INTERPRETAZIONE IFRIC 2
Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili
RIFERIMENTI
IFRS 9
Strumenti finanziari
IFRS 13
Valutazione del fair value
IAS 32
Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative
(rivisto nella sostanza nel 2003) (
60
)
PREMESSA
1
Le cooperative
e altre entità similari sono formate
da gruppi di persone
per soddisfare
comuni
necessità
economi-
che o
sociali. Le leggi nazionali normalmente definiscono una cooperativa come una società che si sforza di promuovere il
progresso economico dei propri soci con un'operazione commerciale congiunta (il principio dell'autotutela).
Le
partecipazioni
dei soci in una cooperativa
sono spesso caratterizzate
da azioni, quote o simili,
e di seguito sono
definite "azioni dei soci".
2
Lo IAS 32 stabilisce i principi per la classificazione degli strumenti finanziari come passività finanziarie o strumenti
rappresentativi di capitale. In particolare, tali principi si applicano alla classificazione di strumenti con opzione a
vendere che permettono al possessore di retrocedere tali strumenti all'emittente in cambio di disponibilità liquide o
altro
strumento finanziario. L'applicazione di tali principi alle azioni dei soci in entità cooperative ed a strumenti simili è
difficile. Alcuni dei membri dell'International Accounting Standards Board hanno chiesto di chiarire come i principi
dello IAS 32 si applicano alle azioni dei soci e a strumenti simili che hanno certe caratteristiche e le
circostanze in cui
tali caratteristiche influiscono sulla classificazione come passività o strumenti rappresentativi di
capitale.
AMBITO DI APPLICAZIONE
3
La presente
Interpretazione
si applica
agli strumenti
finanziari
che rientrano
nell'ambito
di applicazione
dello
IAS
32
inclusi gli strumenti finanziari emessi a favore di soci di entità cooperative rappresentativi della loro parteci
pazione
al
capitale
dell'entità.
La presente
Interpretazione
non si applica
a quegli
strumenti
finanziari
che saranno
o possono
essere regolati con strumenti rappresentativi di capitale dell'entità.
PROBLEMA
4
Molti strumenti finanziari, incluse le azioni dei soci, hanno caratteristiche di capitale, tra cui i diritti di voto e i diritti
a partecipare alle distribuzioni di dividendi. Alcuni strumenti finanziari danno al possessore il diritto di
richiedere il
rimborso in disponibilità liquide o altra attività finanziaria, ma possono includere o essere soggetti a restrizioni circa la
possibilità che gli strumenti finanziari siano rimborsati. Come dovrebbero essere valutate tali caratteristiche di rimborso
nel determinare se gli strumenti finanziari devono essere classificati come passività o
strumenti rappresentativi di
capitale?
INTERPRETAZIONE
5
Il diritto contrattuale del possessore di uno strumento finanziario (incluse le azioni dei soci in entità cooperative)
di
richiedere il rimborso non comporta di per che uno strumento finanziario sia classificato come una passività
finanziaria. Piuttosto, l'entità deve considerare tutti i termini e le condizioni dello strumento finanziario nel
SISTEMA IAS-IFRS
[indice generale]
SISTEMA I.B.I
-INTERMEDIARI
- BILANCI
- IMPRESE & CONTROLLO
determinare la sua classificazione come passività finanziaria o patrimonio netto. Tali termini e condizioni includono
le leggi locali pertinenti, i regolamenti e lo statuto dell'entità in vigore alla data della classificazione, ma non
rettifiche
future previste per tali leggi, regolamenti o statuto.
6
Le azioni dei soci che sarebbero classificate come patrimonio netto se i soci non avessero il diritto di richiederne il
rimborso sono componenti di patrimonio netto se è presente una delle condizioni di cui ai paragrafi 7 e 8 o se tali
azioni presentano tutte le caratteristiche e soddisfano i requisiti di cui ai paragrafi 16A e 16B o ai paragrafi 16C e 16D
dello IAS 32. I depositi a vista, inclusi i conti correnti, conti di deposito e contratti analoghi che sorgono
quando i soci
agiscono come clienti, sono passività finanziarie dell'entità.
