizzare un tale accordo di pagamento infra-gruppo.
B47 Nelle operazioni con pagamento basato su azioni tra entità di un gruppo si incontrano di solito quattro
problematiche. Per praticità,
gli esempi riportati
di seguito trattano
tali problematiche
in termini di rapporti
tra
una controllante e la sua controllata.
Accordi di pagamento basato su azioni aventi per oggetto strumenti rappresentativi del capitale proprio dell'entità
B48
Il primo problema è quello di stabilire se le seguenti operazioni riguardanti strumenti rappresentativi del capitale proprio
di una entità dovrebbero essere contabilizzate come regolate con strumenti rappresentativi di capitale o
regolate per
cassa, in conformità ai requisiti del presente IFRS:
a)
l'entità assegna a propri dipendenti diritti su strumenti rappresentativi di capitale dell'entità medesima (ad
esempio
opzioni su azioni) e sceglie di acquistare, o è tenuta ad acquistare, gli strumenti rappresentativi di capitale
(ovvero le azioni proprie) da un terzo per assolvere i propri obblighi nei confronti dei suoi dipen
denti; e
b)
l'entità o suoi azionisti assegnano diritti su strumenti rappresentativi di capitale
dell'entità
medesima
(ad
esempio
opzioni su azioni) a dipendenti dell'entità e gli azionisti dell'entità forniscono gli strumenti rap-
presentativi
di capitale necessari.
B49 L'entità deve contabilizzare le operazioni con pagamento basato su azioni in cui riceve servizi come corrispettivo
per
strumenti rappresentativi del proprio capitale come regolate con strumenti rappresentativi di capitale. Ciò si
applica
indipendentemente dal fatto che l'entità scelga di acquistare, o sia tenuta ad acquistare, tali strumenti
rappresentativi di capitale da un terzo per assolvere i propri obblighi nei confronti dei suoi dipendenti in base a
un accordo di pagamento basato su azioni. Ciò si applica inoltre indipendentemente dal fatto che:
a)
i diritti dei dipendenti sugli strumenti rappresentativi di capitale dell'entità
siano
stati
assegnati
dall'entità
stessa
o dal suo azionista/dai suoi azionisti; o
b)
l'accordo di pagamento basato su azioni sia stato regolato dall'enti stessa o dal suo azionista/dai suoi
azionisti.
B50 Se l'azionista ha l'obbligazione di regolare l'operazione con i dipendenti della sua entità partecipata, egli deve
fornire
strumenti rappresentativi di capitale di tale entità piuttosto che i propri. Pertanto, se l'entità partecipata
appartiene
allo stesso gruppo dell'azionista, in base al paragrafo 43C l'azionista deve valutare la propria obbligazione secondo
i requisiti applicabili alle operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa nel suo bilancio separato
e quelli applicabili alle operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti
rappresentativi di
capitale nel suo bilancio consolidato.
Accordi di pagamento basato su azioni aventi per oggetto strumenti rappresentativi di capitale della controllante
B51
La seconda problematica riguarda operazioni con pagamento basato su azioni tra due o più entità nell'ambito
dello stesso gruppo che riguardano uno strumento rappresentativo di capitale di un'altra entità del gruppo. Ad
esempio, i dipendenti di una controllata ricevono diritti su strumenti rappresentativi di capitale della controllante
come
compenso per i servizi forniti alla controllata.
B52
Pertanto il secondo problema riguarda i seguenti accordi di pagamento basato su azioni:
a)
una controllante assegna diritti su strumenti rappresentativi
del
proprio
capitale
direttamente
a
dipendenti della
sua controllata:
la controllante
(non
la controllata)
ha l'obbligo
di fornire
ai dipendenti
della
controllata
gli
strumenti rappresentativi di capitale; e
b)
una controllata
assegna diritti su strumenti
rappresentativi
di capitale della sua controllante
ai suoi dipendenti:
la
controllata ha l'obbligo di fornire ai suoi dipendenti gli strumenti rappresentativi di capitale.
U n a c o n t r o l l a n t e
a s s e g n a
d i r i t t i
s u
s t r u m e n t i
r a p p r e s e n t a t i v i
d e l
p r o p r i o
c a -
p i t a l e a d i p e n d e n t i d e l l a s u a c o n t r o l l a t a ( p a r a g r a f o B 5 2 ( a ) )
B53
La controllante non ha un'obbligazione
di fornire strumenti rappresentativi
di capitale della propria controllante
ai dipendenti della controllata. Pertanto, in base al paragrafo 43B, la controllata deve valutare i servizi ricevuti dai
propri
dipendenti secondo i requisiti applicabili alle operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti
rappresentativi di capitale, e rilevare il corrispondente aumento del patrimonio netto come un con-
ferimento di
capitale della controllante.
B54 La controllante ha una obbligazione a regolare l'operazione con i dipendenti della controllata fornendo strumenti
rappresentativi del proprio capitale. Pertanto, conformemente al paragrafo 43C la controllante deve valutare la
propria
obbligazione secondo i requisiti applicabili alle operazioni con pagamento basato su azioni regolate con
strumenti
rappresentativi di capitale.
U n a
c o n t r o l l a t a
a s s e g n a
d i r i t t i
s u
s t r u m e n t i
r a p p r e s e n t a t i v i
d i
c a p i t a l e
d e l l a
s u
a c o n t r o l l a n t e a s u o i d i p e n d e n t i (p a r a g r a f o B 5 2 (b))
B55 Poiché la controllata non soddisfa alcuna delle condizioni di cui al paragrafo 43B, essa deve contabilizzare
l'operazione
con i propri
dipendenti
come
regolata
per
cassa.
