b)
distribuzioni che offrono ai soci la possibilità di ricevere attività non rappresentate da disponibilità liquide in
alternativa ai contanti.
4
La presente Interpretazione si applica soltanto a quelle distribuzioni in cui tutti i soci di una stessa classe di
strumenti rappresentativi di capitale sono trattati allo stesso modo.
5
La presente Interpretazione non si applica a una distribuzione di un'attività
non rappresentata
da disponibilità
liquide
che è in definitiva controllata dalla stessa parte o dalle stesse parti prima e dopo la distribuzione. Tale esclusione si
applica al bilancio separato, al bilancio individuale e al bilancio consolidato di una entità che
effettua la
distribuzione.
(1)
Il paragrafo 7 dello IAS 1 definisce i soci come possessori di strumenti classificati come patrimonio netto.
6
In conformità al paragrafo 5, la presente Interpretazione non si applica quando una attività non rappresentata da
disponibilità liquide è in definitiva
controllata
dalle
stesse
parti
sia
prima,
sia dopo
la distribuzione.
Il paragrafo
B2
dell'IFRS 3 stabilisce che
"
un gruppo di soggetti deve essere considerato esercitante il controllo sull'entità quando,
ai sensi di accordi contrattuali, ha il potere di determinarne le politiche finanziarie e gestionali al fine di
ottenere
benefici dalle attività dell'entità
"
. Pertanto, affinché una distribuzione non rientri nell'ambito di
appli
cazione della
presente Interpretazione in base al principio secondo cui le stesse parti controllano l'attività sia prima, sia dopo la
distribuzione, un gruppo di azionisti che singolarmente ricevono la distribuzione deve avere, come risultato di
accordi contrattuali, tale potere effettivo collettivo sulla entità che effettua la distribuzione.
7
In conformità al paragrafo 5, la presente Interpretazione
non si applica
quando
una entità distribuisce
una parte
delle
proprie interessenze partecipative in una controllata, ma conserva il controllo della stessa. L'entità che effettua una
distribuzione che comporta la rilevazione di una partecipazione di minoranza nella propria con-
trollata
contabilizza la distribuzione in conformità all'IFRS 10.
8
La presente Interpretazione tratta soltanto
la contabilizzazione
da parte
di una entità
che effettua
una distribu
zione di
attività non rappresentate da disponibilità liquide. Non riguarda pertanto il trattamento contabile
adottato dagli
azionisti che ricevono tale distribuzione.
PROBLEMI
9
Quando una entità dichiara una distribuzione e ha pertanto una obbligazione di distribuire le attività ai propri soci,
deve rilevare una passività relativa al dividendo pagabile. Di conseguenza, la presente Interpretazione
affronta le
seguenti questioni:
a)
quando va rilevato il dividendo pagabile da parte della entità?
b)
in quale modo l'entità deve valutare il dividendo pagabile?
c)
nel momento in cui una entità procede al regolamento del dividendo pagabile, in quale modo deve contabilizzare
le differenze tra il valore contabile delle attività distribuite e il valore contabile del dividendo
pagabile?
INTERPRETAZIONE
Quando rilevare un dividendo pagabile
10
La passività relativa al dividendo da pagare deve essere rilevata quando il dividendo è adeguatamente autorizzato
e
non è più a discrezione della entità, ossia alla data:
a)
in cui la delibera di distribuzione
del dividendo,
per
esempio
da parte
della
direzione
aziendale
o del consiglio di
amministrazione, è approvata dall'autorità competente, per esempio gli azionisti, se l'ordinamento giuridico
richiede
tale approvazione; oppure