(1)
Nell'agosto del 2005,
lo IAS 32 è stato
modificato
in IAS 32
Strumenti
finanziari:
esposizione
nel bilancio
. Nel febbraio
2008,
lo IASB ha
modificato lo IAS 32 prevedendo che gli strumenti siano classificati come patrimonio netto se presentano tutte le caratteristiche
e
soddisfano i requisiti di cui ai paragrafi 16A e 16B o ai paragrafi 16C e 16D dello IAS 32.
7
Le azioni dei soci sono componenti di patrimonio netto se l'entità ha un diritto incondizionato di rifiutare il
rimborso
delle azioni dei soci.
8
La legge locale, i regolamenti o lo statuto dell'entità possono imporre diversi tipi di divieti in merito al rimborso delle
azioni dei soci, ossia divieti incondizionati o divieti basati su criteri di liquidità. Se il rimborso è proibito in modo
incondizionato dalla legge locale, dai regolamenti o dallo statuto dell'entità, le azioni dei soci sono componenti di
patrimonio netto. Tuttavia le disposizioni della legge locale, dei regolamenti o dello statuto dell'entità che proibiscono
il rimborso soltanto se le condizioni, quali le restrizioni di liquidità, sono soddisfatte (o non sono
soddisfatte) non
comportano che le azioni dei soci siano componenti di patrimonio netto.
9
Un divieto incondizionato può essere assoluto, in quanto tutti i rimborsi sono proibiti. Un divieto incondizionato può
essere parziale, in quanto proibisce il rimborso delle azioni dei soci se il rimborso comporta che il numero delle azioni
dei soci o l'importo di capitale versato con le azioni dei soci scenda sotto un livello specifico. Le azioni dei soci che
eccedono l'ammontare di rimborso sono passività, a meno che l'entità non abbia il diritto incondizionato di rifiutare
il rimborso come descritto al paragrafo 7 o le azioni presentino tutte le caratteristiche e soddisfino i requisiti di cui
ai paragrafi 16A e 16B o ai paragrafi 16C e 16D dello IAS 32. In alcuni casi, il numero di azioni o l'importo di capitale
versato soggetto a divieto di rimborso può variare di volta in volta. Tali variazioni
nell'ammontare di rimborso vietato
comportano un trasferimento tra le passività finanziarie e il patrimonio netto.
10
Al momento della rilevazione iniziale, l'entità deve misurare la propria passività finanziaria per rimborso al fair value
(valore equo). Nel caso delle azioni dei soci con una caratteristica di rimborso, l'entità valuta il fair value (valore equo)
della passività finanziaria per rimborso a un importo non inferiore all'importo massimo pagabile secondo le
disposizioni di rimborso del suo statuto o legge applicabile attualizzata alla prima data in cui si
potrebbe richiedere
il rimborso (cfr. esempio 3).
11
Come richiesto dal paragrafo 35 dello IAS 32, le distribuzioni
ai possessori
di strumenti
rappresentativi
di capitale
sono
rilevate direttamente nel patrimonio netto. Interessi, dividendi ed altri rendimenti relativi agli strumenti
finanziari
classificati
come
passività
finanziarie
sono
imputati
nell'utile
(perdita)
d'esercizio,
indipendentemente
dal fatto che
tali importi corrisposti siano giuridicamente caratterizzati come dividendi, interessi o altro.
12
L'appendice, che è parte integrante dell'Interpretazione, fornisce esempi dell'applicazione della presente Interpre
tazione.
INFORMAZIONI INTEGRATIVE
13
Quando un cambiamento nel divieto di rimborso porta a un trasferimento tra passività finanziarie e patrimonio
netto,
l'entità deve indicare separatamente l'importo, i tempi e la ragione del trasferimento.