Questa
disposizione
si applica
indipendentemente
da come la
controllata ottenga gli strumenti rappresentativi di capitale per soddisfare i propri obblighi nei
confronti dei suoi
dipendenti.
Accordi di pagamento basato su azioni riguardanti pagamenti regolati per cassa ai dipendenti
B56 Il terzo problema è quello di stabilire come una entità che riceve beni o servizi dai propri fornitori (inclusi i dipendenti)
dovrebbe contabilizzare gli accordi di pagamento basati su azioni che sono regolati per cassa se la stessa entità non
ha alcuna obbligazione di effettuare i pagamenti richiesti ai propri fornitori. Per esempio, si considerino i seguenti
accordi in cui la controllante (non l'entità stessa) abbia una obbligazione di effettuare i
pagamenti richiesti per
cassa ai dipendenti della entità:
a)
i dipendenti della entità riceveranno pagamenti per cassa collegati
al prezzo dei propri strumenti
rappresen
tativi di
capitale;
b)
i dipendenti della entità riceveranno pagamenti per cassa collegati al prezzo degli strumenti rappresentativi di
capitale della propria controllante.
B57
La controllante non ha alcuna obbligazione di regolare l'operazione con i propri dipendenti. Pertanto la con-
trollata
deve contabilizzare l'operazione con i propri dipendenti come regolata con strumenti rappresentativi di
capitale, e
rilevare un corrispondente aumento del patrimonio netto come un conferimento di capitale da parte
della
propria
controllante.
La controllata
deve successivamente
rideterminare
il costo
dell'operazione
per effetto
di variazioni
derivanti dal fatto che non vengono soddisfatte condizioni di maturazione che non riguardano condizioni di mercato,
in conformità ai paragrafi 1921. Questo differisce dalla valutazione dell'operazione come
regolata per cassa nel
bilancio consolidato del gruppo.
B58 Poicla controllante ha l'obbligazione di regolare l'operazione con i dipendenti, e il corrispettivo è in disponibilità
liquide, la controllante (e il gruppo consolidato) deve valutare la propria obbligazione in conformità ai requisiti
applicabili alle operazioni con pagamento basato su azioni regolato per cassa di cui al paragrafo 43C.
Trasferimento di dipendenti tra entità di un gruppo
B59 La quarta problematica fa riferimento ad accordi di pagamento basato su azioni che riguardano dipendenti di
diverse
entità di un gruppo. Per esempio,
una controllante
può assegnare
diritti su propri
strumenti
rappresentativi di capitale
a dipendenti delle
sue
controllate,
a condizione
che
abbiano
completato
un
determinato
periodo
di servizio continuato
presso il gruppo. Un dipendente di una controllata potrebbe trasferirsi ad un'altra con- trollata durante il periodo
di maturazione specificato senza che vi sia alcun effetto per i diritti del dipendente sugli strumenti rappresentativi
di capitale della controllante nel quadro dell'originario accordo di pagamento basato su azioni. Se le controllate non
hanno alcuna obbligazione di regolare l'operazione con pagamento basato su azioni con i propri dipendenti, esse la
contabilizzano come un'operazione regolata con strumenti rappresen
tativi di capitale. Ciascuna controllata deve
misurare i servizi ricevuti dal dipendente con riferimento al fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi di
capitale alla data in cui i diritti su tali strumenti rappresentativi di capitale sono stati
originariamente
assegnati
dalla
controllante,
come
definito
all'Appendice
A,
e
in
proporzione
al periodo di maturazione durante il quale il
dipendente ha lavorato per ciascuna controllata.
B60 Se la controllata ha l'obbligazione di regolare l'operazione con i propri dipendenti in strumenti rappresentativi di
capitale della propria controllante, essa deve contabilizzare l'operazione come regolata per cassa. Ciascuna
controllata deve valutare i servizi ricevuti in base al fair value (valore equo) degli strumenti rappresentativi
di
capitale
alla data di assegnazione, in proporzione al periodo di maturazione durante il quale il dipendente ha
lavorato per
ciascuna controllata. Inoltre, ciascuna controllata deve rilevare
qualsiasi
variazione
del
fair
value (valore equo) degli
strumenti rappresentativi di capitale durante il periodo di servizio del
dipendente
presso
ciascuna controllata.
B61 Può accadere che tale dipendente, dopo essersi trasferito dall'entità del gruppo ad un'altra, non soddisfi una condizione
di maturazione diversa da una condizione di mercato, quale definita all'Appendice A, ad esempio in quanto lascia il gruppo
prima di aver completato il periodo di servizio. In tal caso, poic la condizione di
maturazione è il servizio prestato presso
il gruppo, ciascuna controllata deve rettificare l'ammontare preceden
temente rilevato concernente i servizi ricevuti dal
dipendente, in conformità con i principi di cui al paragrafo 19.
Di conseguenza, se i diritti
sugli
strumenti
rappresentativi
di
capitale
assegnati
dalla controllante
non maturano
per il mancato rispetto, da parte del dipendente, di una condizione di
maturazione diversa da una condizione di
mercato, nessun importo viene rilevato su base cumulativa per i servizi ricevuti da
tale dipendente nel bilancio di
qualsiasi entità del gruppo.
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