DATA DI ENTRATA IN VIGORE
14
La data di entrata in vigore e le disposizioni transitorie della
presente
Interpretazione
sono le stesse
di quelle
dello IAS
32 (rivisto nella sostanza nel 2003). L'entità
deve
applicare
la presente
Interpretazione
ai bilanci
degli esercizi
che hanno
inizio il 1
o
gennaio 2005 o in data successiva. Se l'entità applica la presente Interpretazione per un
esercizio che ha
inizio prima del 1
o
gennaio 2005, tale fatto deve essere indicato. La presente Interpretazione deve
essere applicata
retroattivamente.
14A L'entità deve applicare le modifiche apportate ai paragrafi 6, 9, A1 e A12 a partire dagli esercizi che hanno inizio il
1
o
gennaio 2009 o in data successiva. Se l'entità applica
Strumenti finanziari
con opzione
a vendere
e obbligazioni
in
caso di
liquidazione
(Modifiche allo IAS 32 e allo IAS 1), pubblicato nel febbraio 2008, a partire da un esercizio precedente, a
partire da tale esercizio essa deve applicare anche le modifiche apportate ai paragrafi 6, 9, A1 e A12.
15
[Eliminato]
16
L'IFRS 13, pubblicato a maggio 2011, ha modificato il paragrafo A8. L'entità deve applicare tale modifica quando
applica l'IFRS 13.
17
Ciclo annuale di miglioramenti 2009-2011
, pubblicato nel maggio 2012, ha modificato il paragrafo 11. L'entità deve applicare
tale modifica retroattivamente in conformità allo IAS 8
Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed
errori
ai
bilanci degli esercizi che hanno inizio il 1
o
gennaio 2013 o in data successiva. Se l'entità applica tale
modifica allo IAS
32 come parte
del
Ciclo annuale
di miglioramenti
2009-2011
(pubblicato
a maggio
2012)
a partire
da un esercizio
precedente, a tale esercizio deve essere applicata la modifica di cui al paragrafo 11.
18
[Eliminato]
19
L'IFRS 9, nella versione pubblicata nel luglio 2014, ha modificato
i paragrafi A8 e A10 e ha eliminato
i paragrafi
15
e 18. L'entità deve applicare tali modifiche quando applica l'IFRS 9.
Appendice
Esempi dell'applicazione
dell'Interpretazione
La presente
appendice
costituisce
parte
integrante
dell'Interpretazione.
A1
La presente appendice espone sette esempi dell'applicazione dell'Interpretazione dell'IFRIC. Gli esempi non costitui
scono
una lista esaustiva; altre fattispecie sono plausibili. Ogni esempio presuppone che non ci siano condizioni
diverse da
quelle esposte negli esempi che potrebbero richiedere
che lo strumento
finanziario
sia classificato
come
una passivi
finanziaria e che lo strumento finanziario non presenti tutte le caratteristiche o non soddisfi i
requisiti di cui ai
paragrafi 16A e 16B o ai paragrafi 16C e 16D dello IAS 32.
DIRITTO INCONDIZIONATO DI RIFIUTARE IL RIMBORSO (paragrafo 7)
Esempio 1
Esposizione dei fatti
A2 Lo statuto dell'entità stabilisce che i rimborsi siano fatti ad esclusiva discrezione dell'entità. Lo statuto non fornisce
ulteriori previsioni o limitazioni su tale discrezione. Nella sua esperienza storica, l'entità non ha mai rifiutato di
rimborsare le azioni dei soci, anche se la direzione aziendale ne ha il diritto.
Classificazione
A3 L'entità ha il diritto incondizionato di rifiutare il rimborso e le azioni dei soci sono strumenti rappresentativi di capitale.
Lo IAS 32 stabilisce i principi per la classificazione che si basano sui termini dello strumento finanziario e rileva che la
prassi, o l'intenzione di effettuare pagamenti discrezionali, non comporta la classificazione come
passività. Il
paragrafo AG26 dello IAS 32 stabilisce:
Quando le azioni privilegiate non sono rimborsabili, la classificazione corretta è determinata dagli altri diritti in esse
incorporati. La classificazione si basa su una valutazione della sostanza degli accordi contrattuali e sulle
definizioni di
passività finanziaria e di strumento rappresentativo di capitale.
Quando
le distribuzioni
ai possessori delle azioni
privilegiate, sia cumulative che non cumulative, avvengono a discrezione dell'emittente, le azioni sono strumenti
rappresentativi di capitale. La classificazione di un'azione privilegiata come strumento rappresentativo di
capitale o
passività finanziaria non è interessata da, per esempio:
a)
la storia di riparto degli utili dell'entità;
b)
l'intenzione di effettuare distribuzioni nel futuro;
c)
il possibile impatto negativo sul prezzo delle azioni ordinarie dell'emittente se le distribuzioni non sono effettuate
(a causa di vincoli relativi al pagamento di dividendi sulle azioni ordinarie se i dividendi non
vengono pagati
sulle azioni privilegiate);
d)
l'importo delle riserve dell'emittente;
e)
le aspettative di un emittente relative al risultato economico dell'esercizio; o
f)
la capacità o incapacità dell'emittente di influenzare
il risultato economico
dell'esercizio.
Esempio 2
Esposizione dei fatti
A4 Lo statuto dell'entità stabilisce che i rimborsi siano fatti ad esclusiva discrezione dell'entità. Tuttavia lo statuto stabilisce
anche che l'approvazione di una richiesta di rimborso è automatica a meno che l'entisia incapace di
effettuare
pagamenti senza violare le normative locali in merito alla liquidità o alle riserve.
Classificazione
A5 L'entità non ha il diritto incondizionato di rifiutare il rimborso e le azioni dei soci costituiscono una passività
finanziaria.
Le limitazioni descritte sopra si basano sulla capacità dell'entità di regolare la propria passività. Esse
limitano i rimborsi
soltanto se le disposizioni relative alla liquidio alle riserve non sono soddisfatte e quindi la limitazione
cessa quando
sono soddisfatte.
Quindi, secondo i principi stabiliti nello IAS 32, esse non risultano nella classificazione dello
strumento finanziario come rappresentativo di capitale. Il paragrafo AG25 dello IAS 32
stabilisce:
Le azioni privilegiate
possono
essere emesse con vari diritti. Nel determinare
se un'azione
privilegiata
rappresenta una
passività finanziaria o uno strumento rappresentativo di capitale, l'emittente valuta i diritti specifici incorporati nell'azione
per determinare se essa presenta le caratteristiche essenziali di una passivifinanziaria. Per esempio, un'azione privilegiata
che preveda il rimborso a una data specifica o a scelta del possessore contiene una passività finanziaria perché l'emittente
ha un'obbligazione
a trasferire attivi finanziarie al possessore dell'azione.
La poten
ziale incapacità di un emittente di
soddisfare un'obbligazione a rimborsare un'azione privilegiata quando è contrattualmente obbligato a farlo, sia essa dovuta a una
mancanza di fondi, a vincoli statutari ovvero a utili o riserve insufficienti, non annulla
l'obbligazione. [Corsivo aggiunto]
DIVIETI DI RIMBORSO (paragrafi 8 e 9)
Esempio 3
Esposizione dei fatti
A6 Un'entità cooperativa ha emesso in passato azioni a favore
dei propri
soci a date diverse
e per diversi
importi
come
segue:
a)
1o gennaio 20X1 100 000 azioni a CU10 l'una (CU1 000 000);
b)
1
o
gennaio 20X2 100 000 azioni a CU20 l'una (un ulteriore CU2 000 000, così che il totale capitale per azioni
emesse è CU3 000 000).
Le azioni sono rimborsabili su richiesta all'importo per il quale sono state emesse.
A7
Lo statuto dell'entità stabilisce che l'importo complessivamente rimborsabile non peccedere il 20 per cento del p
alto numero delle azioni dei propri soci in circolazione. Al 31 dicembre 20X2 l'entità ha 200 000 azioni in circolazione,
che è il numero più alto di azioni dei soci mai state in circolazione e nessuna azione è stata rimborsata in passato. Il
1
o
gennaio 20X3 l'entità rettifica il suo statuto e aumenta l'importo massimo comples
sivamente rimborsabile al 25
per cento del più alto numero di azioni dei soci mai stato in circolazione.
Classificazione
Prima che lo statuto sia rettificato
A8 Le azioni dei soci eccedenti il divieto di rimborso sono passività finanziarie. L'entità cooperativa
valuta
tale passività
finanziaria al fair value (valore equo) al momento della rilevazione iniziale. Poiché queste azioni sono rimborsabili su
richiesta, l'entità cooperativa valuta il fair value (valore equo) di tali passività finanziarie come
richiesto dal paragrafo
47 dell'IFRS 13:
"
Il fair value (valore equo) di una passività finanziaria con una caratteristica
di esigibilità a richiesta
(per esempio un deposito a vista) non è inferiore all'importo esigibile a richiesta…
"
. Di conseguenza, l'entità
cooperativa classifica come passività finanziaria l'importo massimo pagabile a richiesta
secondo le disposizioni di
rimborso.
A9 Il 1o gennaio 20X1 l'importo massimo pagabile secondo le disposizioni di rimborso è pari a 20 000 azioni a
CU10
ciascuna e di conseguenza l'entità classifica CU200 000 come passività finanziaria e CU800 000 come patrimonio
netto. Tuttavia, il 1
o
gennaio 20X2 a causa della nuova emissione di azioni a CU20, l'importo massimo pagabile
secondo le disposizioni di rimborso aumenta a 40 000 azioni a CU20 l'una. L'emissione delle ulteriori azioni a CU20
crea una nuova passività che è valutata al momento della rilevazione iniziale al fair value (valore equo). La passivi
dopo che queste azioni sono state emesse è pari al 20 per cento delle azioni totali in circolazione (200 000), misurata
a CU20, o CU800 000. Questo comporta la rilevazione di una passività aggiuntiva di CU600 000. In questo esempio
non è rilevato alcun profitto o perdita. Di conseguenza, l'entiora classifica CU800 000 come passività finanziarie e
CU2 200 000 come patrimonio netto. Questo esempio assume che questi
importi non subiscano variazioni tra il
1o gennaio 20X1 e il 31 dicembre 20X2.
Dopo che lo statuto sia rettificato
A10 In seguito alla variazione
nello statuto
all'entità
cooperativa
può
ora essere
richiesto
di rimborsare
un massimo
pari
al
25 per cento delle sue azioni in circolazione o un massimo di 50 000 azioni a CU20 l'una. Di conseguenza, il 1
o
gennaio 20X3 l'entità cooperativa classifica come passività finanziaria un importo di CU1 000 000 che costituisce
l'importo massimo pagabile a richiesta secondo le disposizioni di rimborso, come determinato secondo quanto
previsto dal paragrafo 47 dell'IFRS 13. Questa trasferisce poi, il 1
o
gennaio
20X3,
un importo
pari
a CU200 000 dal
patrimonio netto alle passivifinanziarie, lasciando CU2 000 000 classificati come patrimonio
netto. In questo
esempio, l'entità non rileva un utile o una perdita sul trasferimento.
Esempio 4
Esposizione dei fatti
A11
La legge locale
che disciplina
le operazioni
delle cooperative
o le clausole
statutarie
dell'entità
proibiscono
all'entità
di
rimborsare le azioni dei soci se, rimborsandole, il capitale versato dai soci si riduce al di sotto del 75 per cento del
più
alto
importo
versato
dalle
azioni
dei
soci.
L'importo
massimo
per
una
particolare
cooperativa
è
CU1 000 000.
Alla data di chiusura dell'esercizio il saldo del capitale versato è CU900 000.
Classificazione
A12 In questo caso, CU750 000 sarebbe classificato come patrimonio netto e CU150 000 sarebbe classificato come passività
finanziaria. In aggiunta ai paragrafi già citati, il paragrafo 18, lettera b), dello IAS 32 afferma in parte:
uno strumento finanziario che dia al possessore il diritto di rivenderlo all'emittente in cambio di disponibilità
liquide o di un'altra attività finanziaria (
"
uno strumento con opzione a vendere
"
) è una passività finanziaria,
eccezion
fatta per gli strumenti classificati come
strumenti
rappresentativi
di capitale
conformemente
ai paragrafi
16A e 16B o ai
paragrafi 16C e 16D. Lo strumento finanziario è una passivi finanziaria anche quando l'importo di disponibili
liquide o di altre attività finanziarie è determinato in base a un indice o a un'altra voce che p aumentare o diminuire.
L'esistenza di un'opzione per il possessore di rivendere lo strumento all'emittente in cambio di disponibilità liquide
o di un'altra attività finanziaria significa che lo strumento con opzione a vendere soddisfa la definizione di passività
finanziaria, eccezion fatta per gli strumenti classificati come strumenti rap-
presentativi di capitale conformemente
ai paragrafi 16A e 16B o ai paragrafi 16C e 16D.
A13 Il divieto di rimborso descritto in questo esempio è diverso dalle limitazioni descritte
nei paragrafi
19 e AG25 dello
IAS 32. Tali divieti sono limitazioni della capacità dell'entità di corrispondere l'importo dovuto su una
passività
finanziaria, ossia esse impediscono il pagamento della passività soltanto se sono soddisfatte condizioni
particolari. Al
contrario, questo esempio descrive un divieto incondizionato sui rimborsi oltre un importo specificato,
indipendentemente dalla capacità dell'entità di rimborsare le azioni dei soci (ossia date le sue risorse in disponibilità
liquide, gli utili o le riserve distribuibili). In effetti, il divieto di rimborso impedisce all'entità di
incorrere in eventuali
passività finanziarie per rimborsare un importo superiore ad un dato ammontare di capitale
versato. Quindi, la parte di
azioni soggette al divieto di rimborso non è una passività finanziaria. Mentre le azioni di ogni socio possono essere
rimborsate individualmente, una parte della totali di azioni in circolazione non è
rimborsabile in eventuali
circostanze diverse dalla liquidazione dell'entità.
Esempio 5
Esposizione dei fatti
A14 I fatti di questo esempio corrispondono a quanto esposto nell'esempio 4. In aggiunta, alla data di chiusura
dell'esercizio,
le disposizioni di liquidità imposte dalla giurisdizione locale impediscono all'entità di
rimborsare eventuali
azioni dei soci
a meno che l'ammontare
delle proprie
disponibilità
liquide
e investimenti
a breve termine
sia maggiore dell'importo
specificato. Alla data di chiusura dell'esercizio l'effetto di queste disposizioni sulla
liquidità è che l'entità non può
pagare più di CU50 000 per rimborsare le azioni dei soci.
Classificazione
A15 Come nell'esempio
4, l'entità classifica CU750 000 come patrimonio
netto e CU150 000 come passività finanziaria.
Questo avviene perché l'importo classificato come passività si basa sul diritto incondizionato dell'entità di rifiutare il
rimborso e non sulle limitazioni condizionate che impediscono il rimborso soltanto se le condizioni sulla liquidità o
altre condizioni non sono soddisfatte e quindi la limitazione cessa quando sono soddisfatte. In
questo caso vengono
applicate le disposizioni dei paragrafi 19 e AG25 dello IAS 32.
Esempio 6
Esposizione dei fatti
A16 Lo statuto dell'entità impedisce di rimborsare le azioni dei soci a eccezione del ricavato derivante dall'emissione di
ulteriori
azioni a favore di nuovi soci o soci esistenti durante i tre anni precedenti. Il ricavato derivante dall'emissione di azioni
dei soci deve essere destinato al rimborso di azioni per le quali i soci hanno richiesto il rimborso. Durante i tre anni
precedenti, il ricavato derivante dall'emissione delle azioni dei soci è stato CU12 000 e nessuna
azione dei soci è
stata rimborsata.
Classificazione
A17 L'entità classifica CU12 000 delle azioni dei soci come passività finanziaria. Coerentemente con le conclusioni descritte
nell'esempio 4, le azioni dei soci soggette a un divieto incondizionato di rimborso non sono passivi finanziarie. Tale
divieto incondizionato si applica a un importo pari al ricavato delle azioni emesse prima dei tre anni precedenti, e di
conseguenza, questo importo è classificato come patrimonio netto. Tuttavia, un importo pari
al ricavato derivante da
eventuali
azioni
emesse
nei tre
anni
precedenti
non
è soggetto
a un divieto
incondizionato
di rimborso. Di conseguenza,
il ricavato derivante dall'emissione delle azioni dei soci nei tre anni precedenti dà origine a passività finanziarie fino
a quando non è più disponibile per il rimborso delle azioni dei soci. Ne risulta
che l'entità ha una passività
finanziaria
pari
al ricavato
derivante
dalle azioni
emesse
durante
i tre anni
precedenti,
al netto di eventuali rimborsi durante
tale periodo.
Esempio 7
Esposizione dei fatti
A18
L'entità è una banca cooperativa. La legge locale che disciplina le operazioni delle banche cooperative stabilisce che il
capitale versato dai soci deve essere almeno il 50 per cento del totale
"
passività in essere
"
dell'entità (un termine definito
nelle normative per includere
le passività
verso
soci) devono
essere
sotto forma
di capitale
conferito
dei
soci. L'effetto
della normativa è che se tutte le passività in essere della cooperativa sono azioni dei soci, questa è in grado di
rimborsarle
tutte. Al 31 dicembre
20X1 l'entità ha passività in essere totali pari a CU200 000 di cui
CU125 000
rappresentano le passività verso
soci.
Le condizioni
delle
passività
verso
soci
consentono
al possessore
di rimborsarle
su richiesta e nello statuto dell'entità non ci sono limitazioni per il rimborso.
Classificazione
A19 In questo esempio le azioni dei soci sono classificate come passivifinanziarie. Il divieto di rimborso è simile alle
limitazioni descritte nei paragrafi 19 e AG25 dello IAS 32. La restrizione è una limitazione subordinata alla
passività
dell'entità a pagare l'importo dovuto su una passività finanziaria, ossia essa impedisce il pagamento della passività soltanto
se particolari condizioni sono soddisfatte. Più specificamente, si potrebbe richiedere all'entità di
rimborsare l'intero
importo delle azioni dei soci (CU125 000) se questa ha ripagato tutte le sue altre passività
(CU75 000). Di conseguenza,
il divieto di rimborso
non impedisce
all'entità di incorrere
in una passività
finanziaria
per rimborsare più di un numero
specificato
di azioni dei soci o importo di capitale versato. Esso consente soltanto all'entità di differire il rimborso
fino a quando la condizione viene soddisfatta, ossia il rimborso di altre passività. Le azioni dei soci in questo esempio
non sono soggette a un divieto incondizionato di rimborso e quindi
sono classificate come passività finanziarie.
SISTEMA IAS-IFRS
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